Cambiamenti climatici Clima Infrastrutture e mobilità

Il Dipartimento della Difesa degli USA si adatta al global warming

Il Dipartimento della Difesa degli USA si adatta al global warming

Gli impatti dei cambiamenti climatici impongono un adeguamento strutturale, operativo e formativo delle installazioni militari.

Il Dipartimento della Difesa (DoD) degli USA ha rilasciato a fine febbraio l’aggiornamento all’anno fiscale 2012 della sua Tabella di marcia per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici (CCAR), che rivede nel breve e lungo termine il piano per la gestione degli effetti dei cambiamenti climatici sulle sue operazioni e infrastrutture.

Il Piano strategico del Dipartimento della Difesa per sviluppare strumenti di valutazione dei cambiamenti climatici per le installazioni militari è iniziato nel 2010 con la pubblicazione della Revisione quadriennale della difesa (QDR) redatta dal Segretario della Difesa statunitense, in cui si riconosceva che gli impatti sull’ambiente operativo rendevano necessari adeguamenti strutturali, infrastrutturali, formativi e di controllo. Inoltre, si osservava che gli effetti dei cambiamenti climatici avrebbero avuto conseguenze geopolitiche, come l’aumento dei conflitti, la concorrenza per il cibo, l’acqua e le altre risorse necessarie per vivere, ma anche il dirottamento di risorse, già previste per le spese militari, a favore di aiuti umanitari e di sforzi per la ricostruzione dopo catastrofi, come è accaduto di recente con l’uragano Sandy.

La relazione si è focalizzata su questi aspetti:

– valutazione della vulnerabilità e degli impatti, per quantificare e comprendere come cambieranno gli elementi fisici con il global warming;

– scienza di adattamento, per la riconfigurazione delle infrastrutture naturali e costruite a seguito dei cambiamenti climatici;

– uso dei suoli e gestione del ciclo del carbonio, per valutare l’uso di pratiche che influenzano i tassi del ciclo e stoccaggio del carbonio nel suolo e nella vegetazione.

Gli impatti dei cambiamenti climatici sono già stati osservati in molte installazioni militari in tutte le regioni degli Stati Uniti come in quelle all’estero, si afferma nella relazione, quali conseguenze dei seguenti fenomeni:

– aumento della temperatura e del livello del mare;
– incremento dei fenomeni estremi sia di violenti temporali come di forti periodi di siccità;
– scioglimento del permafrost;
– variazioni delle stagioni di crescita;
– allungamento dei periodi di assenza del ghiaccio negli oceani e nei laghi e fiumi;
– precocità del disgelo;
– alterazioni nella portata d’acqua di fiumi e torrenti.

Il Dipartimento della Difesa sta lavorando per sovrapporre i modelli climatici regionali con le posizioni delle installazioni, al fine di sviluppare uno strumento di analisi che possa essere utilizzato per generare proiezioni climatiche a livello regionale, avvalendosi delle osservazioni e della raccolta dati del 14° Squadrone Meteo dell’Air Force, del National Climatic Data Center della NOOA e del Distaccamento Meteorologico e Oceanografico della Flotta Navale.

Le aree di maggior vulnerabilità ai cambiamenti climatici sono state individuate:

– in tutta la fascia costiera continentale per effetto delle tempeste ed innalzamento del livello del mare;
– nella regione artica, per la probabile apertura del passaggio a nord-ovest;
– in Alaska, a seguito dello scioglimento del permafrost;
– negli Stati di Sud-Ovest dove si prevedono lunghi periodi di siccità;
– le isole del Pacifico, soggette a fenomeni meteorologici estremi ed innalzamento del livello del mare.

Poiché i cambiamenti climatici sono destinati a svolgere un ruolo significativo nella sua capacità di adempiere alla sua missione per il futuro, il Dipartimento della Difesa USA per avanzare strategicamente nei suoi sforzi di adattamento ai cambiamenti climatici indica 4 obiettivi principali:

1. definire un organismo di coordinamento per affrontare i cambiamenti climatici;
2. prendere una decisione vigorosa tramite un approccio basato sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili;
3. integrare gli aspetti dei cambiamenti climatici nei processi in corso;
4. collaborare con le Agenzie federali e gli altri importanti partner sulle sfide poste dai cambiamenti climatici.

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