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Progetto FUSIONS: misure per combattere lo spreco alimentare

progetto FUSIONS misure per combattere spreco alimentare

Nella Conferenza conclusiva di Bruxelles sono stati presentati i risultati finali del Progetto FUSIONS, finanziato dalla Commissione UE e al quale hanno partecipato 21 partner di 13 Paesi (per l’Italia: Università di Bologna e Last Minute Market), per comunicare ai responsabili delle politiche che una riduzione significativa dello spreco alimentare potrebbe portare ad un’Europa più efficiente in termine di risorse.

Eliminando gli sprechi alimentari, l’Europa potrebbe contribuire a una società più efficiente dal punto di vista delle risorse, aumentando la sicurezza alimentare e riducendo drasticamente le conseguenze ambientali negative associate alla produzione, trasformazione e trasporto alimentare.
È questa una delle considerazioni emerse durante la Conferenza conclusiva di Bruxelles del Progetto FUSIONS (Food Use for Social Innovation by Optimising Waste Prevention Strategies), finanziato dalla Commissione UE con quasi 4 milioni di euro nell’ambito del 7° Programma quadro.

Il Progetto a cui hanno partecipato 21 partner di 13 Paesi (per l’Italia, l’Università di Bologna e Last Minute Market) aveva lo scopo di consentire, incoraggiare, impegnare e sostenere l’Europa nella riduzione degli sprechi alimentari a tutti i livelli della filiera alimentare. Lo spreco alimentare è considerato una questione politica di primaria importanza, in particolare in ragione degli ambiziosi obiettivi ambientali dell’UE e dell’impegno di sviluppare un’economia realmente circolare.

Il team del progetto FUSIONS ha stimato che attualmente i livelli di spreco alimentare per l’UE28 ammontano a circa 88 milioni di tonnellate l’anno, l’equivalente del 20% di tutti gli alimenti prodotti nell’UE, che corrisponde a un costo di 143 milioni di euro e 304 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, il 6% delle emissioni annuali di gas serra.

Uno dei primi compiti che il progetto si è proposto è stato di condurre un’analisi dettagliata della legislazione e delle politiche dell’UE in vigore che avevano implicazioni per lo spreco alimentare. Sono stati identificati 53 atti che avevano un impatto sullo spreco alimentare in diverse aree politiche, tra cui l’agricoltura, la pesca, l’impresa e l’industria, le imposte, il commercio, la salute e i consumatori e l’ambiente. I ricercatori hanno anche valutato gli effetti socioeconomici e ambientali degli sprechi alimentari, passando in rassegna la legislazione europea e nazionale relativa alle misure innovative sociali per ridurre gli sprechi alimentari nella filiera alimentare. Con queste conoscenze dettagliate sulle politiche e sulla legislazione a livello nazionale e dell’UE, il progetto ha sviluppato una serie di raccomandazioni su quali strumenti basati sul mercato potrebbero essere meglio utilizzati per sostenere iniziative contro lo spreco alimentare e stimolare iniziative di innovazione sociale. Sono stati identificati due gruppi distinti:
– uno mette in evidenza i sussidi e i contributi/crediti d’imposta;
– un secondo mette in evidenza gli strumenti dell’informazione che affrontano il problema della riduzione e la prevenzione dello spreco alimentare, tra cui campagne di sensibilizzazione del pubblico, accordi volontari e standard di commercializzazione.

FUSIONS ha dato inizio a 7 progetti d’innovazione sociale nella prevenzione degli sprechi alimentari in 6 Stati membri che hanno le potenzialità per ispirare progetti simili in tutta l’UE28. I progetti sono stati sostenuti dai membri del consorzio FUSIONS in collaborazione con organizzazioni locali. Un progetto era incentrato sulle scuole e forniva una serie di linee guida per gli insegnanti e le famiglie su come ridurre lo spreco alimentare e una migliore informazione a genitori e alunni sull’importanza della prevenzione dello spreco alimentare. Un altro progetto ha stilato raccomandazioni dettagliate su come incoraggiare lo sviluppo di “supermercati sociali”, organizzazioni che vendono alimenti, una parte dei quali proviene da surplus di prodotti alimentari, alle persone più povere a un prezzo ridotto. I supermercati sociali sono visti come un mezzo per colmare il divario tra il commercio tradizionale di alimenti e la donazione.

Un altro strumento fondamentale sviluppato dal team di FUSIONS è un dettagliato Manuale per la quantificazione dello spreco alimentare, rivolto specificamente ai relativi enti nazionali negli Stati membri dell’UE. Il manuale fornisce linee guida pratiche per un approccio standard su come quantificare lo spreco alimentare in diverse fasi della catena di approvvigionamento alimentare. Queste linee guida riguardano 3 attività principali:
– quantificare lo spreco alimentare in ogni settore (ovvero la “fase”) della filiera alimentare;
– associare quantificazioni settoriali usando un quadro comune a livello nazionale;
– presentare i risultati dello studio nazionale di quantificazione dello spreco alimentare a livello del Paese in un modo coerente e confrontabile.
Il linguaggio comune del manuale e il suo buon equilibrio tra armonizzazione e flessibilità permettono alle autorità nazionali di usare i dati e le strategie che hanno già sviluppato, invece di dover creare metodologie e processi completamente nuovi.
Gli Stati membri non sono obbligati a usare il manuale, ma se uno Stato membro dichiara di aver usato l’approccio del manuale per quantificare e riportare lo spreco alimentare a livello nazionale, allora deve seguire certi requisiti centrali per assicurare uniformità e coerenza.

Inoltre, è stata creata una Piattaforma delle parti interessate contenente oltre 185 membri delle principali organizzazioni europee, al fine di scambiare idee e stilare raccomandazioni per la riduzione degli sprechi alimentari.

Il Progetto ha consegnato tutti i suoi risultati e i suoi strumenti alla Commissione europea perché siano ulteriormente sviluppati, in particolare come parte della pubblicazione della Commissione della “Tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse” e il suo obiettivo di raggiungere una riduzione dello spreco alimentare del 50% entro il 2020.

L’UE e gli Stati membri si sono impegnati a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, adottati da tutti gli attori globali nel settembre 2015, tra cui quello specifico di “dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolto” (Obiettvo 12.3).
In tale ottica, sulla base dell’esperienza del Progetto FUSIONS, la Commissione UE ha lanciato una call (scaduta il 27 maggio 2016) per selezionare le organizzazioni del settore privato, comprese le organizzazioni non governative e dei consumatori, con esperienza nella catena del valore alimentare che faranno parte della Piattaforma europea su sprechi e rifiuti alimentari (European Platform on Food Losses and Food Waste), mentre gli enti pubblici (Stati membri/Paesi EFTA, organismi UE e le organizzazioni internazionali) sono invitati ad aderirvi in qualità di membri.
Lo strumento mira a:
– definire le misure necessarie ad evitare lo spreco alimentare;
– condividere best practices;
– valutare i progressi compiuti nel corso del tempo.

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