Le prime Obbligazioni Sostenibili (SAB) emesse dalla Banca Europea degli Investimenti per un ammontare di 500 milioni di euro, finalizzate a progetti infrastrutturali per le risorse idriche ad alto impatto per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, sono stati collocati sul mercato, riscontrando una domanda da parte degli investitori più del doppio del quantitativo offerto.
La Banca Europea degli Investimenti (BEI) ha emesso il 6 settembre 2018 le sue prime obbligazioni sostenibili, per un ammontare di 500 milioni di euro, destinati a progetti infrastrutturali per la risorsa idrica, che hanno riscontrato una forte domanda da parte degli investitori.
“Abbiamo avuto una notevole risposta – ha dichiarato Aldo Romani Consigliere di direzione e Responsabile dei finanziamenti in euro della BEI – I sottoscrittori hanno richiesto più del doppio rispetto ai quantitativi emessi, ridimensionando così il ruolo delle banche che solitamente costituiscono il nucleo centrale degli investitori”.
Il 33% degli acquirenti sono risultati Fondi Pensioni e Assicurazioni, come le Banche. La maggior richiesta geografica è pervenuta dal Benelux (28%) e dai Paesi Scandinavi (21%), dove i fondi pensionistici sono molto sensibili alla sostenibilità degli investimenti. All’Italia sono state assegnate obbligazioni pari al 3% del totale.
I Sustainability Awareness Bonds (SAB) si basano sul successo globale che hanno avuto i “Green Bond” (Climate Awareness Bonds) che la BEI ha emesso fin dal 2007 per un ammontare complessivo di più di 23 miliardi di euro, confermandosi come uno dei più grandi emettitori di obbligazioni verdi. A differenza di questi le cui risorse raccolte sono finalizzate per il contrasto al global warming e all’efficienza energetica, i SAB sono utilizzati per progetti ad alto impatto per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell’Agenda ONU al 2030.
“Il lancio dei nuovi Bonds per la Sostenibilità dimostra il fermo impegno della Banca europea di sbloccare finanziamenti per progetti di sostenibilità al di fuori delle misure e azioni di politiche climatiche – ha affermato il Presidente della BEI, Werner Hoyer – garantendo la fiducia degli investitori socialmente responsabili attraverso una rigorosa trasparenza e standard di mercato. Abbiamo selezionato il settore idrico come punto di partenza, in quanto è un settore maturo, con indicatori di impatto ben definiti. Attendiamo con impazienza di estendere nei prossimi mesi l’ambito delle obbligazioni sostenibili per coprire salute e istruzione, settori chiave in cui possiamo migliorare la vita quotidiana delle persone in tutto il mondo”.
Le risorse raccolte con queste prime obbligazioni sostenibili saranno investite, infatti, in progetti relativi a:
– uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
– transizione verso un’economia circolare, prevenzione e riciclaggio delle acque reflue;
– prevenzione e controllo dell’inquinamento idrico;
– protezione degli ecosistemi acquatici.
Il trattato sull’Unione europea mira a creare un mercato interno che funzioni per lo sviluppo sostenibile dell’Europa. Le Nazioni Unite stimano che occorrono 6 trilioni di dollari di nuovi investimenti annuali per affrontare con successo gli OSS e per colmare questo divario è indispensabile dirigere più capitale privato verso investimenti orientati alla sostenibilità. Secondo la BEI, le nuove Obbligazioni rafforzeranno il sostegno degli investitori per finanziamenti volti a supportare la transizione verso uno sviluppo sostenibile.
Il recente Piano d’azione adottato in marzo dalla Commissione UE per finanziare la crescita sostenibile e il conseguente pacchetto legislativo con le prime misure concrete, sono stati appunto concepiti per aiutare a riorientare i flussi di capitale verso investimenti sostenibili.