Con la risoluzione del Parlamento UE di approvazione della revisione Direttiva sull’efficienza energetica degli edifici, giunge a conclusione la prima delle 8 proposte legislative del Pacchetto “Energia pulita per tutti gli Europei”. Tra le novità: “indicatori di intelligenza” per gli edifici e infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici.
Il Parlamento europeo ha approvato il 17 aprile 2018 in via definitiva e a larga maggioranza (546 voti a favore, 35 contrari e 96 astensioni) la proposta di revisione della Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia.
La risoluzione legislativa è la conclusione dell’Accordo raggiunto con il Consiglio europeo dopo lunghe e non facili trattative, con dei compromessi finali che non soddisfano pienamente esecutivo e parlamentari, ma permette finalmente di avviare il percorso per il miglioramento del patrimonio edilizio europeo.
L’aggiornamento della Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia fa parte del Pacchetto di misure nell’ambito dell’azione “Energia pulita per tutti gli Europei” “volte a mantenere l’Unione europea competitiva in questa fase di transizione all’energia pulita che sta trasformando i mercati mondiali dell’energia“.
Il settore edilizio in UE genera circa il 9% del PIL europeo e crea 18 milioni di posti di lavoro, ma è anche quello che consuma circa il 40% dell’energia finale e circa il 75% degli edifici è inefficiente dal punto di vista energetico. Inoltre, ogni anno viene rinnovato tra lo 0,4 e l’1,2% dello stock edilizio viene rinnovato, con notevoli potenzialità di aumentare la efficienza energetica.
Con la nuova Direttiva gli Stati membri dovranno elaborare strategie nazionali a lungo termine per sostenere la ristrutturazione efficiente di edifici pubblici e privati, con l’obiettivo di ridurre al 2050 le emissioni nell’UE dell’80-85% rispetto ai livelli del 1990, secondo tabelle di marcia con tappe intermedie al 2030 e al 2040.
Per migliorare la efficienza energetica, viene introdotto un “indicatore di intelligenza”, uno strumento che dovrà essere sviluppato dalla Commissione UE entro il 2019 e che misura la capacità degli edifici di migliorare la propria operatività e interazione con la rete, adattando il consumo energetico alle esigenze reali degli abitanti.
Sia i nuovi edifici che quelli esistenti in cui verranno rimpiazzati i generatori di calore, dovranno essere dotati di dispositivi automatizzati per regolare i livelli di temperatura, mentre saranno inasprite le norme sull’ispezione degli impianti di riscaldamento e condizionamento e sull’automazione degli edifici.
La nuova Direttiva introduce requisiti sulla mobilità elettrica per gli edifici di nuova costruzione e per quelli in ristrutturazione, che prevedono la presenza di almeno un punto di ricarica per veicoli elettrici in tutti gli edifici in cui saranno presenti più di 10 posti auto. Inoltre, dovranno essere installate infrastrutture di cablaggio per la ricarica di veicoli elettrici nei nuovi edifici residenziali e in quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti.
Ora manca solo l’approvazione formale del Consiglio europeo che avrà luogo nelle prossime settimane, a cui seguirà la pubblicazione del testo sulla GUUE. Da quel momento gli Stati membri avranno 20 mesi di tempo per il suo recepimento nella legislazione nazionale.
“Questo è il primo accordo finale su una delle proposte del Pacchetto ‘Energia pulita per tutti gli europei’, un segnale che siamo sulla strada giusta e che porteremo avanti il nostro impegno, così come quello assunto con l’Accordo di Parigi di cui la nuova Direttiva sugli edifici è un passo importante – ha affermato il Commissario europeo per l’Azione climatica e l’Energia, Miguel Arias Cañete – La revisione della Direttiva sugli edifici contribuirà a creare posti di lavoro locali, a far risparmiare denaro ai consumatori e a migliorare la qualità della vita degli europei. Inoltre, aiuterà a contrastare la povertà energetica attraverso la riduzione delle bollette degli edifici più vecchi che saranno rinnovati. Ora chiediamo a Parlamento europeo e Consiglio di dar prova di leadership e di completare le restanti proposte del Pacchetto Clean Energy for All Europeans”.