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Indice europeo di qualità dell’aria: informazioni aggiornate a portata di click

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L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha messo on line l’Indice europeo di Qualità dell’Aria.

Il lancio è avvenuto in occasione del Clean Air Forum (Parigi, 16-17 novembre 2017), la Conferenza organizzata dalla Commissione UE per condividere con i responsabili istituzionali e gli stakeholders le conoscenze e contribuire all’attuazione delle politiche europee, nazionali e locali per contrastare l’inquinamento atmosferico, che ha avuto per focus 3 temi: la qualità dell’aria nelle cittàl’inquinamento atmosferico dal settore agricolole opportunità di business per l’aria pulita.

La legislazione dell’Unione europea stabilisce gli standard di qualità dell’aria sia per i livelli di qualità dell’aria a breve termine (orario / giornaliero) che a lungo termine (annuale): gli standard per i livelli a lungo termine sono necessariamente più severi rispetto a quelli a breve termine, poiché l’esposizione a lungo termine a tali inquinanti provoca gravi effetti sulla salute .dall’esposizione a lungo termine a tali inquinanti.

L’ultimo Rapporto annuale sulla qualità dell’aria in Europa, pubblicato dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) l’11 ottobre 2017, conferma che la maggior parte delle persone che vivono nelle città europee sono ancora esposte a livelli di inquinamento atmosferico ritenuti dannosi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In particolare, l’inquinante più nocivo, il particolato fine (PM2,5) ha causato la morte prematura di circa 428.000 europei nel 2014. Secondo il rapporto, l’inquinamento atmosferico ha anche impatti economici significativi, aumentando i costi medici, riducendo la produttività dei dipendenti e danneggiando suolo, colture, foreste, laghi e fiumi.

Troppe persone respirano aria potenzialmente dannosa per la loro salute, il che provoca una forte pressione sui nostri sistemi sanitari e si ripercuote sui livelli di produttività del lavoro – ha affermato nell’occasione Karmenu Vella, Commissario UE per l’Ambiente, gli Affari marittimi e la Pesca – Abbiamo fissato standard di qualità dell’aria e dobbiamo assicurarci che siano rispettati in tutta l’Unione europea a beneficio della salute dei nostri cittadini. La piena attuazione delle norme dell’Unione europea in materia di aria pulita ridurrà il numero di morti premature di circa il 50 % entro il 2030”.

L’Indice consiste in una mappa interattiva che mostra la situazione della qualità dell’aria locale a livello di stazione, con dati pubblicati e “aggiornati” con quelli riportati ogni ora dai Paesi membri dell’EEA, sulla base delle misurazioni di oltre 2.000 stazioni di monitoraggio, e integrati, se necessario, da dati di qualità dell’aria modellati dal servizio di monitoraggio atmosferico Copernicus.

Il 13 ottobre 2017, infatti, l’Agenzia spaziale europea (ESA) ha lanciato il Satellite Sentinel-5 Precursor, la prima missione di Copernicus dedicata al controllo della qualità dell’aria, che a bordo ha lo strumento fondamentale “Tropomi” (TROPOspheric Monitoring Instrument), uno spettrometro (uno strumento che analizza la radiazione che entra al suo interno permettendo di analizzare la composizione di ciò che emette tale radiazione) che osserva nell’ultravioletto, nel visibile, nel vicino infrarosso e in parte anche nell’infrarosso vero e proprio.

L’Indice si basa su 5 inquinanti chiave che danneggiano la salute delle persone e l’ambiente: particolato PM2,5 e PM10ozono a livello del suolo (O3), biossido di azoto (NO2) e anidride solforosa(SO2).

Le misurazioni determinano il livello dell’indice che descrive la situazione attuale e ad ognuna del 48 ore precedenti che possono essere selezionate dagli utenti in ciascuna stazione di monitoraggio. L’Indice mostra una valutazione complessiva, contrassegnata da un punto colorato sulla mappa, corrispondente alla valutazione peggiore per uno qualsiasi dei cinque inquinanti. secondo lo schema sottostante.

Il nuovo indice europeo di qualità dell’aria offre ai cittadini un modo semplice per accedere alle informazioni sulla loro qualità dell’aria locale, che può avere un impatto diretto sulla loro salute – ha sottolineato Hans Bruyninckx, Direttore esecutivo dell’AEA, presentando l’Indice – Queste informazioni, accessibili a tutti, sono una base importante per dialogare e prendere le decisioni necessarie per salvaguardare la salute delle persone, soprattutto nelle città”.

Questa è la mappa che abbiamo fotografato alle ore 10.00 di questa mattina (20 novembre 2017). Come si può constatare mancano i puntini colorati sull’Italia. Abbiamo volutamente postato l’articolo in ritardo rispetto alla data di redazione (il giorno del lancio dell’Indice), ma la situazione nel frattempo non è cambiata.

In copertina: Satellite Sentinel-5 Precursor (Fonte: ESA)

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