Energia Fonti rinnovabili

Il più grande parco solare al mondo sarà realizzato nelle Filippine

Il più grande parco solare al mondo sarà realizzato nelle Filippine
di Anna Rita Rossi

Grazie al miliardario Enrique Razon e al progetto “Terra Solar Philippines”, le Filippine potranno sfruttare in più larga misura l’energia solare al posto delle fonti fossili, grazie a un megaimpianto che dovrebbe essere operativo intorno al 2027.

Le Filippine avranno il più grande parco solare al mondo.
Il progetto faraonico sarà intrapreso da “Terra Solar Philippines”, un’unità della controllata di “Prime Infrastructure Terra Renewables Holdings Inc”, in collaborazione con “Solar Philippines Power Project Holdings Inc.”.

La Prime Infrastructure Holdings è controllata dal miliardario Enrique Razon, Jr. che sta intensificando i suoi investimenti nelle energie rinnovabili. Con questo ultimo progetto verrà garantita una spinta decisiva verso fonti di energia pulite e sostenibili del Paese asiatico: da sola, la centrale solare consentirà il taglio di ben 1,4 milioni di tonnellate di carbone (o 930.000 litri di petrolio) all’anno e fornirà un considerevole contributo energetico.

Il progetto del parco solare prevede due fasi: una nel 2026, l’altra nel 2027. Una volta completato esso fornirà 850 megawatt alla Manila Electric Co., il maggior rivenditore di energia elettrica delle Filippine e distributore di energia a Manila e nelle aree circostanti.
L’impianto sarà composto da 2.500-3.500 megawatt di pannelli solari, e 4.000-4.500 megawattora di batterie di accumulo, e, secondo i progettisti, per realizzarlo saranno utilizzati pannelli fotovoltaici economici.

Il mega impianto avrà anche efficienti sistemi di stoccaggio che gli consentiranno di fornire energia anche nei periodi della giornata in cui c’è maggiore richiesta.
La produttività di questo parco solare è equiparabile a quella garantita da qualche centrale nucleare attualmente in attività.

I vantaggi derivanti dallo sfruttamento dell’energia solare riguardano anche i costi. Infatti, l’energia prodotta da questo impianto avrà un prezzo costante, non subirà cioè variazioni di prezzo come solitamente accade con i carburanti importati. Inoltre, consentirà una notevole riduzione di emissioni di gas serra nelle Filippine che al momento ricavano il 57% del fabbisogno energetico dal carbone, diminuendo anche la dipendenza dalle importazioni di combustibili.

Già da alcuni anni la politica nazionale di questo Paese ha intrapreso la direzione della sostenibilità, spingendo i cittadini a usare i mezzi pubblici e le biciclette e al contempo, investendo nelle energie rinnovabili.

Il primo passo importante in direzione delle fonti rinnovabili nelle Filippine ha avuto inizio nel 2008, con l’emanazione del “Ley de Energías Renovables”. Una spinta successiva è giunta nel 2020 con grandi investimenti. Inoltre, i responsabili politici hanno attuato misure legislative fondamentali come: la “Moratoria del Carbón”, che mette al bando la costruzione di nuove centrali a carbone, e l’ “Estándares de Cartera de Renovables (RPS)”, un regolamento che sollecita l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili.

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