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Accordo CONOE ed ENI: da olio esausto a biocarburante

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Si è svolta ieri a Roma, nella storica Residenza di Ripetta, la presentazione dell’accordo tra il CONOE, il Consorzio Nazionale di Raccolta e Trattamento degli Oli e dei Grassi vegetali e animali esausti, e l’ENI per la trasformazione di oli vegetali in biocarburanti di alta qualità.

A suggellare la firma dell’accordo la presenza del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare On. Gian Luca Galletti che nel suo breve intervento ha accolto molto positivamente tale risoluzione. L’intesa, infatti, pone in essere l’attuazione di un circuito virtuoso di Economia Circolare che si chiude con la trasformazione degli oli esausti in biocarburanti di alta qualità, nell’ambito di impianti industriali nazionali.

Gli oli vegetali esausti, comunemente noti come oli di frittura oppure oli del motore, si rivelano fattori altamente inquinanti per l’ambiente se non smaltiti in maniera corretta. È necessario quindi che per gli oli usati si provveda a un’accurata raccolta differenziata sia per ciò che riguarda il trasporto, sia per lo stoccaggio, il trattamento e il recupero della filiera oli e grassi esausti.

Con la sottoscrizione del protocollo, il CONOE intende chiamare a raccolta tutte le Aziende di rigenerazione aderenti al Consorzio affinché forniscano all’ENI l’olio esausto per trasferirlo nella bioraffineria di Venezia, primo esempio al mondo di trasformazione di materie prime di derivazione biologica in biocarburanti di alta qualità.

La capacità di ENI di lavorazione di oli vegetali è già consolidata dal 2014, per l’appunto nell’impianto di Venezia, dove si producono diesel, nafta e GPL green alimentati soprattutto da olio di palma. Grazie a questo accordo, si prevede di sostituire in parte l’olio di palma (notoriamente costoso) con oli vegetali esausti e, in un futuro prossimo, anche con grassi animali e con le cosiddette materie prime advanced, ossia l’olio derivato da alghe e da rifiuti.

La strategia di ENI riguardo ai biocarburanti punta anche sull’entrata in funzione della bioraffineria di Gela prevista per il 2018; allora, la capacità di ENI di lavorazione di oli vegetali arriverà a toccare cubature di circa un milione di tonnellate l’anno. E, dunque, sarà molto importante incoraggiare la raccolta di oli esausti prodotti dall’utenza domestica, di forte impatto ambientale, oggi perlopiù dispersi.

In copertina, il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare On. Gian Luca Galletti.

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