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Hunting Pollution: il murales che va a caccia di inquinamento

Hunting Pollution

Hunting Pollution, inaugurato a Roma, è un murales di mille metri quadrati realizzato con una pittura anti-inquinamento made in Italy in grado di ripulire l’aria come un bosco di 30 alberi, il più vasto murales d’Europa ad utilizzare questa tecnica di “street art rigenerativa”.

A caccia di inquinamento” è la traduzione letterale del murales Hunting Pollution, che è stato inaugurato il 26 ottobre 2018 a Roma, tra via del Porto Fluviale e via del Gazometro in zona Ostiense, su un edificio di proprietà dell’imprenditrice Veronica De Angelis, Presidente di Yourban2030, no-profit che utilizza il linguaggio artistico per lanciare messaggi sui temi caldi dell’ambiente e sul rapporto uomo-natura con lo sguardo proiettato all’Agenda ONU al 2030 per il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Secondo l’ultimo aggiornamento diffuso il 2 maggio 2018 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), 9 persone su 10 nel mondo continuano a respirare aria contenente elevati livelli di sostanze inquinanti e sono 7 milioni quelle che muoiono ogni anno prematuramente a causa dell’inquinamento atmosferico ambientale.

Hunting Pollution è stato realizzato da Federico Massa, in arte Iena Cruz, un artista milanese che si è trasferito a Brooklyn 7 anni fa che si è affermato sulla scena internazionale con murales dislocati tra New York, Miami, Barcellona e Città del Messico. Negli ultimi anni i suoi lavori si sono focalizzati sul tema dei cambiamenti climatici, sui rischi derivanti dall’inquinamento, sul dramma delle specie animali a rischio di estinzione.

Hunding Pollution, rappresenta infatti un airone tricolore (Egretta tricolor), una specie in via di estinzione, in lotta per la sopravvivenza. Il murales offre una doppia chiave di lettura: in un mare gravemente compromesso, l’uccello, appollaiato su un barile di petrolio, ha catturato un pesce, inconsapevolmente contaminato; al contempo, è lui stesso a cacciare l’inquinamento atmosferico in una degli incroci più trafficati di Roma, grazie all’utilizzo di Airlite.

Si tratta di un pittura made in Italy, inventata da ricercatori italiani, naturale al 100% ovvero senza l’utilizzo di alcuna sostanza chimica, in grado di eliminare il 99,9% di batteri e muffe e fino all’88% di agenti inquinanti come gli ossidi di azoto, il benzene, la formaldeide. Dodici metri quadrati di parete trattata con questa tecnologia sono in grado di eliminare l’inquinamento prodotto da una autovettura in un giorno.

Utilizzando la luce solare, quindi senza nessun consumo di energia e con una efficienza in alcuni casi maggiore, la Airlite che non è liquida come le vernici, attiva un meccanismo simile alla fotosintesi delle piante e produce una reazione chimica in cui un elettrone viene ceduto e incontra le molecole del vapore acqueo, combinandosi con esse e formando un legame OH. Si crea così un elemento che incontra altri elementi fissati con il calcio disponibile, formando sali a base di calcio (cloruro, fosfato, nitrato, ecc.) capaci di eliminare gli inquinanti presenti. Altrettanto dicasi per i batteri, che ricevono una sorta di “scossa” letale da questo processo chimico.

Il Video con le interviste effettuate durante l’inaugurazione e postato da Funweek.it

In copertina: foto da Facebook @ClaudioMarotta

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