Inquinamenti e bonifiche

Veicoli pesanti usati: le emissioni vengono esportate nei PVS

Un Rapporto del Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e della Climate and Clean Air Coalition (CCAC), evidenziando l’impatto che la crescita delle esportazioni  verso i Paesi in via di sviluppo (PVS) di camion, autobus e altri veicoli pesanti (HDV) usati stanno avendo sull’inquinamento atmosferico, sugli incidenti stradali, sul consumo di carburante e sui cambiamenti climatici, raccomanda di collaborare per applicare standard minimi sulle emissioni e sui limiti di età degli HDV esportati.

Sebbene le esportazioni dei veicoli pesanti (HDV) usati rappresentino solo il 3,6% del valore del mercato automobilistico globale, le emissioni di CO2 associate sono aumentate di oltre il 30% dal 2000, con i camion che contribuiscono per l’80% a questo aumento. Inoltre, i veicoli pesanti contribuiscono in modo sostanziale all’inquinamento ambientale, rappresentando oltre il 40% delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) su strada, oltre il 60% del particolato fine (PM 2,5) e oltre il 20% delle emissioni di particolato carbonioso,

È quanto emerge dal Rapporto Used Heavy-Duty Vehicles and the Environment. A Global Overview of Used Heavy-Duty Vehicles: Flow, Scale and Regulation”, pubblicato il 22 febbraio 2024congiuntamentedal Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) dalla Climate and Clean Air Coalition to Reduce Short-lived Climate Pollutants (CCAC), che esamina l’impatto che camion, autobus e altri veicoli pesanti usati stanno avendo sull’inquinamento atmosferico, sugli incidenti stradali, sul consumo di carburante e sui cambiamenti climatici, raccomandando standard più rigorosi sulle emissioni dei camion di seconda mano spediti nei Paesi in via di sviluppo.

Secondo lo studio, che si basa sulle tendenze passate in cui le vendite globali di camion e autobus sono raddoppiate in 15 anni (2000-2015). si prevede che i veicoli pesanti continueranno a crescere considerevolmente con l’aumento delle attività economiche e della necessità di spostare persone e merci. Molti Paesi in via di sviluppo fanno affidamento sulle importazioni di veicoli pesanti usati (HDV) per ampliare la propria flotta. Sebbene ciò promuova modi e mezzi più accessibili per aumentare le esigenze di mobilità in questi paesi, il rapporto rileva che la regolamentazione e l’applicazione della qualità dei veicoli pesanti usati importati sono basse o inesistenti, amplificandone ulteriormente gli impatti, soprattutto nel caso dei veicoli pesanti usati vecchi, inquinanti e non sicuri.

Ad oggi nessun Paese ha requisiti minimi per l’esportazione di veicoli pesanti usati e le normative in oltre la metà dei Paesi importatori di veicoli pesanti usati sono “deboli” o “molto deboli” e che la loro applicazione è inadeguata. Ad esempio, mentre 25 Paesi africani hanno adottato standard sui veicoli pesanti usati per il controllo dell’inquinamento atmosferico, la mitigazione del clima e il miglioramento della sicurezza stradale, solo 4 di questi li hanno effettivamente implementati. Inoltre, a livello mondiale, solo 2 Paesi hanno incluso i veicoli usati nei loro Piani nazionali di azione per il clima (NDC).

I camion e gli autobus contribuiscono alla crescita economica praticamente ovunque nel mondo, ma sono necessarie normative ambiziose per ridurre le loro emissioni che causano gravi impatti sull’ambiente e sulla salute – ha affermato Rob de Jong, a capo dell’unità per la mobilità sostenibile dell’UNEP – L’introduzione di tecnologie più pulite su camion e autobus può essere un importante motore per la rivoluzione globale verso trasporti a basse e, in definitiva, zero emissioni“.  

Il Rapporto sottolinea come sia una responsabilità condivisa dei Paesi esportatori e importatori garantire che veicoli usati più puliti e sicuri circolino sulle strade dei Paesi in via di sviluppo. Di qui la necessità di una cooperazione regionale per l’introduzione e l’applicazione di standard minimi sulle emissioni e sui limiti di età, la sensibilizzazione del pubblico e ulteriori ricerche, sia per i benefici ambientali che per la sicurezza stradale. Ad esempio, si sottolinea nel Rapporto, adottando standard sulle emissioni dei veicoli equivalenti a Euro VI e carburanti più puliti, si potrebbero evitare fino a 700mila morti premature entro il 2030.

Attualmente il 97% di tutti i camion di nuova immatricolazione e il 73% degli autobus nell’UE funzionano a diesel. Una migliore regolamentazione sui veicoli pesanti usati può anche portare a un balzo in avanti e a una maggiore adozione di tecnologie avanzate nei Paesi in via di sviluppo, compresi autobus e camion elettrici.

Il rapporto rappresenta un primo sforzo di quantificazione e qualificazione dei flussi di veicoli pesanti usati, sulla base dei dati di esportazione provenienti da Giappone, UE e Repubblica di Corea – che complessivamente rappresentano circa il 60% del mercato totale delle esportazioni di veicoli pesanti nuovi e usati – verso 146 Paesi prevalentemente a basso e medio reddito.

Gli autori, inoltre, sottolineano che il Rapporto presenta dei limiti, in particolare discrepanze nelle statistiche per la mancanza di dati disponibili al pubblico provenienti dagli Stati Uniti, che non separano le esportazioni di veicoli nuovi e usati, e dalla Cina, esportatore emergente di veicoli pesanti usati.

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