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Il packaging per comunicare il vino e valorizzare il territorio

packaging per comunicare vino e valorizzare territorio

La millenaria tradizione del vino si riflette nella struttura del paesaggio e nei luoghi della filiera vitivinicola.
Se l’assunto vale per ogni vino di qualità, assume un significato specifico per un territorio di eccellenza inserito poco più di un anno fa nella Lista del Patrimonio artistico e ambientale dell’umanità(World Heritage List) dell’UNESCO: “Langhe-Roero e Monferrato”.

Qui i vigneti sono suddivisi in piccoli appezzamenti derivanti dalla parcellizzazione fondiaria medioevale, le aziende vitivinicole sono di storica fondazione legate alle dinastie nobiliari o a imprenditori illuminati,  le architetture vernacolari sono sorte spontaneamente per soddisfare le esigenze del ciclo produttivo e i poli urbani commerciali, già nodi mercantili nel tardo medioevo, oggi rappresentano le capitali dell’esportazione di vini di eccellenza: Barbera d’AlbaBaroloBarbarescoBarbera d’AstiMoscato d’AstiRoeroRoero Arneis, solo per citare i più conosciuti.

Come si possono promuovere tali elementi attraverso la sostenibilità e utilizzando un veicolo di diffusione globale?
A questa domanda ha provato a rispondere il Progetto “Il packaging vitivinicolo per la valorizzazione del territorio – il sito UNESCO di Langhe-Roero e Monferrato”, presentato lo scorso mese al Senato della Repubblica.
Si tratta di un bellissimo progetto – ha sottolineato nell’intervento di apertura il Sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani – perché si prende cura sia dei particolari che di aspetti importanti quali il packaging, promuovendo il territorio e valorizzando la sostenibilità”.

Il Progetto è stato condotto e finanziato da Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi Cellulosici), coadiuvato dai partner tecnici E.r.i.c.a. Soc. Coop. che si occupa di gestione dei rifiuti, sostenibilità ambientale, prevenzione dei rischi, ciclo delle acque, energia, agricoltura biologica, e SiTI (Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione), Associazione costituita tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo, che opera come integratore di competenze, nell’intento di offrire risposte praticabili ai problemi complessi del territorio, e dall’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato che ha tra i suoi obiettivi primari l’approfondimento della conoscenza del patrimonio culturale e paesaggistico che caratterizza il sito, la sua valorizzazione, promozione e sensibilizzazione, insieme alla ricerca di uno sviluppo socio-econonomico integrato dei territori.

Il packaging cellulosico riveste un ruolo sempre più centrale nel settore del vino, essendo in grado di rispondere a molteplici esigenze: garantire un risparmio di risorse – in fase di produzione, di riciclo e anche di riutilizzo – e mantenere praticità, protezione del prodotto e sicurezza, presupposti fondamentali per un imballaggio di qualità in fase di movimentazione e trasporto.

Lo studio è partito dall’esame dei casi di altri siti UNESCO il cui valore universale è strettamente legato alla viticoltura e che hanno utilizzato il packaging per promuovere sia il prodotto che il territorio. Parallelamente, grazie al supporto dei Consorzi di tutela, è stata condotta un’analisi attraverso specifici questionari rivolti ai produttori vitivinicoli grandi e piccoli del territorio di Langhe-Roero e Monferrato, per conoscere le esigenze e scelte delle cantine enologiche nelle fasi di imballo, trasporto e vendita, le principali tipologie di packaging utilizzate e gli spazi per la comunicazione.

I risultati finali del progetto sono convogliati nella pubblicazione delle Linee guida dove vengono ipotizzate anche alcune proposte di comunicazione, logo e messaggio del sito.

Con la bottiglia non si vende solo vino, ma paesaggio, cultura e tradizione – ha dichiarato il Senatore Andrea Olivero, Viceministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Progetti come questo sono di grande importanza perché si inseriscono nel solco delle attività che il Ministero che ho l’onore di rappresentare, ha intrapreso da tempo, nell’ottica della valorizzazione della biodiversità di un Paese come il nostro, che non ha eguali al mondo”.

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