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Global Wind Report 2016: l’eolico continua la sua crescita in tutto il mondo

Global Wind Report 2016

L’energia eolica cresce di anno in anno in tutto il mondo. A dare gli ultimi dati in questo settore è il Global Wind Energy Council (GWEC), il quale ha pubblicato il Global Wind Report: l’aggiornamento annuale del mercato dell’eolico a livello globale.

Sono più di 54 GW di energia rinnovabile pulita installata sul mercato globale nel 2016, che ora comprende più di 90 Paesi, di cui 9 con più di 10.000 MW installati e 29 che hanno superato i 1.000 MW. La capacità cumulativa è cresciuta del 12,6% rispetto al 2015 per raggiungere un totale di 486,8 GW.

L’energia eolica è ora in grado di competere in modo concorrenziale con gli attuali fornitori sovvenzionati in tutto il mondo, costruendo nuove industrie, creando centinaia di migliaia di posti di lavoro e indirizzando verso un futuro di energia pulita – ha dichiarato Steve Sawyer, segretario generale del GWEC – Siamo in un periodo di cambiamento, ci stiamo allontanando dai sistemi di energia incentrati su alcuni grandi elementi inquinanti, incrementando i mercati sempre più dominati da una vasta gamma di fonti energetiche rinnovabili ampiamente distribuite. Dobbiamo arrivare a un sistema di energia a zero emissioni ben prima del 2050 se vogliamo incontrarci sugli obiettivi di sviluppo sostenibile e affrontare il cambiamento climatico“.

A trainare il settore dell’eolico è sicuramente l’Asia, mentre l’Europa, invece, rallenta con 12,5 GW installati nel 2016 (una diminuzione del 3% rispetto al 2015). Il ruolo principale nel nostro continente è quello proveniente dalla Germania, la quale da sola ha contribuito con il 44% delle nuove installazioni, mentre l’Italia si conferma essere il quinto Paese all’interno dell’Unione Europea.

Nonostante il leggero calo delle installazioni in Europa, l’eolico ha superato il carbone, divenendo la seconda fonte di energia nel continente!

In linea generale l’espansione dell’energia eolica cresce in tutto il mondo, come in Danimarca con il 40% di energia proveniente dal vento, seguita da UruguayPortogallo e Irlanda con ben oltre il 20%, Spagna e Cipro raggiungono quasi il 20%, la Germania il 16%; la Cina, gli Stati Uniti e il Canada ottengono rispettivamente 4%, 5,5% e 6% della loro energia dal vento, mentre nell’area del Mediterraneo si fa notare positivamente la Turchia (con un +1,3 GW installata).

Anche gli altri Paesi cercano di colmare il divario riguardo al tema dell’energia rinnovabile, come il Brasile, che tenta di superare le sue difficoltà politiche ed economiche, l’Uruguay, il Cile e il nuovo mercato dell’Argentina. L’Africa, secondo l’analisi del Rapporto, avrà un grande anno nel 2017 e il futuro dell’eolico sembra essere fortunato, guidato soprattutto dal Kenya, dal Sudafrica e dal Marocco. Dopo una pausa, il mercato australiano sembra ritornare con importanti progetti da realizzare nei prossimi anni.

La previsione a 5 anni del GWEC è ottimista. Si stima che si creeranno quasi 60 GW di impianti nuovi nel 2017, salendo a un mercato annuo di circa 75 GW entro il 2021, per portare la capacità installata cumulativa oltre gli 800 GW entro, appunto, i prossimi 5 anni.

L’apporto dei Paesi emergenti, in particolare quelli asiatici, è sottolineato più volte all’interno del Rapporto: se da una parte la Cina continuerà a guidare tutti i mercati, dall’altra è l’India che farà i maggiori passi in avanti. La regione indiana, oltre ad avere nuovi mercati con un grande potenziale, l’anno scorso ha fissato un nuovo record per il numero di installazioni e ha un vero e proprio piano per soddisfare gli ambiziosi obiettivi del governo per il settore energetico.

Sicuramente il mercato dell’energia eolica è molto forte in Nord America, ma la sorpresa più grande viene dall’Europa e dalla volontà del raggiungimento dei suoi obiettivi per il 2020. Infatti, spinta da questa ambizione, uno dei passi più importanti che ha compiuto è stata la drastica riduzione dei prezzi per l’energia eolica offshore. Con questo atto, l’Europa potrà continuare a guidare il mercato offshore e, con i prezzi bassi, attirerà l’attenzione dei finanziatori in tutto il mondo, in particolare quelli del Nord America e dell’Asia.

L’offshore ha avuto un notevole scambio di prezzo nell’ultimo anno e sembra destinato a vivere l’enorme potenziale in cui molti hanno creduto per anni – ha continuato Sawyer – La tecnologia continuerà a migliorare e a diffondersi anche oltre il suo territorio di base in Europa nei prossimi 5-10 anni“.

Il Rapporto sembra ottimistico nel suo complesso, come ottimistici sono i giudizi e le prospettive per il futuro dell’eolico. Infatti, oltre a dare molta fiducia all’attuale mercato dell’energia pulita, si scommette positivamente anche sul futuro che la riguarda, come: la crescita tecnologica, la discesa dei prezzi e la maggiore richiesta di energia proveniente da fonti rinnovabili da parte delle popolazioni per avere aria più pulita e ridurre le emissioni di gas nocivi.

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