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Biometano: il pieno per l’auto anche presso l’azienda agricola

Biometano pieno per auto anche presso azienda agricola

Saranno numerosi gli impatti economici, tecnologici e infrastrutturale conseguenti l’emanazione del Decreto che incentiva la produzione, distribuzione e vendita del biocarburante, in attesa che norme tecniche specifiche lo sfruttino anche per la cogenerazione e distribuzione in rete.

Manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per rendere operativo il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico recante Incentivi al biometano, che dopo l’anticipazione annunciata dal Ministro Zanonato a Rimini, nel corso della Fiera Key Energy, il Salone internazionale per l’energia e la mobilità sostenibili (Rimini, 6-9 novembre 2013), attendeva le firme del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e di quello delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, l’ultima che ancora mancava e che è stata apposta il 10 dicembre 2013.

Si conclude così un’attesa durata quasi 3 anni per l’attuazione del D.lgs. 3 marzo 2011, n. 28 che rinviava ad un Decreto Interministeriale le direttive per quanto previsto dall’Art. 33, relativo a “Disposizioni in materia di biocarburanti”.
Il Coordinamento delle Associazioni del settore costituito dal CIB (Consorzio Italiano Biogas), NGV Italy (Consorzio italiano del gas naturale per i trasporti) e Assogasmetano (Associazione delle aziende che operano in Italia nella erogazione del metano per i trasporti), hanno espresso soddisfazione per la conclusione dell’iter del decreto che “rappresenta un’opportunità di sviluppo indiscutibile con importanti ricadute economiche e ambientali. Il biometano può contribuire a coprire consumi per 2,5 miliardi di m3 nel settore degli autotrasporti permettendo da qui al 2020 di risparmiare 1,6 miliardi di m3 di biocarburanti di importazione“.
Si potrà liberare il potenziale dell’industria italiana del gas, che detiene già un forte vantaggio competitivo nel mondo. L’Italia è infatti il 3° produttore di biogas al mondo, il 6° mercato mondiale per il metano in autotrazione ed è molto forte nella componentistica e nella meccanica agricola collegata”.

Dei tre possibili utilizzi, in impianti di cogenerazione ad alto rendimento, nelle reti di trasporto e distribuzione del gas naturale e in impianti di distribuzione di metano per autotrazione, in una prima fase sarà soprattutto l’ultimo a essere sfruttato.
Per la produzione di calore e per l’immissione nella rete nazionale mancano ancora le specifiche sia a livello UE sia da parte dell’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas): per essere miscelato con il metano già presente nei gasdotti o negli impianti, il biometano deve avere caratteristiche particolari.
Nessun problema sussiste, invece, per l’autotrazione. Il suo apporto, tra l’altro, potrebbe aiutare l’Italia a raggiungere l’obiettivo europeo del 10% di energie rinnovabili nel settore trasporti al 2020, che altrimenti verrebbe raggiunto soltanto con le importazioni di biocarburanti che al momento coprono il 98% del fabbisogno.
È previsto un bonus ulteriore, oltre agli incentivi per l’immissione in rete del biometano (da spalmare sulle bollette del gas) per quelle aziende agricole che, realizzando a proprie spese un nuovo impianto di distribuzione per autotrazione, diventino direttamente distributori di carburante.

Sono oltre 600.000 gli automobilisti che usano il metano per i loro autoveicoli e le immatricolazioni di auto con questo carburante stanno aumentando con trend del 40-50% all’anno. C’è da tener presente, inoltre, che il bilancio ambientale del metano per autotrasporti è nettamente superiore a qualsivoglia altro carburante oggi disponibile, visto che produce solo ossidi di azoto e non ossidi di zolfo e polveri sottili come gasolio e benzine.
Il biometano è perfettamente eguale al metano che stiamo importando e viene prodotto dalla purificazione del biogas generato dai biodigestori, cioè quei processi di fermentazione delle sostanze organiche effettuata in condizioni di assenza d’aria dai microrganismi specifici.

Non è casuale che proprio di recente la Commissione UE nella Direttiva relativa alle infrastrutture per carburanti alternativi per autotrazione preveda, tra altro, che lungo la rete stradale europea TEN-T la distanza tra un distributore di metano (compreso il biometano), non debba essere superiore a 100 km.

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