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Femminicidi: migliorare i dati per migliorare le risposte

La presentazione all’ONU alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del Rapporto congiunto di UNDOC e UN Women sui dati relativi ai femminicidi avvenuti nel 2021 ha aperto di fatto la Campagna UNiTE di 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, che si concluderà il 10 dicembre 2022, Giornata Internazionale dei Diritti Umani.

In vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (International Day for the Elimination of Violence against Women) del 25 novembre 2022 e delle 16 Giornate di attivismo contro la violenza di genere, nel corso della Celebrazione ufficiale presso la sede delle Nazioni Unite che si è svolta il 23 novembre 2022, UNODC , l’Agenzia delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, e UN Women, l’Ente dell’ONU che lavora per favorire il processo di crescita e sviluppo della condizione delle donne e della loro partecipazione pubblica,  hanno pubblicato il Rapporto congiunto “Gender-related killing of women and girls (femicide/feminicide )”con i dati del 2021 sul fenomeno del femminicidio, che evidenziano come siano per lo più proprio i congiunti la più grave minaccia per donne e ragazze e che le cifre riportate sono rimaste sostanzialmente invariate nell’ultimo decennio.

Di tutte le donne e ragazze uccise intenzionalmente lo scorso anno, circa il 56% è stato ucciso da partner intimi o altri membri della famiglia (45.000 su 81.000), a dimostrazione del fatto che la casa non è un luogo sicuro per molte donne e ragazze. Al contempo, l’11% di tutti gli omicidi commessi dagli uomini viene perpetrato nella sfera privata.

Dietro ogni statistica sui femminicidi c’è la storia di una singola donna o ragazza che ha fallito – ha dichiarato Il Direttore esecutivo di UN Women, Sima BahousQueste morti sono prevenibili: gli strumenti e le conoscenze per farlo esistono già. Le organizzazioni per i diritti delle donne stanno già monitorando i dati e sostenendo il cambiamento di politiche e responsabilità. Ora abbiamo bisogno di un’azione concertata in tutta la società che soddisfi il diritto delle donne e delle ragazze di sentirsi e di essere al sicuro, a casa, per strada e ovunque“.

I dati di quest’anno mostrano che nell’ultimo decennio il numero complessivo di omicidi femminili è rimasto sostanzialmente invariato, sottolineando l’urgenza di prevenire e rispondere a questa piaga con azioni più incisive. Anche se questi numeri sono allarmanti, la vera portata del femminicidio potrebbe essere molto più alta

Troppe vittime di femminicidio non vengono ancora conteggiate, a causa delle incongruenze nelle definizioni e nei criteri tra i Paesi, per circa 4 donne e ragazze su 10 uccise intenzionalmente nel 2021, non ci sono informazioni sufficienti per identificarle come femminicidio, specialmente per quegli omicidi che avvengono nella sfera pubblica.

Per quanto riguarda le disparità regionali, mentre il femminicidio è un problema che riguarda ogni singolo Paese del mondo, il rapporto mostra che in termini di numeri assoluti l’Asia ha registrato il maggior numero di omicidi legati al genere nella sfera privata nel 2021, mentre in Africa le donne e le ragazze sono state per lo più uccise dai loro partner intimi o da altri membri della famiglia. Nel 2021, il tasso di omicidi legati al genere nella sfera privata è stato stimato a 2,5 ogni 100.000 donne in Africa, rispetto a 1,4 nelle Americhe, 1,2 in Oceania, 0,8 in Asia e 0,6 in Europa. Allo stesso tempo, i risultati suggeriscono che l’inizio della pandemia di COVID-19 nel 2020 ha coinciso con un aumento significativo degli omicidi legati al genere nella sfera privata nel Nord America e in una certa misura nell’Europa occidentale e meridionale.

Tuttavia, gli omicidi legati al genere, così come altre forme di violenza contro donne e ragazze, non sono inevitabili. Possono e devono essere prevenuti con una combinazione di:
identificazione precoce delle donne vittime di violenza;
accesso a misure di sostegno e protezione a favore delle sopravvissute, garantendo che la polizia e i sistemi giudiziari siano più sensibili ai loro bisogni;
–  prevenzione primaria, affrontando il problema delle cause profonde della violenza contro le donne e le ragazze, anche attraverso la trasformazione dei modello di mascolinità pericolosi e delle norme sociali, l’eliminazione delle disuguaglianze di genere strutturali e degli stereotipi di genere.
Rafforzare la raccolta di dati sui femminicidi è un passo fondamentale per informare politiche e programmi volti a prevenire ed eliminare la violenza contro donne e ragazze.

Nessuna donna o ragazza dovrebbe temere per la propria vita a causa del suo genere – ha affermato, il Direttore Esecutivo dell’UNODC, Ghada WalyPer fermare tutte le forme di omicidi di donne e ragazze correlate al genere, dobbiamo contare ogni vittima, ovunque, e migliorare la comprensione dei rischi e dei motivi del femminicidio in modo da poter progettare una prevenzione migliore e più efficace e risposte di giustizia penale. UNODC è orgogliosa di lanciare lo studio sul femminicidio del 2022 con UN Women per stimolare l’azione globale e salutare gli sforzi delle organizzazioni per i diritti delle donne in tutto il mondo per porre fine a questo crimine“.

UNDOC e UN Women, sottolineano che il Rapporto costituisce un contributo a UNiTE la Campagna annuale di 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, promossa dal Segretario generale delle nazioni Unite, che prende il via il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e proseguirà fino al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani. La Campagna che prevede lo svolgimento di centinaia di eventi in tutto il mondo per accelerare gli sforzi per porre fine alla violenza contro donne e ragazze, ha come tema “Attivismo per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze”, invitando Governi e partner a mostrare la loro solidarietà ai movimenti e alle organizzazioni per i diritti delle donne partecipando alle manifestazioni previste.

Tutti possono contribuire  tutti possono agire per dare potere alle sopravvissute, ridurre e prevenire la violenza contro le donne e le ragazze e proteggere i diritti delle donne – si legge nell’invito all’azione – Inizia oggi stesso condividendo elementi visivi, messaggi e altro dal nostro pacchetto di social media”.

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