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Decarbonizzazione: le 5 strategie di DNV GL per accelerare la transizione

Il Rapporto finale della serie “Transition Faster Together” di DNV GL, indica che le politiche positive per il clima da sole non sono sufficienti per la decarbonizzazione globale e che c’è bisogno del supporto dell’industria intersettoriale per stimolare gli investimenti, la tecnologia e le competenze per la transizione alla velocità richiesta per raggiungere gli obiettivi climatici.

La vita normale sembra essersi bloccata nel 2020 – scrive Ditlev Engel, Ammnistratore delegato di DNV GL – Energy nella lettera del 1° dicembre 2020 con cui annuncia la pubblicazione del Rapporto conclusivo della Serie 2020 “Transition Faster Together” – La sofferenza umana e la crisi economica sono state e continuano ad essere di una gravità senza precedenti. Tuttavia mentre sopportiamo questi tempi difficili, l’emergenza climatica persiste e il Pianeta continua a essere minacciato. Non possiamo lasciare che la crisi del coronavirus diventi un’opportunità persa. Abbiamo bisogno di un futuro sostenibile più che mai”.

Il Rapporto Transition Faster Together. 2020 Conclusions: Solutions, strategies and policies for a clean energy future”” di DNV GL,uno dei principali Enti di certificazione a livello mondiale e Società di consulenza aziendale per i settori Energia, Petroli & Gas e Assicurazioni, riassume gli approfondimenti pubblicati nei mesi precedenti, dedicati al settore energetico su energie rinnovabili, reti elettriche ed efficienza energetica, e presenta 5 inviti all’azione che, se seguiti, potrebbero aiutarci nella necessaria decarbonizzazione e passare più velocemente all’energia pulita.

Ricordando  alcuni importanti avvenimenti intervenuti nel corso del mese di novembre che potrebbero dare una spinta notevole all’azione climatica (l’elezione di Joe Biden alla Presidenza degli USA, che ha subito avviato i colloqui con l’UNFCCC per fare rientrare il suo Paese nell’Accordo di Parigi; il lancio di un Piano in 10 punti per una rivoluzione industriale verde del Premier britannico Boris Johnson;  la Strategia sulle rinnovabili offshore con cui l’Unione europea intende triplicare entro il 2030 la capacità dell’eolico offshore e di 25 volte entro il 2050 al fine di conseguire entro tale data la neutralità climatica), Engel aggiunge che “Possiamo essere incoraggiati dai recenti impegni mondiali verso politiche positive per il clima, ma questa è solo una parte dell’azione necessaria per spostare il quadrante delle emissioni. Sebbene molti Governi siano abili nel mettere insieme Strategie per programmi energetici, secondo le nostre previsioni la transizione non sarà abbastanza veloce“. 

Nel suo recente Energy Transition Outlook (ETO 2020), DNV GL prevede che entro la metà del secolo, il 62% del fabbisogno mondiale di elettricità deriverà da energia solare ed eolica, generata da 17.000 gigawatt (GW) di capacità solare ed eolica installata.

Rispetto alle previsioni pre-pandemiche di DNV GL, i modelli utilizzati da DNV GL indicano che la domanda di energia si ridurrà all’orizzonte 2050 dell’8% ogni anno, con conseguente calo delle emissioni. Tuttavia, il budget di carbonio a disposizione per mantenere il riscaldamento a +1,5 °C alla fine del secolo, obiettivo previsto dall’Accordo di Parigi, verrebbe superato nel 2028, se le emissioni future non fossero ridotte con lo stesso ritmo del 2020.

Durante la crisi del coronavirus le energie rinnovabili hanno dimostrato la loro affidabilità. Ad esempio il think-tank indipendente EMBER ha segnalato che nel primo semestre del 2020 le energie rinnovabili hanno generato il 40% dell’elettricità dell’UE-27, mentre i combustibili fossili il 34%

L’attuale crescita delle energie rinnovabili è lungi dall’essere sufficiente per soddisfare gli obiettivi climatici, nonostante il mutamento di sentiment dei responsabili politici. Secondo il Rapporto finale ‘Transition Faster Together” è necessario il supporto dell’industria intersettoriale per stimolare gli investimenti, la tecnologia e le competenze per la decarbonizzazione al ritmo necessario per raggiungere gli obiettivi climatici. A tal fine propone una “strategia” basata su 5 sollecitazioni o inviti all’azione.  

Il primo invito contenuto nel Rapporto finale ‘Transition Faster Together” è il maggiore supporto per lo sviluppo e l’implementazione delle nuove tecnologie emergenti, come i moduli solari bifacciali, le turbine eoliche più grandi, il solare galleggiante e l’eolico galleggiante, che giocheranno un ruolo crescente nei prossimi cinque anni. Per accogliere l’aumento di produzione delle energie rinnovabili, le reti elettriche dovranno avere la capacità di integrare le nuove tecnologie più rapidamente. Sostenendo lo sviluppo e la diffusione di nuove tecnologie per la generazione e la distribuzione di elettricità pulita, si accelererà il passaggio a soluzioni consolidate e comprovate per limitare i cambiamenti climatici.

Il secondo invito è di esortare i Governi ad aumentare gli impegni sul clima e ad agire rapidamente per introdurre quadri politici e normativi. Sebbene le tecnologie delle energie rinnovabili stiano diventando meno dipendenti dai sussidi governativi, i progetti di decarbonizzazione devono affrontare continui rischi per una transizione correlati al processo decisionale e alla sua lenta attuazione. Senza un grado più elevato di coesione tra i partiti, l’incertezza e il ritardo delle politiche continueranno.

La terza sollecitazione è di concentrare gli investimenti post-COVID per accelerare la transizione energetica. Una pandemia globale crea il rischio che l’incertezza economica a lungo termine smorzi le iniziative per il clima, ma offre anche un’opportunità per concentrare enormi pacchetti di stimoli economici su soluzioni sostenibili a lungo termine. I Governi di tutto il mondo devono impegnarsi in pacchetti di stimolo economico post-pandemici che conducano all’adozione di soluzioni di decarbonizzazione.

Le ultime due esortazioni all’azione mirano a trovare modi per promuovere la collaborazione incrociata all’interno dei settori e incoraggiare le competenze della forza lavoro a unirsi all’industria energetica in rapida ed entusiasmante evoluzione.

Il settore energetico deve reclutare e riqualificare la forza lavoro in modo aggressivo nel prossimo decennio per tenere il passo con la transizione energetica – conclude l’Ammnistratore delegato di DNV GL – Energy – La forza lavoro deve essere agile, diversificata, tecnologicamente e digitalmente esperta per adattarsi e stare al passo con i cambiamenti. La tecnologia per consentire la trasformazione digitale è disponibile, ma è valida nella misura in cui le persone la utilizzano. Le organizzazioni devono investire nella formazione di competenze pratiche combinate con un cambiamento di mentalità per garantire che i propri dipendenti abbiano l’esperienza necessaria per aggiungere valore, oltre all’implementazione della tecnologia. Abbiamo bisogno di una combinazione di soluzioni per impostare un nuovo percorso che sia sostenibile e incentrato sulle persone. Come industria energetica globale, dobbiamo unire le forze e fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire che, insieme, la transizione sia più rapida“.

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