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Strato di ozono: prosegue nell’UE la riduzione delle sostanze lesive

ozoneday 16 september 2018

L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha pubblicato il 14 settembre 2018 il Report Oxone-depleting substances 2018” che riassume i dati del 2017 sulla produzione, importazione ed esportazione da parte di imprese europee delle sostanze che riducono lo strato di ozono (ODS), inquadrando anche le tendenze dal 2006 ad oggi.

Il Rapporto è intervenuto alla vigilia della Giornata Mondiale per la preservazione dello strato di ozono che ogni anno si celebra il 16 settembre per commemorare la firma del Protocollo di Montreal (16 settembre 1987), una delle più importanti iniziative adottate dalla comunità internazionale per contrastare il fenomeno del “buco nell’ozono”, coniato nel 1985 dal Premio Nobel Sherwood Rowland per indicare l’anomalo assottigliamento dello strato di ozono presente nella stratosfera, a una distanza compresa tra 10 e 40 km dalla superficie terrestre.

L’invito per il World Ozone Day 2018 è di fare una telefonata motivazionale che esorti tutti a continuare nell’esemplare azione di protezione dello strato di ozono e, conseguentemente del clima, condotta per effetto del Trattato che sta funzionando , come hanno appurato gli scienziati attraverso osservazioni dirette satellitari.

Due i messaggi per la Giornata:
– proteggiti dall’esaurimento dello strato di ozono, evitando l’esposizione eccessiva al sole;
– prenditi cura dei tuoi apparecchi per ridurre al minimo l’impatto sullo strato di ozono.

Il Protocollo copre oltre 200 singole sostanze ODS con un alto potenziale, tra cui clorofluorocarburi (CFC), halon, tetracloruro di carbonio (CTC), 1,1,1-tricloroetano (TCA), idroclorofluorocarburi (HCFC), idrobromofluorocarburi (HBFC), bromoclorometano (BCM) e metilbromuro (MB), tutti denominati “sostanze controllate“.

Successivamente, essendo cresciuto significativamente il consumo dei loro sostituti (HFC), gas climalteranti ancora più potenti dei precedenti, nel corso della 28ma Conferenza delle Parti del Protocollo di Montreal a Kigali (2016) è stato approvato un emendamento che ne prevede l’eliminazione progressiva entro il 2050, un’azione questa che contribuirebbe da sola a ridurre di 0,5 °C il riscaldamento globale alla fine del secolo.

Secondo le norme dell’UE (Regolamento ODS), le aziende che producono, importano o esportano dentro e fuori l’UE tali sostanze, così come gli utilizzatori di tali stock, gli agenti di processo e gli impianti di distruzione, devono segnalare annualmente le loro attività riguardanti le sostanze controllate.

Il Rapporto dell’AEA evidenzia come gli sforzi per ridurre l’uso di ODS (ampiamente utilizzate in refrigeranti, polimeri, prodotti farmaceutici e prodotti chimici agricoli) sono continuati nel 2017 in tutta l’Unione europea che, peraltro, ha già raggiunto i suoi obiettivi nell’ambito del Protocollo.

La produzione di nuove sostanze, non controllate dal Protocollo di Montreal, è rimasta invece più elevata rispetto alla produzione di sostanze controllate, ma queste nuove sostanze sono relativamente meno dannose per lo strato di ozono rispetto a quelle controllate.

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