Cambiamenti climatici Clima

Festa del freddo: nella “Siberia svizzera” l’evento si è celebrato a +10 °C

Per ricordare il record del freddo (-41,8 °C) registrato nel 1987, a La Brévine (cantone svizzero di Neuchâtel) ogni anno viene organizzata la Festa del Freddo che quest’anno si è svolta il 1° febbraio, con una temperatura tuttavia che ha sfiorato i +10 °, nonostante l’altimetria della località (sopra i 1.000 m.).

La Brévine, comune svizzero di 642 abitanti nel Cantone francofono di Neuchâtel, posta a 1.046 m. su un altopiano nella zona del Massiccio del Giura, è conosciuta come la “Siberia svizzera” poiché nel 1987 qui si toccò la temperatura minima record di -41,8 °C.

Per celebrare l’evento da qualche anno tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio viene organizzata  la “Festa del freddo” (Fête du froid), manifestazione che ha in programma sci di fondo e con racchette, corsa di slitte trainate da cavalli e cani, mostra di sculture di ghiaccio e, come clou, il bagno nel lago gelato di Taillères.

La Festa del freddo di ieri (1° febbraio 2020) si è svolta con una temperatura che a sfiorato i 10 °C, compromettendo parzialmente alcune delle attività previste. Non è stato così per il bagno nel lago che era stato appositamente liberato dal ghiaccio per consentire agli appassionati di immergersi nelle acque che avevano la temperatura di +1 °C. Se i partecipanti hanno gradito la tiepida temperatura che li ha accolti una volta usciti dall’acqua, la dimostrazione della tecnica Wim Hof, che permette al corpo di affrontare a dorso nudo condizioni di ipotermia, non si è svolta di certo in un adeguato contesto ambientale.

Viceversa, hanno avuto il loro regolare svolgimento le esibizioni delle bande musicali e le degustazioni dei prodotti enogastronomici locali. Per attrarre cittadini dal vicino Cantone bilingue (francese e tedesco) di Friburgo, la locale Associazione turistica da anni ormai ha stabilito che i “Dzodzets”, come vengono chiamati i friburghesi, possano consumare a metà del prezzo il pasto a base di fonduta e assenzio di cui il Cantone di Neuchatel è rinomato, essendo stata la regione dove è stata per la prima volta distillata nel XVIII secolo “la fée verte” (la fata verde), con riferimento al colore della bevanda e all’atmosfera a volte “magica” in cui si perdevano le persone che la consumavano.

La decisione conteneva la clausola che per poter usufruire dello sconto, la temperatura dovesse andare al di sotto di -10 °C, limite che si considerava del tutto pleonastico, stante l’altimetria dei luoghi e il periodo dell’anno a cavallo dei cosiddetti “giorni della merla” che la tradizione vuole essere i giorni più freddi dell’anno.

Non sappiamo se nella circostanza i turisti friburghesi abbiano dovuto pagare il corrispettivo per intero .Resta il fatto che anche le tradizioni di lunga data sotto il forcing radiativo dei cambiamenti climatici sono costrette ad aggiornarsi, come dimostrano anche le temperature record di Natale e Capodanno registrate in Norvegia.

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