Energia Fonti rinnovabili

Da una start-up tunisina arriva la turbina eolica senza pale

Da una start-up tunisina arriva la turbina eolica senza pale

Dalla Tunisia un progetto più efficiente, meno costoso e di minor impatto.

Albert Betz, fisico e ingegnere tedesco, è unanimemente considerato
un pioniere della tecnologia delle turbine eoliche. Nel suo libro “Limiti teorici per la migliore utilizzazione del vento nei motori eolici” ha indicato in 59,3% il valore massimo dell’energia cinetica del vento che può essere convertito in energia meccanica (legge di Betz).

Ora la start-up tunisina Saphon Energy, la cui denominazione rinvia a Baal Safon divinità fenicia generatrice di venti (Cartagine, ora sobborgo di Tunisi, fu fondata dai Fenici) ha progettato una turbina che sarebbe in grado di catturare fino all’80% dell’energia del vento.

Secondo quanto riportato dalla rete SciDev.Net, un’organizzazione senza scopo di lucro che fornisce informazioni scientifiche affidabili e autorevoli per i Paesi in via di sviluppo, questa turbina senza pale (zero-blade technology) raccoglie energia eolica attraverso un design dal corpo a forma di vela parabolica, che non ruota, ma compie movimenti avanti e dietro che le permettono di catturare l’energia del vento, trasformandola tramite pistoni idraulici in energia meccanica.

“Tale pressione idraulica può essere convertita subito in elettricità oppure può essere immagazzinata in un accumulatore idraulico – ha spiegato il suo inventore Anis Aouini – Questa non è la prima turbina eolica senza pale, ma abbiamo pensato fuori dagli schemi: l’idea iniziale è venuto dalle vele delle imbarcazioni, l’unico sistema umano in grado di catturare e convertire la maggior parte della potenza del vento in energia meccanica”.

La tecnologia è stata brevettata, i test sembrano promettenti tanto che il progetto ha già ricevuto il Premio Innovazione 2012 da KPMG, il network globale leader dei servizi professionali alle imprese, ora si cerca una partnership con un produttore per implementare la tecnologia in tutto il mondo. Solo la produzione commerciale, prevista in due-tre anni, determinerà l’eventuale successo attraverso il gradimento del mercato.

“Il nostro prototipo di seconda generazione è di 2-3 volte più efficiente, e quasi dimezza i prezzi dei suoi predecessori, eliminando i componenti più costosi in una turbina eolica tradizionale, che sono le pale, l’hub e la scatola degli ingranaggi – ha affermato Hassine Labaied, amministratore delegato di Energy Saphon – Per di più è bird-friendly, silenzioso e riduce l’impatto visivo sul paesaggio”.

Partecipando al TEDGlobal 2012 di Edimburgo (25-29 giugno 2012), la Conferenza che riunisce le persone di tutto il mondo, con idee innovative in grado di cambiare atteggiamenti e stili di vita su Tecnologia, Intrattenimento,Progettazione, Labaied, come a voler anticipare eventuali pregiudizi che possono insorgere dalla provenienza dei suoi inventori, aveva così concluso il suo discorso di presentazione del progetto: “Alcuni di voi potrebbero pensare che sia troppo bello per essere vero, ma la storia dell’evoluzione umana ci ha insegnato che non c’è niente che sia fuori portata. La stragrande maggioranza delle innovazioni provengono da luoghi meno attesi. Il nostro sogno è di far sì che questa innovazione raggiunga il livello successivo, contribuendo agli sforzi globali per rendere questo mondo migliore e più pulito per le prossime generazioni”.

Se son rose, fioriranno.

In copertina: The Saphonian wind turbine. Fonte ecochunk

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