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Giornata fratellanza umana: a Comunità Sant’Egidio Premio Zayed”

In occasione della Giornata internazionale della fratellanza umana che si celebra il 4 febbraio, alla Comunità di Sant’Egidio verrà assegnato ad Abu Dhabi ilPremio Zayed per la fratellanza umana” per avere contribuito “alla costruzione di un mondo più pacifico e compassionevole attraverso l’avanzamento dei valori della fratellanza umana e l’esempio ispiratore della promozione della coesistenza pacifica”.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità il 21 dicembre 2020 la Risoluzione con cui si stabilisce che il 4 febbraio di ogni anno viene celebrata la Giornata internazionale della fratellanza umana.

L’iniziativa è stata promossa dall’Alto Comitato, composto da membri musulmani, cristiani, ebrei, che si è costituito per l’implementazione del Documento sulla fratellanza umana per la pace nel mondo e la convivenza.

La scelta del giorno deriva dal 4 febbraio 2019, quando ad Abu Dhabi Papa Francesco e il Grande Imam di Al-AzharAhmad al-Tayyeb apposero la firma al Documento sulla Fratellanza Umana che ha costituito una pietra miliare non solo nei rapporti tra Cristianesimo e Islam, ma anche tra le diverse religioni nel mondo in nome della pace. L’intero Documento è incluso nella terza Enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti” sulla fraternità e l’amicizia sociale. 

La decisione della Assemblea generale ONU si basa principalmente sulla Carta delle Nazioni Unite e sulla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, e richiama anche la Dichiarazione sull’eliminazione di tutte le forme di intolleranza e di discriminazione basata sulla religione e il credo (1981).

Nella risoluzione si esprime ”profonda preoccupazione per gli atti di odio religioso che minano lo spirito di tolleranza e il rispetto per la diversità, soprattutto in un momento in cui il mondo affronta la crisi senza precedenti causata dalla malattia del Coronavirus”. Si tratta di una crisi che richiede piuttosto “una risposta globale basata sull’unità, la solidarietà e una rinnovata cooperazione multilaterale”.

Nel testo, inoltre, si fa riferimento a tutte le iniziative internazionali, regionali, nazionali e locali e agli sforzi compiuti dai leader religiosi, per promuovere il dialogo interreligioso e interculturale, invitando tutti gli Stati membri a promuovere ulteriormente una cultura di pace, tolleranza, inclusione, comprensione e solidarietà, perché la “la tolleranza, il pluralismo, il rispetto reciproco e la diversità delle religioni e delle credenze fanno fiorire la fratellanza umana“.

La Giornata internazionale della fratellanza umana celebra i valori della compassione, della comprensione religiosa e del rispetto reciproco – ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres nel messaggio per la celebrazione della Giornata della fratellanza umana 2023 – Questi valori sono alla base della pace e sono il collante che tiene unita la nostra famiglia umana. Eppure in tutto il mondo vengono erosi. Approfondendo le divisioni, ampliando le disuguaglianze, incitando all’odio, al settarismo e alla sommossa, il fatto è che vediamo esempi di estremismo religioso e intolleranza in tutte le società e tra tutte le fedi. È dovere dei leader religiosi ovunque prevenire la strumentalizzazione dell’odio e disinnescare l’estremismo tra i loro seguaci. La dichiarazione ‘Fratellanza umana per la pace nel mondo e la convivenza’ è un modello di armonia interreligiosa e solidarietà umana. Prendiamo tutti ispirazione e rinnoviamo il nostro impegno a stare insieme come un’unica famiglia umana. Insieme, costruiamo un’alleanza di pace. Ricchi di diversità, uguali in dignità e diritti, uniti nella solidarietà”.

L’Alto Comitato Superiore ha anche istituito il “Premio Zayed per la fratellanza umana” i cui vincitori vengono scelti da una giuria indipendente di 6 personalità tra coloro che hanno dedicato la propria vita alla fratellanza umana, alla comprensione reciproca e alla pace. I Premi vengono assegnati ad Abu Dhabi nel giorno della Giornata della fratellanza umana e per il 2023 vanno:
–  alla keniota Shamsa Abubakar Fadhil “per aver aiutato i giovani in Kenya e averli salvati dalla violenza, dal crimine e dall’estremismo, fornendo loro consulenza, assistenza e formazione e per aver condotto importanti campagne in tutta l’Africa per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza contro le donne e sull’emancipazione femminile e giovanile”:
– alla Comunità di Sant’Egidio, per avere contribuito “alla costruzione di un mondo più pacifico e compassionevole attraverso l’avanzamento dei valori della fratellanza umana e l’esempio ispiratore della promozione della coesistenza pacifica”.
Tra le motivazioni del premio alla Comunità di Sant’Egidio, anche “il contributo al successo dei negoziati di pace e alla risoluzione dei conflitti attraverso la diplomazia religiosa e il dialogo interculturale”, citando in particolare il Mozambico e il Guatemala, e per il valore del Programma dei corridoi umanitari, promossi dalla Comunità a partire dal 2016, per “l’integrazione dei rifugiati nelle società ospitanti”.


 

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