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La Guida aggiornata della Commissione UE sugli “Acquisti Verdi”

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Le Amministrazioni pubbliche dell’Europa, spendendo circa 2.000 miliardi di euro all’anno (il 19% del PIL dell’UE), possono utilizzare il loro potere di acquisto per scegliere beni, servizi e opere a ridotto impatto ambientale e fornire un importante contributo agli obiettivi di sostenibilità a livello locale, regionale, nazionale e internazionale.

Gli “Acquisti Verdi” (Green Public Procurement – GPP) possono costituire quindi uno strumento importante per spingere l’innovazione e fornire all’industria sollecitazioni per lo sviluppo di prodotti e servizi sostenibili, specie in quei settori dove gli acquirenti pubblici rappresentano la quota più cospicua del mercato, come le costruzioni, i servizi sanitari, i trasporti.

La Commissione UE al fine di fornire indicazioni pratiche al riguardo ha pubblicato la versione aggiornata di “Buying Green! – A Handbook on green public procurement”, un manuale giunto alla 3a edizione, che raccoglie in 80 pagine il quadro normativo di riferimento relativo ai GPP, fornendo diverse indicazioni su come scegliere fornitori e servizi con i minori impatti ambientali.
Seppure predisposto per le Pubbliche Amministrazioni, gli strumenti e le indicazioni che il manuale offre sono applicabili anche alle imprese, costituendo un valido supporto per fornitori e società di servizi (soprattutto PMI) al fine di approfondire i requisiti ambientali previsti sempre più di frequente nelle gare d’appalto pubbliche.

In particolare, il manuale comprende:
– una guida sulle modalità con cui le considerazioni ambientali possono essere incluse in ogni fase del processo di approvvigionamento nel quadro giuridico dell’Unione europea (Direttiva 2014/23/UE sugli Appalti pubblici e Direttiva 2014/25/UE sulle Procedure di appalto degli enti erogatori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali);
– esempi pratici tratti dalle Amministrazioni aggiudicatrici degli Stati membri dell’UE;
– approcci a settori specifici del GPP quali edilizia, alimentazione e servizi di catering, trasporti su strada e prodotti che consumano energia.

Come indicato nella Comunicazione della Commissione UE “Appalti pubblici per un ambiente migliore” (COM (2008) 400), per GPP si intende “un processo mediante cui le pubbliche amministrazioni cercano di ottenere beni, servizi e opere con un impatto ambientale ridotto per l’intero ciclo di vita rispetto a beni, servizi e opere con la stessa funzione primaria, ma oggetto di una procedura di appalto diversa”.

Il GPP può essere applicato a contratti sia sopra che sotto la soglia di applicazione delle Direttive sugli appalti, autorizzando le autorità pubbliche a prendere in considerazione le motivazioni di carattere ambientale sia durante la fase di pre-acquisto, come parte integrante della procedura di appalto,sia nell’esecuzione del contratto. Le “regole” relative all’esclusione e alla selezione mirano a garantire un livello minimo di rispetto della normativa ambientale da parte dei contraenti e subappaltatori, mentre le “tecniche”, come la determinazione dei costi del ciclo di vita, la specificazione di processi produttivi sostenibili e l’uso di criteri ambientali di aggiudicazione, sono messe a disposizione per aiutare le autorità appaltanti ad identificare le offerte “ambientalmente” preferibili.

Il manuale, inoltre, ha lo scopo di aiutare le autorità pubbliche a pianificare e applicare con successo gli “acquisti verdi”, fornendo indicazioni pratiche sulle possibilità offerte dalla legislazione dell’UE, indicando un approccio semplice ed efficace per quanto riguarda i contratti verdi. Per motivi di praticità, il manuale segue la logica e la struttura di una procedura di appalto, fornendo altresì esempi concreti di acquisti verdi effettuati dalle Pubbliche Amministrazioni in tutta l’Unione europea.
Anche se molte Amministrazioni Pubbliche europee adottano, oltre al sistema GPP, il sistema degli Appalti pubblici sostenibili (Sustainable Public Procurement – SPP), tenendo in considerazione oltre i criteri ambientali anche quelli sociali per le loro decisioni di acquisto, il manuale in oggetto riguarda solo gli aspetti ambientali.

Questo manuale diventa ulteriormente apprezzabile per noi italiani dopo la recente entrata in vigore di due provvedimenti legislativi.
La Legge “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, (G.U. Serie Generale n. 13 del 18 gennaio 2016), entrata in vigore il 2 febbraio 2016, dedica un Capitolo (IV) al GPP (art. 16-22). Tra l’altro, i “criteri ambientali minimi” (CAM), emanati in attuazione del Piano di acquisti nazionale, devono essere inseriti nei documenti di gara delle pubbliche amministrazioni, incluse le centrali di committenza, obbligatoriamente per alcune categorie di forniture e affidamenti e per almeno il 50% del valore delle gare di appalto per altre.

Inoltre, il 19 aprile 2016 è entrato a sua volta in vigore, contestualmente alla sua pubblicazione sul S. O. della G.U. n. 91, il D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (il nuovo Codice Appalti) che, oltre a ribadire l’obbligatorietà di applicazione dei CAM (Art. 34), eleva a criterio primario nell’aggiudicazione di appalti e concessioni il nuovo parametro di derivazione UE dell’offerta economicamente più vantaggiosa legata anche alle eco-prestazioni di beni e servizi (Art. 95) e la valutazione dei costi del ciclo di vita (art. 96).

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