Energia Fonti rinnovabili

Biometano nel PNRR: la soddisfazione del CIB per il Piano di sviluppo

Il Consorzio Italiano Biogas (CIB) valuta con favore l’inserimento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) un piano per lo sviluppo della produzione di biometano in ambito agricolo, prevedendo uno stanziamento di 1,92 miliardi di euro.

Man mano che il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) trasmesso alle Camere dal Governo viene divulgato e letto, si diffondono le comunicazioni e i commenti in merito delle varie Associazioni ed Organizzazioni.

Tra le prime riportate dalle Agenzie di stampa c’è quella del Consorzio Italiano Biogas (CIB) che esprime grande soddisfazione per la decisione del Governo di stanziare parte delle risorse del PNRR per un piano di sviluppo della produzione di biometano in ambito agricolo.

Per la Missione 2. Rivoluzione verde e Transizione ecologica – Componente 2. Energia rinnovabile, Idrogeno, Rete e Transizione energetica e Mobilità sostenibile – Investimento 1. Incrementare la quota di energia prodotta da fonti di energia rinnovabile – 4. Sviluppo, il PNRR prevede lo stanziamento di 1,92 miliardi di euro.

Lo sviluppo del biometano, ottenuto massimizzando il recupero energetico dei residui organici, è strategico per il potenziamento di un’economia circolare basata sul riutilizzo ed è un elemento rilevante per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione europei – vi si legge – Se veicolato nella rete gas, il biometano può contribuire al raggiungimento dei target al 2030 con un risparmio complessivo di gas a effetto serra rispetto al ciclo vita del metano fossile tra l’80 e l’85%.
La linea di investimento si pone l’obiettivo di:
– riconvertire e migliorare l’efficienza degli impianti biogas agricoli esistenti verso la produzione totale o parziale di biometano da utilizzare sia nel settore del riscaldamento e raffrescamento industriale e residenziale sia nei settori terziario e dei trasporti;
– supportare la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di biometano (attraverso un contributo del 40% dell’investimento), sempre con le stesse destinazioni;
– promuovere la diffusione di pratiche ecologiche nella fase di produzione del biogas (siti di lavorazione minima del suolo, sistemi innovativi a basse emissioni per la distribuzione del digestato) per ridurre l’uso di fertilizzanti sintetici e aumentare l’approvvigionamento di materia organica nei suoli, e creare poli consortili per il trattamento centralizzato di digestati ed effluenti con produzione di fertilizzanti di origine organica;
– promuovere la sostituzione di veicoli meccanici obsoleti e a bassa efficienza con veicoli alimentati a metano/biometano;
– migliorare l’efficienza in termini di utilizzo di calore e riduzione delle emissioni di impianti agricoli di piccola scala esistenti per i quali non è possibile accedere alle misure di riconversione.
Attraverso questo intervento sarà possibile incrementare la potenza di biometano da riconversione da destinare al greening della rete gas pari a circa 2,3-2,5 miliardi di metri cubi
”.

Ritengo che questo sia un segnale importante che riconosce come gli impianti di digestione anaerobica integrati nelle aziende agricole siano infrastrutture strategiche in grado di stimolare la transizione agroecologica nei territori – ha dichiarato Piero Gattoni, Presidente del CIB – Questo risultato è frutto di un profondo lavoro di sensibilizzazione svolto dal Consorzio anche grazie al Progetto Farming for Future che ha permesso di aprire un dialogo costante con le associazioni agricole, il mondo dell’ambientalismo scientifico, il mondo industriale e con le istituzioni nazionali”.

“Un particolare apprezzamento va al lavoro svolto dal Parlamento e dalle strutture ministeriali che hanno visto nelle potenzialità di sviluppo del biometano agricolo un’opportunità per rafforzare il sistema produttivo del Paese, per promuovere l’innovazione nelle imprese agricole e per contribuire a contrastare il cambiamento climatico”.

Il CIB sottolinea che il passaggio in Consiglio dei Ministri costituisce un primo tassello per il rilancio della nostra economia, e che è pronto a dare il proprio contributo per affrontare le sfide che attendono il Paese nei prossimi mesi e consentire la piena attuazione del Piano nei tempi programmati.

Il CIB, aggregazione volontaria che riunisce oltre 760 aziende agricole produttrici di biogas e biometano da fonti rinnovabili, ed oltre 200 aziende o società industriali fornitrici di impianti, tecnologie e servizi per la produzione di biogas e biometano, Enti ed Istituzioni che contribuiscono a vario titolo al raggiungimento degli scopi sociali, di diffusione e promozione della tecnologia della digestione anaerobica per il comparto agricolo, è socio fondatore di EBA (European Biogas Association): e fa parte del Consorzio Gas for Climate che riunisce 11 aziende di infrastrutture gas e  associazioni attive nel settore del biogas e del biometano di 9 Paesi europei, avviato nel 2017 per analizzare e creare consapevolezza sul ruolo del gas rinnovabile e a basse emissioni di carbonio nel futuro sistema energetico nel pieno rispetto dell’obiettivo dell’Accordo di Parigi per limitare l’aumento della temperatura globale a ben sotto i 2 °C.

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