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GME: nel 2015 è tornata a salire la domanda di energia

GME 2015 tornata a salire la domanda di energia

La Relazione annuale 2015 del Gestore dei Mercati Energetici che offre una panoramica dei principali risultati e dati dei mercati dell’elettricità, del gas e dei mercati ambientali, evidenzia i buoni risultati dell’integrazione dei mercati elettrici nazionali in un più ampio mercato europeo e la ripresa dei consumi di energia elettrica e gas.

Il Gestore dei Mercati Energetici (GME) ha pubblicato il 12 luglio 2016 la Relazione Annuale 2015, riferita all’andamento del settore dell’energia e alle attività svolte nel corso dell’anno, che evidenzia come la domanda di energia nel 2015, nonostante uno scenario economico ancora incerto, abbia registrato il primo segnale di inversione della domanda di energia dopo 5 anni di calo, con un rilancio dei consumi nel settore elettrico rispetto all’anno precedente dell’1,5% (a quota 315,2 TWh) e in quello del gas, in rialzo del 9,1% (a 66.947 mmc), mentre le vendite da impianti a fonte rinnovabile, in costante crescita dal 2010, segnino una decisa inversione di tendenza e scendano a 89,4 TWh, con l’esclusione del geotermico che vanta un +5,1%. Segnano, per contro, una decisa ripresa le vendite da impianti a fonte tradizionale trainate in particolare dagli impianti a gas che, dopo aver raggiunto il loro minimo storico nel 2014, mettono a segno un incremento annuo del 20,4%. Pertanto la quota delle fonti rinnovabili scende al 37,8% (42,9% nel 2014) a vantaggio di quella degli impianti termoelettrici tradizionali, con la quota del gas che sale al 38,4% (+6,3%).

Con l’azzeramento della quota d’obbligo di energia rinnovabile da immettere in rete è risultato in fisiologica diminuzione del 14,6% anche il volume degli scambi nel sistema dei Certificati Verdi (37 TWh in totale), mentre risultano in lieve crescita (+4,7%) gli scambi delle garanzie d’origine (46 TWh). Sui mercati del gas gestiti dal GME, la Pb-Gas conferma la positiva evoluzione della liquidità e la funzione di supporto alle necessità di bilanciamento del Tso, registrando un aumento dei volumi scambiati, che aggiornano il nuovo massimo storico a 48 TWh (+5,9%).

Quanto ai mercati ambientali, la novità più rilevante del 2015 è rappresentata dall’assunzione in ottobre da parte del GME del ruolo di controparte centrale delle contrattazioni concluse sull’ormai maturo mercato dei Titoli di Efficienza Energetica (MTEE) che ha consentito l’eliminazione del rischio esistente in capo agli operatori di effettuare transazioni con controparti che, a seguito della conclusione delle negoziazioni, si fossero rese inadempienti nell’espletamento delle obbligazioni amministrative e fiscali, determinando la positiva reazione del mercato: un incremento dell’8,3% delle transazioni (3,8 milioni di tep), che tuttavia ha contenuto solo parzialmente la riduzione del 25% dei TEE scambiati nel settore (8,7 milioni di tep), alimentata dal calo delle quantità trattate bilateralmente.

Gli scambi sul Mercato del Giorno Prima (MGP) si sono portati a 287,1 TWh (+1,8%, rispetto all’anno precedente), interrompendo la serie negativa avviata nel 2009, e sul Mercato Infragiornaliero (MI), che registra un +9,3%. Anche la liquidità è tornata a salire, raggiungendo quasi i valori più alti dal 2005 (68%). In tale contesto, i prezzi elettrici spot si confermano sui livelli minimi del decennio grazie alla marcata diffusione delle rinnovabili e alla debolezza della domanda, con il prezzo medio di acquisto dell’energia nella borsa elettrica (PUN), che ha segnato un leggero rialzo (+0,23 euro/MWh; +0,4%) rispetto al minimo storico del 2014, portandosi a 52,31 euro/MWh e arrestando il deciso trend ribassista registrato nel biennio precedente.

Lo scorso anno il GME ha rilevato un crollo dei prezzi del greggio e del carbone, calati rispettivamente a 52,1 dollari/bbl (- 47,6%) e 56,4 dollari/MT (-26%), mentre più contenuto il calo del gas sceso a quota 18,8 euro per MWh (- 5,3%).

Il picco dei consumi elettrici si è verificato a luglio del 2015, causato dalle alte temperature estive, con il PUN che ha toccato la cifra record di 70 euro/MWh. Secondo gli analisti, il basso costo dei combustibili e la forte incidenza dell’offerta rinnovabile porteranno a un calo del costo dell’elettricità all’ingrosso e all’allineamento dei prezzi con gli altri Paesi d’Europa.

Per agevolare il monitoraggio dei mercati e l’adozione di norme sovranazionali il GME nel 2015 ha attivato la Piattaforma di Data Reporting (PDR), l’attività di raccolta dei dati necessari al monitoraggio dei mercati all’ingrosso dell’elettricità e del gas naturale e la Piattaforma per le Informazioni Privilegiate (PIP), che consente agli operatori del mercato all’ingrosso dell’energia di adempiere all’obbligo di pubblicare in maniera tempestiva ed efficace le eventuali informazioni privilegiate a tutti i soggetti interessati di accedere, attraverso un canale centralizzato, standardizzato e pubblico, alle informazioni privilegiate, informazioni riguardanti la capacità e l’uso degli stabilimenti di produzione, stoccaggio, consumo o trasporto di energia elettrica o gas naturale o quelle riguardanti la capacità e l’uso di impianti di GNL, inclusa l’eventuale indisponibilità pianificata o non pianificata di tali impianti, pubblicate dagli operatori di mercato sulla PIP.

Inoltre, il GME ha anticipato che nei prossimi anni punterà a espandere il “coupling” ovvero l’accoppiamento dei mercati infragiornalieri.

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