Le previsioni a medio termine (2021-2025) di Excelsior, il Sistema informativo di Unioncamere e Anpal che monitora la domanda di professioni espressa dalle imprese di industria e servizi, presentate a Job&Orienta (Fiera di Verona, 25-27 novembre 2021),evidenzia l’accelerazione alla caccia di competenze green e digitali per dare slancio alla ripresa economica, anche grazie all’attuazione delle misure previste nel PNRR.
Entro il 2025, 6 lavoratori su 10 dovranno avere competenze green o digitali. Nei prossimi cinque anni, infatti, il mercato del lavoro avrà bisogno di almeno 2,2 milioni di nuovi lavoratori in grado di gestire soluzioni e sviluppare strategie ecosostenibili (il 63% del fabbisogno del quinquennio che include anche il turnover) e di 2,0 milioni di lavoratori in grado di saper utilizzare il digitale (il 57%).
Sonole previsioni a medio termine (2021-2025) del Sistema informativo Excelsiordi Unioncamere, presentate nell’ambito della XXX edizione di Job&Orienta (Fiera di Verona, 25-27 novembre 2021), Il Salone dedicato a Orientamento, Scuola, Formazione e Lavoro 2021. Ecosostenibilità e digitalizzazione sono infatti tra i principali fattori di trasformazione per il mercato del lavoro e a partire dal 2022 un ulteriore impulso arriverà grazie all’attuazione delle misure previste nel PNRR.
L’annuale Rapporto “GreenItaly 2021” di Unioncamere e Fondazione Symbola, presentato lo scorso ottobre e che contiene un Capitolo dedicato ai green jobs, basandosi sull’elaborazione dei dati del Sistema informativoExcelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) e finalizzato al monitoraggio annuale della domanda di professioni espressa dal sistema delle imprese private dell’industria e dei servizi, con informazioni dettagliate riguardo alle caratteristiche della figura richiesta, aveva evidenziato che nel 2020, nonostante le difficoltà economiche legate alla pandemia di Covid-19, la richiesta delle imprese di figure professionali con competenze “verdi” ha continuato a crescere.
Ora, come emerge dall’aggiornamento di Excelsior sul IV trimestre 2021, le imprese hanno accelerato nella caccia alle competenze per il green e il digitale per dare slancio alla ripresa. Le competenze green sono ritenute strategiche principalmente per i profili legati all’edilizia e alla riqualificazione abitativa (tecnici e ingegneri civili e installatori di impianti), per ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, tecnici e gestori di reti e sistemi telematici e tecnici chimici.
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Le competenze digitali sono state richieste invece prevalentemente ai profili professionali ICT, quali analisti e progettisti di software, progettisti e amministratori di sistemi ma anche a ingegneri energetici e meccanici e a disegnatori industriali.
In questa fase sono i percorsi formativi STEM (Science, Tecnology, Engeneering, Mathemathic), soprattutto le diverse lauree in ingegneria, quelli che accomunano le ricerche delle imprese per sostenere le due grandi transizioni (Digitale e Ambientale). Tra gli indirizzi più specifici per la domanda di competenze green emergono il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, il diploma secondario in produzione e manutenzione industriale e la qualifica professionale nell’ambito agricolo.
Sul fronte delle competenze digitali sono tra i più richiesti il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie della informazione e della comunicazione, il diploma secondario in informatica e telecomunicazioni e la qualifica professionale nell’ambito elettronico.
Questa trasformazione del sistema imprenditoriale in chiave di sostenibilità e l’accelerazione per l’adozione delle tecnologie digitali investirà il mercato del lavoro di tutto il quinquennio. Le previsioni a medio termine mostrano infatti che la domanda di competenze green riguarderà in maniera trasversale tanto le professioni ad elevata specializzazione e tecniche, che gli impiegati come gli addetti ai servizi commerciali e turistici, gli addetti ai servizi alle persone come gli operai e gli artigiani.
La spinta verso la transizione verde farà emergere, inoltre, la necessità di specifiche professioni green in alcuni settori come il progettista in edilizia sostenibile, lo specialista in domotica, i tecnici e gli operai specializzati nell’efficientamento energetico nelle costruzioni; il certificatore di prodotti biologici nell’agroalimentare; il progettista meccanico per la mobilità elettrica.
Questo fenomeno sempre più pervasivo in tutti i settori dell’economia interesserà non solo nuovi green jobs ma anche occupazioni esistenti. Per esempio, anche per i cuochi saranno sempre più importanti le competenze legate alla ecosostenibilità richieste dai consumatori e vantaggiose per le imprese, come l’attenzione alla riduzione degli sprechi, all’uso efficiente delle risorse alimentari e all’impiego di produzioni di qualità e legate al territorio (a chilometro zero).
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Altrettanto ricercate saranno le competenze digitali, considerate una competenza di base per la maggior parte dei lavoratori. Queste saranno rilevanti non solo per tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche e fisiche, ma anche per professori, specialisti in scienze sociali, impiegati addetti alla segreteria e all’accoglienza, addetti alla contabilità. Del resto, il processo di digitalizzazione si sta diffondendo in due principali direttrici: da un lato il passaggio al digitale di sistemi di lavoro e attività produttive (smart working, commercio on line, digitalizzazione delle procedure in molti servizi alle imprese e alle persone) e dall’altro una forte spinta all’innalzamento delle competenze digitali sia dei lavoratori, ma anche di un’ampia fascia della popolazione, con particolare riferimento agli studenti e agli insegnanti di tutte le scuole di ogni ordine e grado.