Biodiversità e conservazione Fauna Scienze e ricerca Società

Sistema immunitario dei vertebrati impreparato ai cambiamenti climatici?

Uno Studio condotto da ricercatori dell’Università svedese di Lund ha trovato una connessione tra il sistema immunitario di alcuni uccelli canori e le condizioni climatiche in cui vivono, suggerendo che i vertebrati, avendo in comune il complesso maggiore di istocompatibilità (MHC), potrebbero avere difficoltà a rispondere ai cambiamenti di numero e tipo di agenti patogeni.

Ricercatori del Dipartimento di Biologia dell’Università di Lund (Svezia) hanno trovato per la prima volta una connessione tra il sistema immunitario di diverse specie di uccelli e le condizioni climatiche in cui vivono, e che, a causa dei cambiamenti climatici in corso, alcuni uccelli potrebbero essere esposti a malattie a cui il proprio sistema immunitario non è in grado di affrontare.

I risultati dello studio, pubblicati su Proceedings of the Royal Society (Biological Sciences) con il titolo “Wetter climates select for higher immune gene diversity in resident, but non migratory, songbirds”, indicano che l’evoluzione ha calibrato il sistema immunitario di un certo numero di specie di uccelli nel corso di milioni di anni, consentendo loro di affrontare malattie specifiche dell’ambiente e clima in cui vivono.

I ricercatori ritengono che tali risultati potrebbero riferirsi anche ad altri, poiché i geni analizzati del sistema immunitario sono comuni a tutti i vertebrati.
L’evoluzione potrebbe non essere in grado di ‘tenere il passo’ con i cambiamenti climatici – ha affermato la ricercatrice Emily O’Connor, principale autrice dello Studio – Più semplicemente che sussiste il rischio che molti animali non siano in grado di far fronte ai cambiamenti del numero e tipo di agenti patogeni a cui saranno esposti“.

Quando i cambiamenti climatici determinano condizioni ambientali più calde ed umide, come sta accadendo nel nord-Europa, potrebbero iniziare a comparire malattie che in precedenza non esistevano nei climi temperati, costituendo una sfida per alcuni animali.

O’Connor e i suoi colleghi hanno studiato 37 diverse specie di uccelli canori che vivono in diverse regioni climatiche, tra cui gli stanziali del continente africano e delle regioni paleoartiche (Europa, Asia a nord dell’Himalaya e Africa a nord del Sahara) e le specie migratrici afro-paleoartiche, per analizzare il modo in cui il clima e l’habitat hanno influenzato l’evoluzione del loro sistema immunitario, in particolare la famiglia dei geni MHC di classe I del complesso maggiore di istocompatibilità (MHC) che codifica un’importante categoria di proteine che sono coinvolte  nella protezione dalle infezioni virali, influenzando l’efficacia del sistema immunitario a combattere  le malattie.

I ricercatori hanno preso in esame anche le temperature e le precipitazioni per le diverse aree oggetto dello studio dal 1901 al 2017, che hanno dimostrato come la diversità dei geni del sistema immunitario di una specie sia correlata al clima in cui vive. In particolare, è risultato che quegli uccelli che vivono stabilmente nelle zone tropicali con abbondanti precipitazioni hanno una maggiore diversità genica del sistema immunitario, che, secondo i ricercatori, consentirebbe a queste specie di gestire più agenti patogeni.

Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, gli uccelli migratori che trascorrono gli inverni nelle aree tropicali e si riproducono nei climi temperati hanno un sistema immunitario simile a quello degli uccelli residenti in Europa, ovvero le specie migratrici hanno MHC-1 meno diversi rispetto alle specie che vivono tutto l’anno in Africa.

Tali risultati suggeriscono che lo spostamento in periodi chiave dell’anno avrebbe permesso agli uccelli migratori di sfuggire alle malattie, ma anche che vivere in aree con meno agenti patogeni può, nei tempi dell’evoluzione, determinare una riduzione della complessità del sistema immunitario.

Par di capire che, condividendo i vertebrati, compresi gli esseri umani, le caratteristiche comuni dei loro sistemi immunitari, saperne di più sui fattori che modellano la loro immunità, migliorerebbe la comprensione del nostro sistema immunitario e dei modelli di biodiversità presenti oggi nel mondo.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.