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5G: approvata la “cassetta degli strumenti” dell’UE per la sua sicurezza

La Commissione UE ha approvato il pacchetto di misure per affrontare i rischi per la sicurezza correlati all’implementazione del 5G, la quinta generazione di reti mobili che avrà un ruolo chiave nel futuro sviluppo dell’economia e dei servizi digitali.Con la Comunicazione Secure 5G deployment in the EU – Implementing the EU toolbox” adottata il 29 gennaio 2020, la Commissione UE ha approvato la “Cassetta degli strumenti” per affrontare i rischi per la sicurezza correlati all’implementazione del 5G (la quinta generazione di reti mobili).

Il 5G svolgerà un ruolo chiave nel futuro sviluppo dell’economia e della società digitali in Europa e costituirà un importante strumento per i futuri servizi digitali nelle aree chiave della vita dei cittadini e una base importante per le trasformazioni digitali e green. 

Con entrate mondiali del 5G stimate a 225 miliardi di euro nel 2025, il 5G è una risorsa determinante per l’UE al fine di competere nel mercato globale, ma è altrettanto fondamentale la sicurezza informatica per garantire l’autonomia strategica dell’Unione. Miliardi di oggetti e sistemi connessi sono interessati, anche in settori strategici come l’energia, i trasporti, le banche e la salute, nonché i sistemi di controllo industriale che trasportano informazioni sensibili e supportano i sistemi di sicurezza.

La Commissione prevede che a fine 2020 saranno 138 le città europee in grado di offrire i primi servizi 5G.

Con il 5G possiamo fare grandi cose, essendo una tecnologia in grado di supportare farmaci personalizzati, l’agricoltura di precisione e le reti energetiche in grado di integrare tutti i tipi di energia rinnovabile -ha dichiaratoMargrethe Vestager, Vicepresidente esecutivo per un’Europa digitale – Questo farà una differenza positiva, ma solo se possiamo rendere sicure le nostre reti. Solo allora i cambiamenti digitali andranno a vantaggio di tutti i cittadini“.

Le minacce alla sicurezza informatica sono in aumento e diventano sempre più sofisticate, garantire la sicurezza delle reti è della massima importanza strategica per l’intera UE. Il nuovo sondaggio “Europeans’ attitudes towards cyber security” di Eurobarometro, condotto in ottobre 2019 e pubblicato contestualmente alla Comunicazione, indica che la consapevolezza del crimine informatico è in aumento, con il 52% degli intervistati che afferma di esserne abbastanza ben informato o molto ben informato, rispetto al 46% nel 2017.

Agli Stati membri la Commissione UE chiede l’istituzione di misure chiave entro il 30 aprile 2020, sulla base della “cassetta degli strumenti” che si sono impegnati ad implementare congiuntamente sulla base di una valutazione obiettiva dei rischi identificati e di misure di attenuazione proporzionate. 

Mentre gli attori del mercato sono in gran parte responsabili dell’implementazione sicura del 5G e gli Stati membri sono responsabili della sicurezza nazionale, la sicurezza della rete 5G è una questione di importanza strategica per l’intero mercato unico e la sovranità tecnologica dell’UE.

L’Europa ha tutto ciò che serve per guidare la corsa alla tecnologia -ha affermatoThierry Breton, Commissario UE per il Mercato interno,la Difesa, la nuova direzione Industria e Spazio e la promozione del Mercato Unico Digitale – Che si tratti di sviluppare o implementare la tecnologia 5G, il nostro settore è già ben avviato. Oggi stiamo fornendo agli Stati membri dell’UE, agli operatori di telecomunicazioni e agli utenti gli strumenti per costruire e proteggere le infrastrutture europee con i più alti standard di sicurezza, in modo da trarre pienamente vantaggio dal potenziale che il 5G è in grado di offrire“.

La “cassetta degli strumenti” raccomanda una serie di azioni chiave agli Stati membri e/o alla Commissione, tra cui:
rafforzare i requisiti di sicurezza per gli operatori della rete mobile (ad esempio rigorosi controlli sull’accesso, norme sul funzionamento sicuro e il monitoraggio, restrizioni all’esternalizzazione di funzioni specifiche ecc.);
valutare il profilo di rischio dei fornitori; di conseguenza, applicare le pertinenti restrizioni (comprese le necessarie esclusioni volte ad attenuare efficacemente i rischi) ai fornitori ritenuti ad alto rischio per gli asset chiave, definiti critici e sensibili nella valutazione dei rischi coordinata a livello dell’UE (ad esempio funzioni della rete centrale, funzioni di gestione e orchestrazione della rete e funzioni di accesso alla rete);
– assicurarsi che ogni operatore disponga di un’adeguata strategia multifornitore per scongiurare o limitare l’eventuale forte dipendenza da un unico fornitore (o da fornitori con un profilo di rischio simile), garantendo un adeguato equilibrio tra i fornitori a livello nazionale ed evitando la dipendenza da fornitori considerati ad alto rischio. A tal fine sarà inoltre necessario evitare situazioni di lock-in con un unico fornitore, anche promuovendo una maggiore interoperabilità delle apparecchiature.

La Commissione, a sua volta, sosterrà l’attuazione di un approccio dell’UE in materia di sicurezza informatica 5G e agirà, come richiesto dagli Stati membri, utilizzando, se del caso, tutti gli strumenti a sua disposizione per garantire la sicurezza dell’infrastruttura e della catena di approvvigionamento del 5G:
norme sulle telecomunicazioni e sulla sicurezza informatica;
coordinamento della standardizzazione e certificazione a livello UE;
quadro di screening degli investimenti diretti esteri per proteggere la catena di approvvigionamento europea del 5G;
strumenti di difesa commerciale;
regole di concorrenza;
appalti pubblici, garantendo che si tenga debitamente conto degli aspetti di sicurezza;
programmi di finanziamento dell’UE, garantendo che i beneficiari rispettino i pertinenti requisiti di sicurezza.

Un’autentica Unione della sicurezza è quella che protegge i cittadini, le imprese e le infrastrutture critiche dell’Europa – ha affermato per parte sua Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo – Il 5G sarà una tecnologia innovativa, ma non può andare a scapito della sicurezza del nostro mercato interno. La cassetta degli strumenti è un passo importante per quello che deve essere uno sforzo costante nel lavoro collettivo dell’UE per proteggere meglio le nostre infrastrutture critiche“.

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