Biodiversità e conservazione Fauna

CMS-COP14: le azioni per la conservazione delle specie migratrici

Si è chiusa a Samarcanda (12-17 febbraio 2024) la Conferenza delle Parti della Convenzione sulle Specie migratrici (CMS-COP14) che ha deciso, l’altro, l’inclusione di 14 nuove specie negli Allegati I e II della Convenzione, che necessitano di accordi per la loro conservazione e gestione, e ha adottato il Piano strategico 2024-2032 per eliminare o ridurre significativamente le minacce che colpiscono le specie migratrici.   

Si è conclusa a Samarcanda (Uzbekistan) la 14ma Conferenza delle Parti della Convenzione sulla conservazione delle specie migratrici (CMS-COP14), la prima tenutasi nell’Asia centrale,  regione che fornisce l’habitat a numerose specie migratorie, tra cui l’antilope Saiga , il leopardo delle nevi e molte specie di uccelli migratori.

Nel corso della CMS-COP14 (12-17 febbraio 2024) che ha visto la partecipazione di oltre 1700 delegati in rappresentanza di 92 Paesi, 16 Agenzie delle Nazioni Unite e di oltre 240 aderenti a varie organizzazioni ambientaliste, oltre a delegazioni di alto livello, tra la Global Environmental Facility (GEF), la Banca Mondiale (WB), l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), il Consiglio Internazionale per le Iniziative Ambientali Locali (ICLEI) e la Divisione per gli Affari Oceanici e la Legge del Mare (UNCLOS), sono state adottate nuove misure per la salvaguardia delle specie migratrici.

La COP14 di Samarcanda ha rappresentato una pietra miliare – ha affermato la Segretaria esecutiva della CMS, Amy Fraenkel – Con il supporto scientifico del primo Rapporto sullo stato delle specie migratorie nel mondo lanciato all’inizio della COP, dobbiamo ora attuare i mandati del CMS. Gli ambiziosi obiettivi fissati alla COP14, insieme al nuovo piano strategico di Samarcanda per le specie migratrici, ci offrono una chiara tabella di marcia per l’azione”.

Tra le misure concordate, l’aggiunta di 14 specie nelle Appendice I (specie migratrici valutate come in pericolo di estinzione in tutto o in una parte significativa del loro areale) e Appendice II (specie migratrici che hanno uno stato di conservazione sfavorevole e che necessitano di accordi internazionali per la loro conservazione e gestione) della Convenzione:
Lince euro-asiatica (Appendice II) e Lince balcanica (Appendice I);
–  Gatto di Pallade o Manul (Appendice II);
Guanaco (Appendice II);
Tursiope di Lille (Appendici I e II);
Focena del Baltico (Appendice I);
Pellicano peruviano (Appendici I e II);
Piviere di Magellano (Appendice I);
Gipeto (Appendice I);
Squalo tigre delle sabbie ((Appendici I e II);
–  Pesce chitarra dal muso nero (Appendice I) e la popolazione di questa pesce del Mar Mediterraneo (Appendice II);
Razza toro o razza dal becco d’anatra (Appendice II) e la popolazione di questa pesce del Mar Mediterraneo (Appendice I);
Razza lusitana o Vaccarella (Appendice II) e la popolazione di questa pesce del Mar Mediterraneo (Appendice I);
Pesce gatto dorato (Appendice II);
Pesce gatto Laulao  o  Piramuta (Appendice II).

La conservazione delle specie incluse negli Allegati e dei loro habitat è al centro del Piano strategico di Samarcanda per le specie migratrici per il periodo 2024-2032, adottato dalla CMS-COP14 che individua 6 obiettivi principali da raggiungere:
1. Migliorare lo stato di conservazione delle specie migratrici;
2. Mantenere e ripristinare gli habitat e gli areali delle specie migratrici;
3. Eliminare o ridurre significativamente le minacce che colpiscono le specie migratrici;
4. Supportare l’implementazione della Convenzione attraverso conoscenze, capacità e adeguate risorse;
5. Sostenere l’implementazione della Convenzione attraverso una governance efficace;
6. Migliorare il profilo della Convenzione e le sinergie con altri Quadri internazionali rilevanti.

Si potrebbe vedere i Paesi lavorare insieme per affrontare le minacce note alle specie migratorie in modo più integrato – ha affermato Colin Galbraith, Vicepresidente della COP14 e consigliere scientifico uscente per i cambiamenti climatici – Questo incontro riguardava come affrontare i risultati del rapporto sullo stato delle specie migratorie. Come possiamo affrontare questo declino in grande stile e in un modo nuovo. Solo le Nazioni Unite, a tutti i livelli, possono farlo. Quindi si tratta di noi o niente”.

 

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