Biodiversità e conservazione

Fondo Globale per la Biodiversità: adottato dal GEF di Vancouver

Il nuovo Fondo Globale per la Biodiversità mobiliterà ed erogherà risorse nuove e aggiuntive da fonti pubbliche, private e filantropiche, con particolare attenzione alla sostenibilità della biodiversità e degli ecosistemi, con circa il 20% delle sue risorse che sosterrà iniziative guidate dalle popolazioni indigene per proteggere e conservare la biodiversità. 

La 7ma Assemblea del Global Environment Facility (GEF) che si è svolta a Vancouver (Canada) durante una stagione record di incendi nella Columbia Britannica e all’inizio di quella che dovrebbe essere una stagione record di uragani nel Nord America, alimentata dalle temperature record dell’oceano Pacifico e Atlantico, e che ha riunito i rappresentanti ambientali dei Governi di 185 Paesi, ha ratificato l’istituzione di un Global Biodiversity Framework Fund (GBF-Fund), un Fondo fiduciario speciale per sostenere l’attuazione del Global Biodiversity Framework raggiunto alla COP15 della Convenzione ONU sulla Biodiversità dello scorso anno.

Il nuovo GBF-Fund è stato progettato per mobilitare e accelerare gli investimenti nella conservazione e sostenibilità delle specie selvatiche e degli ecosistemi, la cui salute è minacciata da incendi, inondazioni, condizioni meteorologiche estreme e attività umane, compresa l’espansione urbana.

I paesi si sono riuniti a Vancouver per cambiare la situazione per la salute del pianeta e della sua popolazione – ha affermato Carlos Manuel Rodríguez, Amministratore delegato e Presidente del GEF – Questo è un momento estremamente positivo che sarà ricordato lontano nel futuro. Abbiamo dimostrato alla settima assemblea del GEF che anche in condizioni difficili – con il fumo degli incendi sullo sfondo – possiamo andare avanti per costruire un pianeta più biodiverso a beneficio di tutti”.

Il nuovo fondo mobiliterà ed erogherà risorse nuove e aggiuntive da fonti pubbliche, private e filantropiche, con particolare attenzione alla sostenibilità della biodiversità e degli ecosistemi. Circa il 20% delle sue risorse sosterrà iniziative guidate dagli indigeni per proteggere e conservare la biodiversità. Darà inoltre priorità al sostegno ai piccoli stati insulari in via di sviluppo (SIDS) e ai paesi meno sviluppati, che riceveranno più di un terzo delle risorse del fondo.

“La creazione di questo fondo e il suo impegno a sostegno delle popolazioni indigene e delle comunità locali è un importante e chiaro riconoscimento del ruolo fondamentale che svolgono da generazioni nella tutela della biodiversità – ha affermato Lucy Mulenkei, Co-presidente del Forum indigeno internazionale sulla biodiversità – Raggiungeremo la visione condivisa di un pianeta sano e di persone sane solo con azioni collettive e inclusive e un approccio ai diritti umani in cui tutti ci teniamo per mano”.

Negli ultimi tre decenni, il GEF ha stanziato più di 23 miliardi di dollari e mobilitato 129 miliardi di dollari in cofinanziamenti per oltre 5.000 progetti nazionali e regionali. A Vancouver, 2 Paesi hanno annunciato i contributi iniziali per avviarne la capitalizzazione: il Canada con 200 milioni di dollari canadesi e Gran Bretagna con 10 milioni di sterline.
L’UE ha stanziato 7 miliardi di euro di finanziamenti esterni a favore della biodiversità fino al 2027, che si tradurranno in programmi che copriranno l’intero spettro del GBF, con particolare attenzione alle popolazioni indigene e alle comunità locali, e garantendo l’uguaglianza di genere.

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