Aprendo la Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani, il Segretario generale António Guterres ha esortato i Paesi a mostrare unità e solidarietà intorno alle questioni del mare, auspicando un nuovo Accordo internazionale sulla biodiversità marina che vada oltre la giurisdizione nazionale, noto anche come Trattato d’alto mare, indispensabile per affrontare quella che ha definito “emergenza oceanica”.
Si è aperta questa mattina (27 giugno 2022) a Lisbona, la Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani (UNOC), coorganizzata da Portogallo e Kenya, che fino al 1° luglio 2022 vedrà riuniti a Lisbona Capi di stato e di governo, imprenditori e scienziati per discutere dello stato di salute del 70% del pianeta, quello ricoperto di acqua, da cui dipende fortemente il restante 30%.
Il motto della Conferenza è quello dell’Obiettivo 14 dell’Agenda 2030: “Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine“.
Accanto all’evento centrale una serie di eventi collaterali, quale il Forum della Gioventù e dell’Innovazione, svoltosi tra il 24 e il 26 giugno 2022 a Carcavelos, cittadina affacciata sull’Atlantico a pochi chilometri dalla capitale, dove il Segretario generale dell’ONU, il portoghese António Guterres, rivolgendosi a una folla di giovani si è scusato a nome della sua generazione per lo stato degli oceani, per lo stato della biodiversità e per lo stato dei cambiamenti climatici.
“La mia generazione e coloro che erano politicamente responsabili – come è il mio caso – siamo stati lenti o talvolta riluttanti a riconoscere che le cose andavano sempre peggio in queste tre dimensioni: oceani, clima e biodiversità – ha chiarato Guterres – E che anche oggi ci muoviamo troppo lentamente in relazione alla necessità di invertire la minaccia, ripristinare gli oceani, salvare la biodiversità e fermare i cambiamenti climatici. Stiamo ancora andando nella direzione sbagliata”.
Aggiungendo che a livello globale, il mondo si sta ancora muovendo troppo lentamente e deve agire ora per iniziare a riabilitare gli oceani, salvare la biodiversità e fermare i cambiamenti climatici, il Segretario delle Nazioni Unite ha sottolineato che “vi è una responsabilità generazionale che va ben oltre i leader politici“.
Ricordando al giovane pubblico che c’è un’enorme “discarica” galleggiante nell’Oceano Pacifico “Great Pacific Garbage Patch”, più grande della Francia, eppure vengono tuttora immesse negli oceani ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica, Guterres ha sottolineato che i giovani dovrebbero “fare di tutto per invertire tutto”: invertire le decisioni politiche, invertire le decisioni economiche e invertire i comportamenti individuali.
Intervenendo il 27 giugno 2022alla Conferenza inaugurale di Alto livello, Guterres ha delineato 4 raccomandazioni per garantire che la “marea” sia invertita:
1. investire nell’economia oceanica sostenibile per il cibo, le energie rinnovabili e i mezzi di sussistenza , attraverso finanziamenti a lungo termine, ricordando che tra tutti i 17 obiettivi di di sviluppo sostenibile, il numero 14 ha ricevuto il minor sostegno;
2. l’oceano deve diventare un modello sulla gestione dei beni comuni globali ovvero su come prevenire e ridurre l’inquinamento marino di ogni tipo, sia di origine terrestre che marina, che comporta l’intensificazione di efficaci misure di conservazione basate sull’area e sulla gestione integrata delle zone costiere.;
3. maggiore protezione degli oceani e delle persone le cui vite e mezzi di sussistenza dipendono da essi, affrontando i cambiamenti climatici e investendo in infrastrutture costiere resilienti al clima;
4. la necessità di più scienza e innovazione per spingerci in quello che ha definito un “nuovo capitolo dell’azione oceanica globale“, secondo la missione del Decennio delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile (2021-2030) .