Circular economy Economia e finanza

Vetro: 1 euro investito ne genera 2,5 di valore

Lo Studio di Open Impact per Assovetro basato su una metodologia innovativa (SROI) dimostra chegli investimenti nell’industria del vetro Made in Italy si traducono in un ritorno fortemente positivo, in termini economici, sociali e ambientali.

Ogni euro investito nella filiera del vetro Made in Italy genera un valore aggiunto 2,5 volte superiore rispetto all’investimento iniziale. Con un investimento di 10,7 miliardi di euro si avrebbe un ritorno sociale, economico e ambientale pari a oltre 27 miliardi. 

Sono sono i risultati dello Studio, curato da Open Impact, una start-up innovativa e spin-off accreditato dell’Università degli Studi Milano-Bicocca che eroga servizi e sviluppa prodotti digitali per la misurazione, valorizzazione e gestione dell’impatto in una concezione di sostenibilità integrata, e presentato il 23 febbraio 2023 nel corso dell’evento “Il futuro attraverso il vetro” organizzato da Assovetro,  l’Associazione degli industriali italiani del vetro aderente a Confindustria, in collaborazione con il CNEL.

Volto a misurare il ritorno economico, sociale ed ambientale della filiera italiana del vetro, la seconda manifattura per dimensione in Europa con oltre 5,5 milioni di tonnellate di vetro prodotte, lo Studio si basa sulla metodologia innovativa Social Return on Investment (SROI) ovvero il rapporto tra l’impatto (sociale, ambientale ed economico) di uno o più interventi su una filiera produttiva in termini monetari degli investimenti necessari per la generazione di quell’impatto. Applicata alla filiera del vetro, l’analisi darebbe risultati ampiamente positivi: per ogni euro investito in Italia si genererebbero 2,5 euro di valore positivo in termini economici, sociali e ambientali.

In Italia l’industria del vetro è presente, caso unico in Europa, con tutte le produzioni e serve numerose imprese del Made in Italy: vetro piano per auto, per edilizia e per arredi e mobili; vetro cavo per imballaggi alimentari, per cosmetici, per la farmaceutica; vetri termici per isolamento; fibre di vetro per rinforzo. Il settore può contare su circa 60 stabilimenti e 32 aziende di produzione di grandi dimensioni, oltre a circa 300 aziende di trasformazione e 30mila addetti.

Il vetro è centrale per sostenere la transizione – ha dichiarato il Presidente di Assovetro, Marco Ravasi – e può farlo con ritorni sociali, ambientali ed economici più che positivi, dimostrando che la transizione dell’economia in senso verde e circolare può essere un volano di sviluppo, soprattutto se affrontata senza pregiudizi, ma piuttosto scegliendo le opzioni più efficaci per conseguire gli obiettivi che ci si prefigge”.

Con un investimento di 10,8 miliardi di euro si potrebbe generare un ritorno di oltre 27 miliardi: 12,2 miliardi nel sociale (il 45%); 10,8 miliardi in economia (40%); 4,2 miliardi per l’ambiente (15%).

Il vetro è abilitante per la trasformazione in senso verde e circolare di interi altri comparti: l’efficientamento energetico degli edifici e il riciclo/riutilizzo dei contenitori sono i due principali percorsi evolutivi analizzati nello studio, suscettibili di generare impatti positivi per 10,6 miliardi

L’elevato valore dell’investimento in decarbonizzazione (8 miliardi circa tra il 2022 e il 2050) riduce il risultato relativo al processo di trasformazione del settore, concorrendo in maniera significativa nella produzione di vettori “verdi”, parte della più ampia industria energetica nazionale.

Inoltre, viene evidenziato il rilevante impatto che lo SROI dell’industria del vetro ha su alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Secondo lo studio, è necessario supportare il processo di decarbonizzazione della produzione di vetro per liberare le ricadute molto positive in termini di impatto del settore e per abilitare la trasformazione di tutta l’economia (vedi filiere costruzioni e agroalimentare) in senso verde e circolare, permettendo al sistema produttivo italiano di raggiungere una maggiore resilienza.

Il caso della filiera del vetro – ha osservato Tiziano Treu, Presidente del CNEL – può rappresentare un modello per la transizione verde e dimostra come investire in sostenibilità sia premiante sia in termini di occupazione, favorendo i cosiddetti green job, sia più in generale da un punto di vista economico e sociale”.

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