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In vigore dal 14 settembre 2016 la “Legge anti-spreco”

in vigore dal 14 settembre 2016 la Legge anti-spreco

La Legge approvata definitivamente dal Senato il 2 agosto 2016 per recuperare prodotti alimentari e farmaceutici, nonché indumenti usati, per solidarietà sociale, prevede una serie di facilitazioni e incentivi per chi effettua scelte responsabili per ridurre gli sprechi e aumentare l’assistenza ai più bisognosi.

Entra in vigore il 14 settembre 2016 la Legge n. 166 del 19 agosto 2016 “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”, pubblicata sulla G.U. n. 202 del 30 agosto 2016), la cosiddetta “Legge anti-spreco”.

Questa legge una delle più belle e concrete eredità di EXPO Milano 2015 – ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina – L’abbiamo presentata lo scorso anno nel nostro ‘Piano SprecoZero’ proprio durante l’Esposizione universale ed è una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano. Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari che ancora oggi hanno proporzioni inaccettabili: 12 miliardi di euro solo nel nostro Paese. Con questa norma ci avviciniamo sempre di più all’obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile degli enti caritativi. È molto importante il rafforzamento del tavolo indigenti del nostro Ministero, che ora potrà diventare un vero e proprio laboratorio operativo per ridurre gli sprechi e aumentare l’assistenza ai più bisognosi”.

Tra gli obiettivi principali della norma ci sono:
– l’incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari, con priorità a fini di solidarietà sociale, per destinarle in via prioritaria all’utilizzo umano, operando una distinzione ;
– il recupero di prodotti farmaceutici e altri prodotti a fini di solidarietà sociale;
– la donazione degli indumenti usati;
– la limitazione degli impatti negativi sull’ambiente e sulle risorse naturali mediante azioni volte a ridurre la produzione di rifiuti e a promuovere il riuso e il riciclo al fine di prolungare il ciclo di vita dei prodotti;
– il raggiungimento degli obiettivi generali stabiliti dal Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti e dal Piano Nazionale di prevenzione dello Spreco Alimentare, nonché alla riduzione della quantità dei rifiuti biodegradabili avviati allo smaltimento in discarica;
– le attività di ricerca, informazione ed educazione dei cittadini e delle istituzioni per diminuire gli sprechi alimentari, con attenzione particolare alle giovani generazioni.

Per raggiungere tali obiettivi la Legge prevede:
– Semplificazione burocratica: donare diventa più semplice grazie alle disposizioni di carattere tributario e finanziario della legge. Vengono previsti tagli degli adempimenti burocratici, e introdotte modalità e requisiti semplificati di comunicazioni telematiche all’amministrazione finanziaria. Le disposizioni si aggiungono a quelle già contenute nella legge di Stabilità 2016 che ha alzato la soglia di comunicazione della donazione da 5 a 15 mila euro.
– Rafforzamento del tavolo indigenti MiPAAF che vedrà la partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria e grande distribuzione già rappresentate. Previsto un finanziamento di 2 milioni di euro per l’acquisto di alimenti da destinare agli indigenti. Il Mipaaf ha già avviato un’attività virtuosa di recupero degli sprechi e donazione agli indigenti. Proprio da poche ore è attivo il bando Agea per l’acquisto di latte crudo da trasformare in UHT e donare ai più bisognosi. Si tratta della prima tranche da 2 milioni del piano complessivo di acquisti da 10 milioni di euro.
– Sostegno all’innovazione contro lo spreco: si istituisce un Fondo presso il MiPAAF con dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi che possono prevedere il coinvolgimento di volontari del Servizio civile nazionale, finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.
– Possibilità per i Comuni di applicare una riduzione della TARI (tariffa sui rifiuti alle utenze non domestiche) alle utenze non domestiche relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari, in caso di donazione gratuita agli indigenti.
– Definizione di eccedenze e sprechi alimentari, per cui con il primo termine si intendono prodotti che rimangono invenduti negli scaffali di negozi e supermercati e che, se conservati in maniera corretta, poco prima o in coincidenza della scadenza, possono ancora essere utilizzati, mentre con il secondo si fa riferimento ai prodotti scartati nel lungo percorso della catena agroalimentare per ragioni commerciali, estetiche o perché in prossimità della data di scadenza, che però sono ancora adatti al consumo.; in caso contrario si opterà, sotto controllo, per la nutrizione animale o nel peggiore dei casi, per il compostaggio.
– Alimenti oggetto di confisca, verranno ceduti gratuitamente dall’Autorità agli indigenti o, successivamente, per la nutrizione animale o nel peggiore dei casi, per il compostaggio.
– Linee Guida per la riduzione degli sprechi alimentari per gli enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità, al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti.

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