Il Rapporto 2025 sul Mercato unico e la Competitività della Commissione UE traccia l’evoluzione dei 22 indicatori chiave di performance, come l’integrazione nel Mercato unico, la ricerca e lo sviluppo, la spesa e i prezzi dell’elettricità, che sono fondamentali per valutare la competitività dell’UE, identificare le aree che richiedono un’attenzione speciale, come il completamento del Mercato unico, la chiusura del divario di innovazione, la decarbonizzazione dell’industria e la riduzione delle dipendenze.
La Commissione UE ha pubblicato il 29 gennaio 2025 la Relazione annuale sul Mercato unico e la Competitività, che analizza i punti di forza e di debolezza dell’economia dell’UE, fornendo il contesto analitico per la Bussola della Competitività, contestualmente adottata e basata sulla Relazione di Mario Draghi presentata lo scorso settembre, che traccia le Linee guida per il lavoro dei prossimi anni sulla base dei princìpi di innovazione, aumento della sicurezza economica e cessazione delle dipendenze energetiche, supportati da attivatori trasversali quali semplificazione, riduzione degli ostacoli al mercato unico, finanziamenti, competenze e coordinamento delle politiche a livello UE.
La relazione annuale del 2025 risponde alla richiesta del Consiglio europeo di marzo 2023 di monitorare annualmente lo stato del mercato unico e della competitività dell’Europa, sulla base dei driver della competitività identificati nella Comunicazione sulla competitività a lungo termine dell’UE nel 2023.
La relazione si basa su 22 indicatori chiave, quali l’integrazione nel mercato unico, la spesa per ricerca e sviluppo e i prezzi dell’energia elettrica. Questi elementi consentono di valutare la competitività dell’UE e di individuare i settori cui prestare particolare attenzione, tra cui il completamento del mercato unico, il rafforzamento delle capacità di innovazione, la decarbonizzazione dell’industria e la riduzione delle dipendenze strategiche.

I principali risultati del rapporto sono i seguenti:
– La competitività dell’economia dell’UE è sottoposta a crescenti pressioni da diverse angolazioni, tra cui gli elevati costi energetici e le sovraccapacità produttive nei paesi terzi.
– Il Mercato Unico, che ospita 450 milioni di consumatori e 23 milioni di aziende, è al centro della competitività a lungo termine dell’UE. Tuttavia, le persistenti barriere nel Mercato Unico gli impediscono di raggiungere il suo pieno potenziale. L’onere normativo è visto come un ostacolo da due terzi delle aziende.
– L’Europa vanta una spesa stabile per investimenti, una forte attività di ricerca e un ampio bacino di talenti. Tuttavia, le aziende hanno difficoltà a crescere, la spesa per la ricerca e lo sviluppo rimane al di sotto di altri competitor e la digitalizzazione procede troppo lentamente.
– L’Europa ha una solida base industriale, ma gli alti prezzi dell’energia pesano sulla sua competitività. La decarbonizzazione dell’industria e dei sistemi energetici, così come la circolarità, stanno avanzando ma dovrebbero accelerare.
– L’UE mantiene la sua posizione di primo esportatore mondiale di servizi e secondo esportatore di beni. Tuttavia, le dipendenze strategiche e le sovracapacità non di mercato nei paesi terzi meritano un attento monitoraggio.
“Il nostro successo economico si basa su un dato semplice ma potente: 450 milioni di consumatori – ha dichiarato Stéphane Séjourné, Vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la strategia industriale – Il mercato unico è di gran lunga il motore più importante – ma ancora ampiamente sottoutilizzato – della competitività europea. Le conclusioni di questa relazione sono chiare: è giunto il momento di abbattere le barriere rimanenti tra i 27 Stati membri e di sfruttare appieno gli effetti di scala del mercato unico, al fine di fornire alle imprese europee un accesso agevole e senza soluzione di continuità a uno dei più grandi mercati integrati al mondo“.
Contestualmente, la Commissione UE ha pubblicato diversi documenti che integrano la Relazione, tra cui:
– il Quadro di valutazione del mercato unico e della competitività del 2025 che misura le performance e i risultati del Mercato, fornendo una panoramica sul suo buon funzionamento:
– un nuovo Rapporto della Single Market Enforcement Taskforce (SMET) che mira a rafforzare l’attuazione e l’applicazione delle norme del mercato unico sul campo; _
– un briefing economico sull’indice di vulnerabilità esterna (EXVI) uno strumento di monitoraggio che utilizza i dati del commercio per identificare e misurare le vulnerabilità esterne nei vari segmenti economici dell’UE.