Concluso l’itinerario di divulgazione scientifica abruzzese che cittadini e ricercatori ecologi italiani hanno percorso sulle montagne interne dell’Appennino centrale, dai boschi misti, alla faggeta, alle praterie di alta quota, con elevatissimi valori di biodiversità, nell’ambito dell’iniziativa “Ecosistemi e biodiversità: la scienza al servizio dei cittadini”, organizzata dalla rete LTER e LifeWatch e inclusa tra quelli di comunicazione della scienza a EXPO 2015, patrocinati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Corpo Forestale dello Stato.
A EXPO 2015 Milano la regione Abruzzo ha inaugurato “Concept Regione Abruzzo“, una mostra-istallazione sul tema della Biodiversità dove viene messo a tema il rapporto dell’uomo con la natura, il paesaggio culturale abruzzese, il cibo.
Il 29 luglio 2015 è iniziato sui monti dell’Abruzzo il “Cammino della biodiversità” che partito da Magliano de’ Marsi raggiungerà il Gran Sasso sabato 1° agosto, passando per L’Aquila, dopo aver percorso 70 Km. a piedi, superato 1.700 m. di dislivello ed attraversato 2 Stazioni LTER, gestite dal Corpo Forestale dello Stato.
Si tratta di uno dei 3 itinerari che i ricercatori impegnati nelle Ricerche Ecologiche di Lungo Termine su ecosistemi (Rete LTER-Italia) e nello studio e analisi dei dati di biodiversità (LifeWatch) stanno percorrendo assieme ai cittadini, quali eventi di comunicazione della scienza a EXPO 2015, patrocinati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Corpo Forestale dello Stato: il primo, “Mesothalassia: ciclo-staffetta ecologica dalle dune del Molise al Golfo di Napoli” si è già svolto dal 28 giugno al 7 luglio; il terzo, “Rosa…azzurro? verde! Eco-staffetta tra i siti LTER dal Monte Rosa al Lago Maggiore“, avrà luogo dal 22 al 28 agosto.
Questi percorsi costituiscono una sorta di Via Francigena della ricerca ecologica, saranno occasioni per conoscere le tante ricchezze e fragilità ecologiche del nostro Paese, osservando il paesaggio sintonizzati alla velocità del nostro corpo in cammino, ottimale per percepire le caratteristiche di quanto ci circonda.
Il “Cammino della biodiversità” abruzzese percorrerà, prevalentemente a piedi, il paesaggio caratteristico della montagna interna dell’Appennino centrale: dai boschi misti, alla faggeta, alle praterie di alta quota, con elevatissimi valori di biodiversità. Si attraversano aree ad alto valore ambientale e turistico: due Parchi Naturali, uno Regionale (Sirente-Velino) e l’altro Nazionale (Gran Sasso e Monti della Laga), una Foresta Demaniale Regionale (Monte Ocre-Acquazzese) una Riserva Naturale Statale già istituita (Monte Velino) ed una in corso di istituzione (Doline di Ocre).
Dopo lo svolgimento alla Stazione LTER del Monte Velino di attività di rilevamenti della vegetazione e osservazioni ornitologiche, i partecipanti sono accompagnati da botanici, ornitologi e geologi lungo tutto il percorso. La giornata conclusiva del 1°agosto, nella Stazione LTER del Gran Sasso, vedrà uniti ricercatori, naturalisti dilettanti e volontari in uno studio intensivo sul campo (un “Bioblitz“), per determinare tutte le specie vegetali e animali che vivono nell’area, contribuendo così alla definizione dello stato della biodiversità.
In concomitanza, al Padiglione Italia ad EXPO 2015 si è svolto l’evento Ecosistemi e biodiversità: la scienza al servizio dei cittadini, organizzato dalla rete LTER e LifeWatch.
Lo scrigno della biodiversità della regione Abruzzo si era aperto in precedenza a EXPO, nello spazio Regioni di Padiglione Italia, in occasione dell’inaugurazione il 3 luglio del Concept Regione Abruzzo, una mostra-istallazione sul tema della Biodiversità curata dall’Università degli Studi di Chieti-Pescara, Dipartimento di Architettura con la collaborazione dell’Architetto Susanna Ferrini, durante la settimana del protagonismo abruzzese.
“Oggi inauguriamo un’emozione – ha dichiarato Camillo d’Alessandro Sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo – un percorso sensoriale che racconta e riscopre il nostro territorio. I ragazzi delle nostre università abruzzesi ci consegnano uno straordinario percorso che racconta e riscopre il nostro territorio. Si apre al mondo la regione dei record: le tre vette più alte dell’Appennino, 200 mila fiori di zafferano, 700 mila ettari di montagna… e molto altro ancora“.
Un concept “immersivo ed emozionale” in cui viene messo a tema il rapporto dell’uomo con la natura, il paesaggio culturale abruzzese, il cibo. Una rappresentazione fisica e concreta della morfologia e della biodiversità ambientale e culturale abruzzese che, con il linguaggio universale dei numeri, comunica in modo comprensibile con i popoli di tutto il mondo.
“L’Abruzzo è rappresentato dal suo profilo altimetrico che varia dalla punta del Corno Grande, quota 2.912 m al fondale marino che porta la testimonianza archeologica del primo porto dell’Adriatico, alla quota simbolica -100 m – ha dichiarato la Ferrini – La soddisfazione più grande è lo stupore visibile nei volti di chi visita questo laboratorio delle biodiversità“.
Per l’intera Settimana del Protagonismo Abruzzese, all’ “Umanitaria“, nel centro di Milano tra il chiostro della Memoria e lo splendido Salone degli Affreschi, la regione ha presentato la sua “biodiversità eno-gastronomica”, mostrando tra piatti e vini le eccellenze della sua produzione territoriale.
L’Abruzzo, la prima Regione a riconoscere nel suo Statuto il “diritto al cibo”, nello spirito dei valori patrocinati da Expo 2015, ha inoltre promosso un’iniziativa di solidarietà a favore degli homeless ospitati presso la Chiesa di San Marco in Brera a Milano.