di Anna Rita Rossi
L’albero del vento è un’originale soluzione tecnologica per produrre energia eolica in ambienti urbani.
L’idea dell’albero del vento (arbre à vent) pare sia stata ispirata da una passeggiata in una piazza di Parigi, mentre una brezza muoveva le foglie degli alberi.
L’ideatore di questa singolare struttura è stato Jérôme Michaud-Lariviere, fondatore di New Wind e partner di New World Wind, il quale desiderava trovare una valida alternativa alle tradizionali pale eoliche.
Jérôme puntava a delle strutture di dimensioni ridotte rispetto ai grandi impianti eolici, strutture a misura di città, meno rumorose e in grado di inserirsi visivamente nel tessuto urbano.
L’albero del vento è in pratica un albero di turbine che per l’aspetto si ispira alla natura e ha la funzione di produrre energia pulita. La novità di tale sistema risiede nel fatto che è in grado di sfruttare il vento anche in città, senza causare inquinamento acustico e non costituendo un pericolo né per le persone né per gli animali.
Le sue principali caratteristiche si possono riassumere in quattro punti: affidabilità; semplicità; efficacia; modularità.
L’albero del vento è operativo con tutti i tipi di vento, non importa da quale direzione provengano e per di più, si avvale di una soglia di partenza molto bassa (2m/s sulla velocità del vento). A produrre l’energia sono le piccole turbine che imitano il movimento delle foglie.
Finora, gli impianti eolici su larga scala non hanno preso in considerazione le correnti d’aria o i vortici, categorie di vento tipiche delle aree urbane, perché difficili da sfruttare con quella tipologia di turbine, ma ideali per delle strutture più ridotte che potrebbero rappresentare l’alternativa urbana ai grandi impianti eolici.
Un albero a vento ha un diametro di 8 metri e si erge per 11 metri in altezza. È composto da tre tronchi d’acciaio che si articolano in rami più piccoli, ai quali sono fissate le 36 turbine eoliche a forma di foglie.
Questi alberi artificiali possono anche essere modulati, in base alle varie esigenze; si può persino calibrare la produzione di energia, riducendo o aumentando il numero di foglie/turbine rimovibili presenti sui rami.
L’albero del vento è in grado di sfruttare tutti i tipi di vento, dalle brezze leggere alle potenti raffiche di vento sia in ambienti urbani sia rurali.
In termini di efficienza, ha una capacità di 10.8 KW e può produrre energia sufficiente a:
- illuminare 15 lampioni (100 Watt LED)
- garantire autonomia per 16.364 km a un veicolo elettrico
- fornire illuminazione per 71 posti auto
- erogare energia per 100 m2 di spazio ufficio con un basso consumo energetico (20kWh/m2)
- assicurare l’83% del consumo di una famiglia francese, escludendo l’aria condizionata
Un albero del vento è energeticamente molto vantaggioso: “piantarne” uno significa risparmiare l’equivalente di 864 kg di carbone o di 41 taniche da quindici litri di carburante all’anno.
Inoltre, l’energia prodotta, ma non esaurita, può essere immagazzinata in apposite batterie.
Anche la manutenzione è semplice e il malfunzionamento di una foglia, non preclude l’attività delle altre.
L’albero del vento rappresenta un interessante esempio di approccio biomimetico, in pratica, un tipo di tecnologia che ha lo scopo di migliorare la vita e al contempo di imitare la natura.
Simili soluzioni tecnologiche necessitano di sostanziosi investimenti, ma quello che offrono in cambio è davvero allettante. Esse possono:
- ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili;
- garantire un futuro migliore al nostro pianeta;
- assicurare alle persone una fornitura di energia più economica.
L’albero del vento non è sicuramente una soluzione definitiva e immediata ai problemi che affliggono il settore energetico, ma sono una sorta di “spinta gentile” (Nudge), volta a sensibilizzare i cittadini, avvicinandoli a un’idea di energia locale e sostenibile.