Cambiamenti climatici Green economy Risorse e rifiuti Sostenibilità

L’efficienza delle risorse fa aumentare crescita economica e posti di lavoro

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Un uso più efficiente delle risorse naturali e un’ambiziosa azione globale sui cambiamenti climatici potrebbero riuscire a ridurre notevolmente le emissioni di gas serra, e far aumentare nel contempo crescita economica e posti di lavoro.

È questa la conclusione principale del Rapporto di sintesi per Policy Maker (l’edizione completa verrà diffusa nel corso dell’anno) “Resource Efficiency: Potential and Economic Implications”, presentato alla riunione dei Ministri dell’Ambiente del G7 in Giappone (Toyama, 15-16 maggio 2016), e redatto dall’International Resource Panel (IRP), Gruppo di 27 scienziati di fama internazionale istituito nel 2007 dall’UNEP (Programma Ambiente delle Nazioni Unite), che fornisce valutazioni indipendenti ai Governi e a tutte le altre parti interessate per l’uso efficiente ed efficace delle risorse naturali lungo tutto il loro ciclo di vita.
L’IRP pubblica rapporti che vengono utilizzati e richiamati da organizzazioni internazionali, governi nazionali, organismi di ricerca, mondo accademico, dell’industria e della società civile, per discutere e pianificare le nuove politiche che tengano in considerazione il consumo delle risorse e una produzione efficiente e sostenibile.

Meno di un anno fa, in occasione del vertice dei Capi di Stato e di Governo del G7 in Germania (Castello di Elmau, 7-8 giugno), i leader delle maggiori economie avevano espresso il proprio impegno a promuovere l’efficienza delle risorse come elemento chiave dello sviluppo sostenibile, chiedendo appunto all’IRP di predisporre un Rapporto sulle potenzialità dell’efficienza delle risorse.
Per la sua redazione ci si è basati su una nuova modellazione messa a punto per l’IRP dalla Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization (CSIRO) dell’Australia e dall’International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA) che, tenendo conto delle attuali tendenze dell’aumento della popolazione, del fenomeno dell’urbanizzazione e dell’espansione della classe media a livello globale, prevede che l’estrazione di risorse naturali passerà dagli attuali 85 miliardi di tonnellate a 186 miliardi nel corso dei prossimi 35 anni.

Tuttavia, se venissero attuate adeguate e ambiziose politiche per l’efficienza delle risorse e un’azione globale sui cambiamenti climatici si potrebbe:
– ridurre l’estrazione globale delle risorse fino al 28% entro il 2050, rispetto ad uno scenario di riferimento basato sulle tendenze attuali;
– tagliare le emissioni globali di gas a effetto serra del 74% entro il 2050 rispetto ai livelli del 2015;
– aumentare il PIL dell’1% nei Paesi del G7 e del mondo.

Il rapporto rileva, inoltre, che il potenziale aumento dell’1% del PIL è il risultato più basso tra quelli indicati da una serie di altri studi sulla maggiore efficienza delle risorse, utilizzando diversi tipi di modelli macroeconomici. Questo dato suggerisce che affrontare insieme i problemi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’uso efficiente delle risorse naturali può generare una maggiore produzione economica e un maggior incremento di posti di lavoro, raggiungendo sia gli obiettivi climatici previsti nell’Accordo di Parigi dell’UNFCCC che gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile deliberati dall’Assemblea delle Nazioni Unite.

Il potenziale impatto positivo di una maggiore efficienza delle risorse sulla lotta al cambiamento climatico è enorme – ha dichiarato il Direttore Esecutivo dell’UNEP, Achim Steiner – Ma costruire un’economia efficiente nell’impiego delle risorse richiederà a tutti i Paesi di cambiare il modo con cui esse vengono utilizzate, gestite e salvaguardate. Solo un’efficace cooperazione internazionale può accelerare la transizione verso un futuro efficiente delle risorse, che a sua volta creerà nuovi posti di lavoro e guidare verso lo sviluppo sostenibile“.

L’IRP afferma che i mercati non saranno in grado di raggiungere più alti tassi di efficienza delle risorse per conto proprio. “Piuttosto – si legge nel Rapporto di sintesi – l’elevata crescita e occupazione, derivanti da una maggiore efficienza delle risorse, saranno conseguiti soltanto attraverso tassi più elevati, e direzioni diverse, di innovazione e cambiamenti tecnici rispetto a quelli guidati solo dai mercati. Ciò richiederà maggiori investimenti in infrastrutture e prodotti efficienti nell’uso delle risorse e un’intelligente regolamentazione mirata”.

Oltre al Rapporto dell’IRP, per l’occasione è stato rilasciato anche “Policy Guidance on Resource Efficiency” dell’OCSE, che rileva, a sua volta, come  le economie avanzate possano fare molto di più per progettare e produrre beni in modo da utilizzare meno risorse naturali e ridurre i rifiuti.

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