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ICity Rank 2021: Firenze, Milano e Bologna le città più digitali

Il Rapporto ICity Rank 2021 di Forum PA Città, che restituisce la fotografia sullo stato di digitalizzazione dei 107 Comuni capoluogo italiani, conferma il rafforzamento delle competenze di una Pubblica Amministrazione a cui il PNRR destina 6,74 miliardi di euro per renderla capace, competente, semplice e connessa.

Forum PA Città, la società di servizi e consulenza del Gruppo Digital360, nel corso dell’evento “Città e avanzamento digitale per una transizione inclusiva e sostenibile”, realizzato da Forum PA Città in collaborazione con Enel X e trasmesso in streaming il 23 novembre 202, ha presentato la ricerca ICity Rank 2021 (scaricabile gratuitamente previa registrazione)che restituisce l’avanzamento dei capoluoghi italiani nell’indice di trasformazione digitale e negli indici settoriali che lo compongono (servizi online, app municipali, digital pa, social pa, open data, trasparenza, wi fi, IoT e tecnologie di rete). 

La pandemia di Covid-19 ha messo in evidenza il ruolo centrale della tecnologia digitale per la costruzione di un futuro sostenibile e prospero, e le città, dopo essere state in prima linea nella risposta all’emergenza pandemica, nel 2021 hanno continuato a rivestire un ruolo chiave nella ripresa delle attività economiche, nella gestione delle “riaperture” contestuale all’avanzamento della campagna vaccinale e, non da ultimo, nell’abilitazione dei cittadini ai servizi digitali e alle piattaforme nazionali (SPID, CIEPagoPA ecc.), anche in virtù delle stringenti scadenze previste dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) che si sono succedute durante l’anno.

Alle soglie del Decennio digitale europeo, lanciato dalla Commissione UE lo scorso marzo, le istituzioni locali rappresentano le porte di ingresso per la partecipazione attiva, autonoma e responsabile di cittadini e imprese a nuove forme di prosperità sostenibile e resiliente mentre il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)  destina 6,74 miliardi di euro per “lo sviluppo di una PA capace, competente, semplice e connessa”. 

ICity Rank, giunta alla X edizione, valuta il posizionamento dei 107 Comuni capoluogo nell’indice di trasformazione digitale, ottenuto dalla media aritmetica di 8 indici settoriali:
1. Servizi on line: presenza e livello di fruizione dei servizi on line (AnagraficiScuolaEdiliziaSUAPTasse, ecc).
2. APP municipali gratuite: settori (Cultura/turismoMobilitàRifiutiGiovaniIstituzionaleSicurezza) per i quali risultano attive applicazioni per dispositivi mobile quali smartphone, palmari e tablet e relativa comunicazione.
3. Adozione piattaforme abilitanti: SPID, transazioni PagoPasubentro ANPR.
4. Social PApresenzaengagement rateproduttività dei contenuti su FacebookTwitter e Youtube.
5. Open Data: numero di dataset liberati in assoluto e in formati interoperabili.
6. TrasparenzaBussola trasparenzaComunicazione a IPA transizione al digitale.
7. WIFI pubblicopresenza reti pubblichequalità comunicazione siti comunaliinserimento reti.
8. IOT e tecnologie di retesoluzioni tecnologiche avanzate presenti negli impianti semaforici, nell’illuminazione pubblica e nella raccolta dei rifiuti.
La media aritmetica di questi 8 indicatori settoriali, ha permesso di costruire il ranking delle città più digitali d’Italia.

A primeggiare nella classifica ICity Rank 2021 per il 2° anno consecutivo è Firenze, in testa con 937 punti, potendo vantare risultati di eccellenza soprattutto nel campo degli open data, del wifi, di IOT e tecnologie di rete e delle app municipali, dove ottiene il massimo dei voti. Milano è seconda con un punteggio di 878, evidenziando punti di forza in particolare negli open data, nei servizi online, e nell’indice di “apertura”. Bologna è terza con 854 punti, grazie soprattutto ai risultati nei social e nell’IOT e tecnologie di rete. Alle spalle, troviamo comunque un gruppo di città con valori molto vicini alle prime tre: i capoluoghi metropolitani Roma Capitale Torino affiancati da città intermedie come Modena e Bergamo, sempre più protagoniste di processi di innovazione a 360 gradi. Trento si conferma ottava, seguita da Cagliari al 9° posto, prima città del Mezzogiorno, e Parma che chiude la top ten.

Subito dopo le prime dieci città, troviamo in graduatoria una serie di comuni (ReggioEmiliaPalermoVeneziaPisaGenovaRiminiBresciaCremonaPratoBariBolzano e Verona) che si distinguono per il fatto di avere ottenuto buoni risultati e posizionamenti in tutti gli indici settoriali oggetto della ricerca. È questa “innovazione di sistema” l’elemento che identifica le “città digitali”

Le prime 22 città della classifica sono le ‘città digitali’, quelle che utilizzano in modo diffuso, organico e continuativo le nuove tecnologie nelle attività amministrative, nell’erogazione dei servizi, nella ​raccolta ed elaborazione dati, ​nell’informazione, nella comunicazione e nella partecipazione – ha sottolineato Gianni Dominici, Direttore generale di FPA – Sono città che possono diventare ‘piattaforma’, creando le condizioni per lo sviluppo economico e sociale dei loro territori grazie al digitale. Nel gruppo più avanzato si trovano soprattutto grandi città del Nord, ma non mancano eccezioni di piccole dimensioni, come Pisa o Cremona, e alcune città del Sud, come Cagliari, Palermo o Bari, che dimostrano come un uso sapiente del digitale possa modificare le tradizionali geografie dell’innovazione”.

Dopo le prime 22 città, troviamo una fascia intermedia in cui si colloca la maggioranza dei capoluoghi italiani, città che alternano posizionamenti alti o bassi a seconda dei settori: qui troviamo Pavia (23° posto), Siena (24°), Piacenza (25°), Napoli (26°), Lecce (27°), Vicenza (28°), Padova (29°), Ravenna (30°) e via via circa 60 città “in evoluzione” nel percorso di trasformazione digitale, che è plausibile possano migliorare le performance con relativa facilità.

In coda, invece, una ventina di capoluoghi in ritardo in quasi tutti gli indicatori: chiudono la classifica Caltanissetta (88° posto), Potenza (89°), Fermo e Teramo (90°), Chieti (93°), Catanzaro (94°), Crotone e Benevento (95°), Cosenza e Rieti (97°), Trapani (99°), Caserta (100°), Nuoro (101°), Foggia (102°), Agrigento (103°), Avellino (104°), Carbonia (105°), Isernia (106°) e la maglia nera Enna al 107°.

Entriamo nella fase di attuazione del PNRR che ha definito una visione strategica del futuro fondata sulla trasformazione digitale, e in questa fase sarà fondamentale il ruolo delle realtà urbane – ha affermato Andrea Rangone, Presidente di DIGITAL360 – Le città oggi sono le porte di ingresso per la partecipazione attiva, autonoma e responsabile di cittadini e imprese, in un momento in cui serve il massimo coinvolgimento di tutti. Le realtà più innovative vanno messe in condizione di sfruttare al massimo le loro capacità, mentre le più statiche dovranno essere sostenute per riattivarne le capacità di innovazione”.

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