Presentato a “Our Ocean”, la conferenza internazionale sui mari e sugli oceani che si è svolta a Malta i primi di ottobre, il progetto delle Sentinelle del Mare realizzato dall’Alma Mater di Bologna che monitorerà le specie animali e vegetali del Mediterraneo.
Sea Sentinels, il progetto delle sentinelle del mare promosso dall’Università di Bologna, è stato presentato a Our Ocean, la conferenza internazionale svoltasi a Malta il 5 e 6 ottobre scorsi che consente a dirigenti, amministratori pubblici e uomini d’affari di tutto il mondo di interagire e individuare soluzioni per i mari e gli oceani del Pianeta.
Focus principale dell’edizione di quest’anno (a cui erano presenti oltre 700 partecipanti tra i quali più di 50 capi di Stato e di governo e ministri provenienti da più di 60 paesi, invitati dalla Commissione Europea) il Mediterraneo, gli Oceani Atlantico e Indiano e i temi legati alle aree marine protette, alla pesca sostenibile e ai cambiamenti climatici.
Ideato dal Laboratorio di Biologia Marina e Pesca di Fano e da Marine Science Group del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna, “Sea Sentinels – Divers United for the Environment” è un progetto aperto, pensato per monitorare e tutelare le specie animali e vegetali del Mediterraneo.
Sea Sentinels rappresenta un esempio di come i cittadini possono essere coinvolti e contribuire alla ricerca scientifica. Si basa, infatti, sulla collaborazione di tutti gli amanti del mare (dai semplici bagnanti fino ai sub professionisti) e l’Università nella raccolta di dati sulla biodiversità del Mar Mediterraneo. Partecipare al progetto è molto semplice, bastano 5 minuti: al termine dell’immersione occorre compilare un semplice questionario su cui indicare con l’aiuto di una serie di immagini la presenza e l’abbondanza delle specie marine incontrate in acqua.
Il progetto è partito a marzo di quest’anno, e sono già oltre 50 le scuole e i centri d’immersione che hanno aderito, distribuiti in Italia, Croazia, Turchia, Spagna e Malta.
Ricordiamo che quella del 2017 è stata la quarta edizione di Our Ocean e la prima ospitata dall’Unione Europea, dopo il successo delle precedenti edizioni negli Stati Uniti (2014 e 2016) e in Cile (2015), che hanno visto peraltro lo stanziamento di miliardi di euro a favore dell’ambiente e il raggiungimento di oltre 150 impegni di finanziamento in diversi settori (dalla pesca tradizionale all’area tecnologica).
Tra i destinatari dei finanziamenti annunciati nell’edizione 2017 di Our Ocean anche il progetto Sea Sentinels.
Per maggiori info: www.DUEproject.org