Energia Infrastrutture e mobilità Territorio e paesaggio

Carburanti: di questo passo gli obiettivi UE al 2020 non saranno raggiunti

AEA e Commissione UE hanno pubblicato le loro relazioni sui progressi verso il target di riduzione minimo del 6% entro il 2020 dell’intensità di gas-serra dei carburanti, secondo quanto previsto dalla Direttiva 2009/30/CE, da cui emerge che al 2018 si è raggiunto solo il 3,7%, invitando di conseguenza gli Stati membri ad intraprendere ulteriori e più efficaci azioni.

I trasporti sono responsabili di oltre il 25% delle emissioni di gas serra dell’UE e contribuiscono in modo determinante ai cambiamenti climatici. La riduzione delle emissioni del settore è quindi fondamentale per realizzare l’ambizione di avere emissioni nette di gas a effetto serra pari a zero entro il 2050, come stabilito dalla Legge europea sul clima.

La Direttiva 98/70/CE relativa alle specifiche tecniche relative a benzina, combustibile diesel e gasolio impone agli Stati membri la riduzione dell’intensità dei gas serra di tali carburanti di almeno il 6% entro il 2020 rispetto al 2010, secondo gli obiettivi del Piano “Clima ed energia al 2020”. Inoltre, la Direttiva definisce i severi requisiti di qualità per i carburanti utilizzati nel trasporto su strada nell’UE al fine di proteggere l’ambiente e rendere più sicuri i viaggi su strada in tutta l’UE.

Gli Stati membri devono riferiscono annualmente su volumi, contenuto energetico e emissioni di gas serra del ciclo di vita dei carburanti utilizzati nei trasporti su strada e dalle macchine mobili non stradali.

I dati forniti costituiscono la base per la redazione del Rapporto tecnico annuale dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), che viene utilizzato a sua volta dalla Commissione UE per redigere la sua Relazione annuale.

Le due relazioni sono state pubblicate contestualmente il 19 novembre 2020 e si riferiscono ai risultati conseguiti al 2018. Ne emerge che l’UE nel suo complesso non è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo prefissato di riduzione dell’intensità di carbonio dei carburanti venduti sul suo territorio, con una diminuzione tra il 2010 e il 2018 del 3,7% secondo l’indicatore sulla qualità del carburante, mentre nel 2017 era inferiore del 3,4%, al di sotto dell’obiettivo indicativo entro tale data di una riduzione del 4%.

Intensità media dei gas a effetto serra dei carburanti per il trasporto su strada nell’UE (Fonte: AEA)

La Finlandia e la Svezia sono gli unici Stati membri ad aver ridotto l’intensità di emissione di oltre il 6%, perché le loro miscele di carburanti per il trasporto stradale hanno percentuali relativamente elevate di biocarburanti (8% in Finlandia e 23% in Svezia), con intensità di emissione relativamente basse.

I biocarburanti hanno rappresentato il 5,2% della fornitura totale di carburante nel 2018. Tutto il diesel venduto nell’UE è stato commercializzato come contenente percentuali di biodiesel in volume, e oltre il 90% della benzina è stato commercializzato con percentuali di bioetanolo.

Secondo l’AEA, è importante garantire che la crescente domanda di biocarburanti non abbia un impatto negativo sull’uso del suolo spostando la produzione su colture alimentari e foraggere e guidando la conversione in terreni agricoli di foreste e zone umide, con conseguente indiretto aumento delle emissioni di gas serra (ILUC). 

Tuttavia, le emissioni dell’ILUC non vengono prese in considerazione per valutare la conformità con l’obiettivo di riduzione del 6% 2020. Se si dovesse tener conto dell’ILUC, l’intensità media delle emissioni di gas serra dei carburanti utilizzati nel 2018 sarebbe solo del 2,1% inferiore rispetto al 2010, in aumento addirittura tra il 2017 e il 2018 a causa del maggiore utilizzo di colture oleaginose.

Paesi: Riduzione dell’intensità di gas sera dei combustibili utilizzati nei Paesi membri dell’UE nel periodo 2010-2018 (Fonte: AEA)

I due Stati membri che hanno ridotto di meno le loro intensità di emissione tra il 2010 e il 2018 sono stati la Croazia (0,1%) e l’Estonia (0,9%).
L’Italia si è posizionata appena al di sotto della media dell’UE.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.