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Direttiva EPBD 2018: l’ENEA ne illustra i contenuti

Direttiva EPBD 2018

L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile ha messo online il Rapporto tecnico sul nuovo provvedimento per analizzare novità e opportunità. A Illuminotronica (Bologna, 29 novembre – 1° dicembre 2018) sarà in mostra una casa NZEB.

Con l’aggiornamento della Direttiva EPBD sulla prestazione energetica nell’edilizia che fa parte del Pacchetto di misure nell’ambito dell’azione “Energia pulita per tutti gli Europei” “volte a mantenere l’Unione europea competitiva in questa fase di transizione all’energia pulita che sta trasformando i mercati mondiali dell’energia“, gli Stati membri dovranno elaborare strategie nazionali a lungo termine per sostenere la ristrutturazione efficiente di edifici pubblici e privati, con l’obiettivo di ridurre al 2050 le emissioni nell’UE dell’80-85% rispetto ai livelli del 1990, secondo tabelle di marcia con tappe intermedie al 2030 e al 2040.

Il settore edilizio in UE genera circa il 9% del PIL europeo e crea 18 milioni di posti di lavoro, ma è anche quello che consuma circa il 40% dell’energia finale e circa il 75% degli edifici è inefficiente dal punto di vista energetico. Inoltre, ogni anno viene rinnovato tra lo 0,4 e l’1,2% dello stock edilizio viene rinnovato, con notevoli potenzialità di aumentare la efficienza energetica.

Per fare il punto sulle modifiche introdotte dalla nuova Direttiva EPBD prestazione energetica nell’edilizia, che dovrà essere recepita nelle legislazioni nazionali entro il 10 marzo 2020, l’ENEA – Dipartimento Unità Efficienza Energetica ha messo online il Rapporto tecnico La Direttiva Europea 2018 che modifica l’EPBD. Verso la decarbonizzazione del parco immobiliare”.

Dopo una breve analisi sui contenuti del nuovo provvedimento (finalità e priorità che ne hanno ispirato la riforma, novità e cambiamenti introdotti, opportunità che si delineano), seguono gli approfondimenti su alcune disposizioni ritenuti di particolare interesse: Smart Readiness Indicator (SRI), un indicatore che misura la “predisposizione all’intelligenza” dell’edificio, e One-stop-shop, lo sportello unico per la ristrutturazione energetica.

Con l’occasione viene inserito un breve resoconto sullo stato di attuazione della legislazione italiana in materia di Nearly Zero Energy Building (NZEB), l’edificio nuovo o soggetto a una ristrutturazione importante che a partire dal 2021 dovrà essere a fabbisogno di energia quasi zero e su cui l’ENEA ha avviato dallo scorso anno un Osservatorio nazionale che ha permesso di acquisire prime statistiche e informazioni su politiche, iniziative pubbliche e private di informazione e formazione e stato della ricerca nel settore.

Seguono quindi i risultati di uno studio sulla povertà energetica nel nostro Paese, un problema che è presente nell’agenda politica di molti Paesi europei e che rappresenta uno degli obiettivi chiave del pacchetto Clean Energy for All Europeans, in cui si enfatizza il ruolo dell’efficienza energetica nel contrastare il fenomeno.

Infine, si segnala una nota sull’attività di consultazione in merito alla Strategia di ristrutturazione a lungo termine (art. 4 della Direttiva EPBD) che ogni Paese membro dovrà sottoporre a Consultazione pubblica prima della presentazione alla Commissione UE, stabilendo le modalità di consultazione in fase di attuazione della stessa.

Nel corso di Illuminotronica (la Mostra-convegno di riferimento per il nuovo mercato dell’integrazione e delle nuove tecnologie IoT (Internet of Things) applicate alla home & building automation, promosso da Assodel (Associazione Distretti Elettronica – Italia) in programma dal 29 novembre al 1° dicembre 2018 alla Fiera di Bologna, sarà in mostra una casa NZEB.

In Fiera sarà possibile visitare una casa demo perfettamente funzionante ed energeticamente autosufficiente che sfrutta diverse tecnologie:
– Pannelli solari fotovoltaici per l’energia elettrica e sistemi geotermici per il calore;
– Contatori intelligenti: per consumare elettricità in modo più efficiente;
– Bassa tensione: al posto delle linee elettriche tradizionali un anello a 48V per aumentare la stabilità e la sicurezza passiva dell’edificio;
– Smart IoT: sensori, prese, attuatori, luci e centraline intelligenti per automatizzare e ottimizzare il consumo energetico;
– Accumulo energetico per stoccare e riutilizzare l’energia.

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