Energia Fonti fossili

Nuovo Rapporto IRENA esplora le sfide per un nuovo sistema energetico

nuovo Rapporto IRENA

Presentato a Parigi il 9 settembre 2014 nel corso di un’audizione al Senato francese, il Rapporto “REthinking Energy” dell’Agenzia intergovernativa per le energie rinnovabili sottolinea la necessità di abbandonare i vecchi modi di pensare ed agire per dar vita ad un sistema energetico più sicuro, di più facile accesso, di salvaguardia dell’ambiente, di creazione di posti di lavoro, evitando al contempo le gravi conseguenze dei cambiamenti climatici.

Per l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili, conosciuta con l’acronimo IRENA, lo sviluppo delle energie rinnovabili deve essere un obiettivo chiave della Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici che avrà luogo a Parigi (30 novembre – 11 dicembre 2015).

È con questo obiettivo, ma anche in vista del prossimo Summit dei Capi di Stato sul Clima presso l’ONU il 23 settembre 2014, che il 9 settembre 2014 presso il Senato Francese è stato presentato il Rapporto “REthinking Energy”, il primo di una serie di rapporti che avranno per focus la transizione “Verso un nuovo sistema energetico”, presentato da Adnan Z. Amin, Direttore dell’Agenzia Intergovernativa che riunisce 134 Paesi membri e altri 35 hanno fatto formale richiesta di farne parte, e dal Senatore della Loira-Atlantico Ronan Dantec, promotore dell’iniziativa, da Marie-Hélène Aubert, Delegata dal Presidente francese a rappresentare il Paese nei negoziati climatici, da Jean-Louis Bal, Direttore di ADEME (Agenzia francese per l’Ambiente e la produzione di Energia) e Presidente dell’Associazione nazionale delle Energie Rinnovabili, e da Jean Jouzel, Climatologo e membro dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).

Secondo il nuovo Rapporto pubblicato ad Abu Dhabi, sede dell’IRENA, il 7 settembre 2014, un nuovo sistema energetico basato sulle fonti rinnovabili migliora l’accesso all’energia e alla sua sicurezza, crea posti di lavoro e salvaguarda l’ambiente, per cui accelerarne l’adozione e la diffusione è la via più praticabile per ridurre le emissioni di carbonio ed evitare cambiamenti climatici catastrofici.

Il Rapporto evidenzia, inoltre, che le energie rinnovabili:
– sono uscite da una posizione di marginalità dal momento che stanno assicurando la maggioranza degli investimenti e di nuova capacità;
– rappresentano oggi una parte importante del sistema di alimentazione elettrica globale, crescendo a livelli di scala senza precedenti;
– stanno ottenendo finanziamenti con modalità sempre più facili ed economiche.

Il sistema energetico mondiale, così come l’abbiamo conosciuto, si sta rapidamente trasformando – ha dichiarato Adnan Z. Amin, in occasione del lancio della pubblicazione – Ma se proseguiamo sulla strada intrapresa con i vecchi modi di pensare ed agire non riusciremo a evitare le gravi conseguenze dei cambiamenti climatici”.

Con la popolazione mondiale proiettata verso gli 8 miliardi di individui entro il 2030, si prevede che la domanda di energia elettrica si raddoppierà per il contemporaneo passaggio di un sempre maggior numero di persone nella cosiddetta classe media che storicamente consuma più energia, facendo aumentare le emissioni di anidride carbonica. La combustione dei combustibili fossili per produrre energia elettrica genera oggi oltre il 40% di anidride carbonica di origine antropica.
Le fonti energetiche rinnovabili – tra bioenergia, energia geotermica, energia idroelettrica, mareomotrice, solare ed eolica – sono fino a 250 volte più “pulite” rispetto al carbone e fino a 120 volte del combustibile fossile meno inquinante, quale il gas naturale.
La buona notizia è che l’energia rinnovabile offre una soluzione praticabile e conveniente per affrontare il problema – ha aggiunto Amin – Anche se le prospettive per l’energia rinnovabile sono luminose, abbiamo bisogno di ripensare i meccanismi che hanno permesso finora di farle assumere una posizione di rilievo, per prepararci alla prossima fase di questa trasformazione globale”.
Il Rapporto, infatti, suggerisce nuovi approcci, necessari per passare al successivo livello di trasformazione energetica, per quanto attiene a:
– pianificazione dei sistemi elettrici e progettazione del mercato;
– definizione di un quadro politico e finanziamenti;
– formazione e istruzione nel settore in rapida crescita.

Se questo primo Rapporto di “Ripensare l’energia” si concentra sulla produzione di energia, sottolinea pure la necessità di aumentare l’uso di energie rinnovabili per gli usi finali nei trasporti, nella produzione di calore sia nel comparto industriale che residenziale.

Su scala globale, riconoscendo le difficoltà che i Governi hanno per raggiungere un accordo in grado di affrontare le sfide in gioco – ha commentato il Senatore Dantec – l’ottimismo deve essere alimentato da dinamiche concrete e, soprattutto, dalla rapida diffusione delle energie rinnovabili in tutto il mondo”.

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