La Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), che comprende 74 Atenei italiani, ha redatto una Lettera aperta per evidenziare la necessità che le politiche pianificate in questo periodo siano in grado di delineare strategie nazionali di ricostruzione orientate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Si moltiplicano in questi giorni appelli, inviti, prese di posizione e raccomandazioni affinché dopo l’emergenza sanitaria ed economica indotta dalla pandemia di Covid-19, la ripresa avvenga su una prospettiva a medio-lungo termine che abbia come riferimento gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile di cui all’Agenda ONU al 2030 e il Green Deal europeo.
Tra gli ultimi interventi nel dibattito delle idee e nuove progettualità da mettere in campo, merita segnalazione la Lettera aperta diffusa il 17 aprile 2020 dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS).
“Oggi più che in passato – si legge nella lettera – le Università hanno il compito, e il dovere, di promuovere una cultura nuova, di essere da modello e da stimolo per i contesti sociali e territoriali, affinché tutti possano comprendere che la sostenibilità non è un ‘lusso’ che coinvolge e impatta su pochi ma che può e deve divenire opportunità per la promozione umana e sociale, veicolo essenziale attraverso il quale possano essere perseguiti e garantiti a tutti diritti, capabilities, inclusione, futuro”.
Promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) nel luglio 2015, la RUS di cui fanno parte 74 Atenei italiani, è la prima esperienza di coordinamento e condivisione tra tutte le Università impegnate sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale.
Le finalità principali
della RUS sono:
– diffondere la cultura e le buone
pratiche di sostenibilità, sia all’interno che all’esterno degli Atenei,
mettendo in comune competenze ed esperienze, in modo da incrementare gli
impatti positivi delle azioni messe in atto dalle singole Università;
– promuovere gli Obiettivi
di Sviluppo Sostenibile e
contribuire al loro raggiungimento;
– rafforzare la riconoscibilità e il
valore dell’esperienza italiana a livello internazionale.
Nella lettera aperta, la RUS si propone in
particolare di:
1. diventare un think tank per la resilienza del Paese, un organismo
indipendente che sia di supporto alla politica e agli amministratori nella
definizione di interventi e di azioni locali e regionali a sostegno della
Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e dell’Agenda 2030;
2. collaborare ai tavoli di lavoro
nazionali, attraverso l’attività dei propri Gruppi di Lavoro (Cambiamenti Climatici, Cibo, Educazione, Energia, Inclusione e Giustizia Sociale, Mobilità, Rifiuti), facilitando la
definizione e l’attuazione di progetti sostenibili in campo ambientale,
tecnologico, economico, sociale e di governance;
3. dar vita a “unità locali di resilienza” e trasformazione a partire dalle quali
le Università potranno fornire il supporto tecnico-scientifico e culturale
necessario per effettuare analisi prospettiche di tipo ex-ante, attività di
monitoraggio e di valutazione ex-post dei progetti e delle politiche implementate,
mettendo a sistema quanto attuato e armonizzandolo con i target dell’Agenda
2030 e con gli indicatori del Benessere Equo e Sostenibile che impattano
maggiormente sulla vita del Paese e dei cittadini;
4. contribuire alla creazione di
spin-off accademici o/e all’istituzione di corsi di studi avanzati,
supportando sia le amministrazioni pubbliche che il mondo dell’impresa e del
lavoro nella individuazione di quelle conoscenze, sia teoriche che pratiche,
basate sui principi della sostenibilità, necessarie per poter affrontare i
cambiamenti culturali, tecnologici e organizzativi che la società e l’economia
italiana dovranno gestire nei prossimi mesi ed anni, per uscire dall’attuale
crisi e prevenirne di nuove;
5. contribuire alla costruzione di un laboratorio
a rete per offrire servizi integrati di qualificazione di nuovi
prodotti/processi a supporto della fase di post-COVID-19, anche con
l’obiettivo di scambiarsi le esperienze della gestione della crisi e mettere a
fattor comune i benefici e i risultati conseguibili a livello regionale.
La Lettera della RUS si conclude con energia e speranza.
“Siamo convinti che l’esperienza maturata dalle Università in questo periodo di difficoltà e di emergenza rappresenti un bagaglio prezioso, un esempio di laboratorio trasformativo, fondamentale per affrontare le sfide future con sguardo positivo e costruttivo, in linea con gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030”.