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Al 2050 si potrebbe dimezzare il consumo dei carburanti dei veicoli

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Due rapporti dell’AIE indicano le concrete possibilità, ma i governi non stanno attuando le necessarie politiche tecnologiche e fiscali.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha pubblicato due Rapporti da cui emerge la possibilità concreta di migliorare, con le giuste politiche e adeguate tecnologie, l’efficienza dei carburanti dei veicoli stradali del 50% entro la metà del secolo, con un risparmio fino all’80% del corrente consumo annuo mondiale di petrolio e un taglio del 60% della quantità di petrolio importato, nonostante il numero dei di veicoli stradali (auto, moto e camion per il trasporto merci) raddoppierà entro il 2050.

Il settore dei trasporti rappresenta attualmente 1/5 del consumo mondiale di energia e si prevede che l’aumento della domanda in questo settore assorbirà tutta la futura quantità di petrolio usato a livello mondiale.
Non sono presi in considerazione in questa tabella di marcia, poiché analizzati a parte i nuovi sistemi di propulsione che richiedono nuovi carburanti, come i sistemi di rifornimento per i veicoli elettrici e quelli a celle combustibili.

“Affrontare l’utilizzo di energia per i trasporti su strada è fondamentale per rafforzare la sicurezza energetica e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica a livello globale – ha affermato il vice Direttore esecutivo dell’IEA Richard Jones , presentando i rapporti – I convenzionali veicoli con motore a combustione interna sono progettati per essere in uso per molto tempo e senza combinazioni di adeguate politiche, come quelle indicate in queste pubblicazioni, la domanda di energia da parte dei veicoli stradali sarà insostenibile”.

Secondo l’IEA, i Governi fanno ben poco e non agiscono con la dovuta solerzia. In base al nuovo indice “Fuel-economy readiness” messo a punto dalla stessa Agenzia per misurare il grado di attuazione di politiche che permettano il pieno utilizzo delle tecnologie in materia, solo pochissimi Paesi hanno messo in atto misure che sfruttano appieno il potenziale delle tecnologie esistenti per la riduzione dell’uso di carburante che potrebbe essere raggiunto nei prossimi due decenni.

L’indice è stato costruito sulla base di 4 politiche-chiave necessarie per conseguire il risparmio di carburante:
– le tasse sui carburanti;
– la tassazione in base alle emissioni di CO2 dei veicoli;
– gli standard di risparmio di carburante;
– l’etichettatura.

Il primo Rapporto, “Technology Roadmap: Fuel Economy of Road Vehicles”, l’ultimo della serie di pubblicazioni proposte dall’IEA, che si concentrano sulle tecnologie energetiche a basse emissioni di carbonio, dai biocarburanti alle reti intelligenti, esplora la potenzialità delle tecnologie esistenti per migliorare il consumo medio
di carburante dei veicoli a motore, con l’obiettivo di raggiungere dal 30% al 50% la riduzione del consumo di carburante per chilometro da parte dei nuovi veicoli stradali in tutto il mondo al 2030 (comprese le moto e i veicoli
da trasporto merci) e al 2050 per tutti gli altri veicoli in circolazione.
Questo risultato dovrebbe contribuire a riduzioni significative delle emissioni di gas serra e dell’uso di petrolio, rispetto a una proiezione di base. Il Rapporto tratta, separatamente, le diverse tipologie di veicoli a motore, con un focussu veicoli leggeri (LDV), veicoli pesanti (HDV) e moto. Una sezione riguarda anche i parametri tecnici e non tecnici che potrebbero consentire un drastico risparmio di carburante nei prossimi decenni.

Il Rapporto raccomanda principalmente:
– ulteriori attività di ricerca, sviluppo e dimostrazione di alcune tecnologie
– come dispositivi di recupero del calore di scarto – contribuirebbero a rendere i veicoli più efficienti e convenienti
nel tempo;
– obiettivi specifici di miglioramento globale di risparmio di carburante e le tappe che i Paesi dovrebbero fissare;
– politiche, ivi comprese le normative, misure fiscali e programmi di informazione per migliorare drasticamente il consumo di carburante dei veicoli stradali.

Il secondo Rapporto “Policy Pathway: Improving the Fuel Economy of Road Vehicles” integra la Tabella di marcia tecnologica, offrendo una guida dettagliata per i Governi su come mettere in atto misure politiche necessarie, a partire da quelle fiscali, per accrescere l’efficienza dei carburanti per i veicoli.
La pubblicazione propone un percorso in quattro fasi per sostenere lo sviluppo di politiche volte a migliorare l’efficienza del carburante dei veicoli stradali:

1. Pianificare. Questa è la fase più lunga nello sviluppo di politiche di risparmio di carburante, nel corso della
quale il Governo nazionale raccoglie le informazioni sullo status quo prima della definizione delle politiche; seleziona il mix e la portata delle politiche di risparmio di carburante; assicura le risorse; definisce il metodo di misurazione; individua i valori obiettivo e la forma delle normative di risparmio di carburante; determina la progettazione della etichettatura del risparmio di carburante e le misure fiscali.

2. Attuare. Il Governo nazionale certifica e controlla i valori del test di risparmio di carburante; le aziende produttrici dei veicoli pubblicano i risultati sul risparmio di carburante sia con le etichette sia con altri mezzi di comunicazione; il Governo nazionale informa il pubblico sul risparmio di carburante e sulle misure fiscali in vigore.

3. Monitorare. Il Governo nazionale monitora i dati di certificazione e effettua controlli per verificare la conformità con l’etichettatura di risparmio del carburante e le misure standard. I veicoli prodotti sono controllati per garantire che il risparmio di carburante corrisponda a quello dei veicoli sottoposti a prova.

4. Valutare. Il Governo nazionale analizza e valuta i dati dei test di conformitàper controllare che siano soddisfatte le procedure esecutive richieste; valuta l’impatto delle politiche di risparmio di carburante e, se necessario, rivede le politiche per tenere conto dello sviluppo delle tecnologie e delle lacune del progetto politico.

Tra i risultati e le raccomandazioni del Rapporto:
– Le politiche volte a migliorare l’economia di carburante dei veicoli stradali dovrebbero incentivare il passaggio al mercato dei nuovi veicoli, tenendo conto delle difficoltà del mercato, delle lacune di informazione e dei costi iniziali più elevati associati alle tecnologie più innovative.
– La fornitura di informazioni di alta
qualità a potenziali acquirenti di auto sul risparmio di carburante dei veicoli dovrebbe essere al centro di qualsiasi strategia volta a promuovere il miglioramento dei consumi medi di carburante della flotta.
– Gli standard di risparmio di carburante dei veicoli sono un importante elemento politico per superare le difficoltà di mercato per la maggior parte dei Paesi.
– Le misure fiscali possono avere una forte influenza sul comportamento di chi è in procinto di comprare un veicolo.

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