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ENERGISE: i rapporti tra modelli culturali e consumi energetici

Energise

In risposta alla sfida sempre più urgente dei cambiamenti climatici, la Commissione UE sta promuovendo diversi obiettivi in ​​materia di clima ed energia con il fine di ridurre le emissioni di gas a effetto serra e decarbonizzare l’economia (Vedi il recente avvio della consultazione pubblica sulla Strategia di lungo termine per la riduzione delle emissioni di gas serra nell’UE).

Tuttavia, l’attuale ritmo e la portata del cambiamento non sono sufficienti per raggiungere le necessarie transizioni di sostenibilità nel sistema energetico. In Italia, stante il consuntivo al 2017 del sistema energetico pubblicato dall’ENEA i consumi finali di energia sono aumentati dell’1,3% rispetto al 2016.

C’è una crescente consapevolezza che il conseguimento degli obiettivi energetici dipende in larga misura da diversi aspetti complessi dei modelli di consumo energetico finale o della domanda di energia.

Proprio una migliore comprensione su basi scientifiche delle influenze sociali e culturali che incidono direttamente sul consumo di energia, è l’obiettivo che si propone il progetto ENERGISE (European Network for Research, Good Practice and Innovation for Sustainable Energy), finanziato dall’UE nell’ambito del Programma Horizon 2020, che utilizza l’approccio Living Lab in un contesto reale per testare sia le iniziative a livello domestico che quelle a livello di comunità. Circa 16 Living Lab in 8 Paesi partner contribuiscono alla progettazione e alla valutazione delle future iniziative per il consumo di energia in tutta Europa.

Riflettendo sulle esperienze finora fatte durante l’analisi comparativa su larga scala di oltre 1.000 iniziative di cambiamento del consumo energetico sostenibile (SECI) in 30 Paesi europei, il team di ricerca internazionale di ENERGISE ha recentemente pubblicato su Energy Research & Social Science un paper (“Towards a practice-theoretical classification of sustainable energy consumption initiatives: Insights from social scientific energy research in 30 European countries”) che presenta una metodologia nuova e innovativa per indagare le dinamiche sulle variazioni del consumo di energia nei gruppi familiari e nelle comunità europee.

Le SECI sono definite come attività volte a ridurre le emissioni di CO2 connesse all’energia dai nuclei familiari, mirando al consumo energetico effettivo o sostituendo i combustibili fossili con fonti di energia rinnovabile, prevedendo un coinvolgimento attivo dei nuclei familiari.

Il gruppo ha inserito i dati in una banca dati online ad accesso aperto, informando gli utenti in merito al contenuto, alle dimensioni e agli obiettivi delle SECI che riguardano specificamente il consumo finale, oltre a fornire una valutazione su come acquisire consapevolezza della sfida di affrontare il consumo eccessivo di energia.

Le SECI prese in considerazione sono state divise in 4 categorie generali in base al loro approccio principale alla sfida dei cambiamenti climatici e alla necessità di ridurre il consumo di energia:
– “cambiamenti nella tecnologia”, il cui obiettivo principale è quello di ridurre i livelli di consumo energetico attraverso l’innovazione tecnologica;
– “cambiamenti nella condotta dei singoli” presume che il cambiamento dei livelli di consumo energetico sia una questione di cambiamento del comportamento dei singoli in termini di uso personale di energia;
– “cambiamenti nelle situazioni di vita quotidiana” comprende casi in cui il cambiamento dei livelli di consumo energetico è una questione di cambiamento di componenti materiali, immagini/norme e competenze relative a specifiche aree della vita quotidiana;
– “cambiamenti nelle interazioni complesse”, dove si presume che il cambiamento dei livelli di consumo energetico comporti il cambiamento di interazioni complesse tra diverse aree di attività, professioni e settori legati ai nuclei familiari.

I ricercatori di ENERGISE sostengono che, in base a un corpus crescente di ricerca, le iniziative e programmi di “interazioni complesse” e “situazioni di vita quotidiana” che trattano il consumo energetico come risultato di pratiche sociali e interazioni complesse tra cambiamenti nella tecnologia, nei modelli di business, nei servizi e nell’organizzazione sociale e temporale della vita di tutti i giorni, hanno maggiori probabilità di produrre cambiamenti significativi e duraturi nel consumo di energia rispetto a quelli che si concentrano esclusivamente su “comportamenti individuali” e “tecnologie”, dal momento che solo un piccolo numero delle SECI recensite si trova in questa categoria.

I ricercatori sperano che il database e la mappa interattiva di ENERGISE siano una risorsa significativa per i professionisti dell’energia, i ricercatori, i gruppi di comunità o chiunque cerchi esempi di buone pratiche relative alle iniziative energetiche in tutta Europa.

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