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16 agosto 2017, entrerà in vigore la Convenzione di Minamata sul mercurio

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Con le ratifiche dell’UE e di 7 dei suoi Stati membri (Bulgaria, Danimarca, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Romania e Svezia) depositate il 18 maggio 2017 presso la sede dell’ONU a New York, portando così a 51 l’attuale numero di Paesi che dopo averla sottoscritta l’hanno anche approvata, di conseguenza, in base all’Art. 31, la Convenzione di Minamata entrerà in vigore il 16 agosto 2017 e la 1ma Conferenza delle Parti avrà luogo a Ginevra dal 24 al 29 novembre 2017.

La Convenzione di Minamata prende il nome dall’omonima città giapponese dove venne scoperta per la prima volta nel 1956 , i cui abitanti furono colpiti da una grave sindrome neurologica causata da intossicazione acuta da mercurio con sintomi di atassia, parestesie alle mani e ai piedi, generale debolezza dei muscoli, indebolimento del campo visivo, danni all’udito e difficoltà nell’articolare le parole e, in casi estremi, disordine mentale, paralisi, coma e morte nel giro di alcune settimane dai primi sintomi. Inoltre, una forma congenita della malattia può essere trasmessa al feto durante la gravidanza. La malattia che ha causato 1.784 decessi è stata indotta dal rilascio, durato dal 1932 al 1968 da parte dell’industria chimica Chisso Corporation, nelle acque reflue di metilmercurio, composto chimico altamente tossico che si è accumulato nei molluschi, crostacei e pesci della baia di Minamata, entrando nella catena alimentare e causando così l’avvelenamento degli abitanti del luogo.

Con l’obiettivo di “proteggere la salute umana e l’ambiente dalle emissioni antropiche e rilasci di mercurio e composti di mercurio“, nel 2009, in occasione della 25 ma riunione del Consiglio direttivo del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), fu deciso di elaborare un Accordo mondiale sul mercurio, per la cui elaborazione fu istituito un apposito Comitato internazionale.
Dopo quattro anni di lavoro a cui l’Unione europea ha dato un contributo determinante, è stato concordata e sottoscritta la Convenzione di Minamata sul Mercurio, un trattato internazionale giuridicamente vincolante, che con le ratifiche di cui in premessa entrerà presto in vigore.

La politica dell’UE in materia di protezione contro il mercurio è tra le più ambiziose. Tuttavia, poiché tra il 40 e l’80% del mercurio accumulato in Europa proviene da emissioni la cui fonte si trova in altre parti del mondo, era necessario un intervento deciso a livello internazionale per proteggere la salute dei cittadini europei.

La Convenzione copre l’intero ciclo di vita di mercurio, dall’estrazione primario allo smaltimento dei rifiuti, e contiene misure di controllo specifiche, non solo dichiarazioni di intenti. Molte delle disposizioni sono direttamente ispirate dalla legislazione comunitaria, tra cui il divieto di estrazione primaria del minerale, l’elenco dei prodotti e processi industriali contenenti mercurio che verranno messi progressivamente al bando, così come verranno adottate le migliori tecniche disponibili (BAT) per prevenire e controllare involontarie emissioni industriali di mercurio in aria.
Si affrontano anche i problemi legati alle attività estrattive artigianali e a piccola scala, che minacciano seriamente la salute dei circa 10-15 milioni di persone.

L’insieme delle misure previste nella Convenzione Minamata sarà in grado di invertire la crescente attuale tendenza di accumulo del mercurio nell’ambiente e nella catena alimentare. Inoltre, la riduzione della contaminazione da mercurio nell’ambiente comporterà anche la minor concentrazione di mercurio in atmosfera.

“Il nuovo trattato mondiale sul mercurio contribuirà a proteggere milioni di persone nel mondo intero dall’esposizione a questi metallo pesante tossico – ha dichiarato Karmenu Vella, Commissario per l’Ambiente, gli Affari marittimi e la Pesca – La ratifica del trattato da parte dell’UE è stata la mossa determinante che ne ha fatto scattare l’entrata in vigore. Si tratta di un grande successo della diplomazia verde dell’UE, che sottolinea l’impegno dell’Europa a favore di azioni decise e concertate a livello internazionale”.

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