Agroalimentare Cibo e alimentazione

Dopo l’Accordo, al via il Piano strategico nazionale del biologico

piano strategico nazionale biologico

Dopo l’Accordo con la Conferenza Stato-Regioni, inizia la fase attuativa del Piano che prevede il conseguimento di una serie di obiettivi, mirati allo sviluppo del settore sia in termini di mercato che di superficie dedicata all’agricoltura biologica, da raggiungere entro il 2020 attraverso dieci azioni specifiche.

Nella seduta del 24 marzo 2016 la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al “Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico” che il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF) ha predisposto di concerto con tutta la filiera.
L’approvazione del piano rappresenta un passaggio importante per un settore sempre più strategico per tutto il paese, come ci dimostrano anche i consumi interni che nell’ultimo anno sono aumentati in modo esponenziale segnando +20%– ha commentato il Ministro Maurizio Martina – In questo momento di forte crescita è fondamentale quindi mettere in campo una strategia d’insieme e a lungo termine, in grado di dare un indirizzo preciso allo sviluppo del biologico così da coordinare al meglio le politiche di sostegno e dare allo stesso tempo risposte concrete alle esigenze degli operatori”.

L’ultimo “Bio in cifre”, Rapporto del SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica), progetto del MiPAAF gestito da ISMEA e IAMB, che ha tra i suoi obiettivi quello di favorire la diffusione di dati e informazioni relative al biologico italiano, segnala che il 2015 ha visto un’ulteriore crescita del comparto che si sta posizionando in maniera sempre più incisiva nel nostro sistema agroalimentare.

Il Piano interviene nel momento in cui c’è la necessità di un consolidamento del biologico e di avere delle linee di indirizzo per stimolarne le attività di innovazione e ricerca, in grado di dare risposte alle richieste dei consumatori e alle esigenze dei produttori.
Partendo dalla particolare fase di sviluppo dell’agricoltura biologica in Italia e in stretto raccordo con il tavolo di filiera del biologico, abbiamo definito le linee guida strategiche per favorire e indirizzare uno sviluppo armonico del settore in Italia – ha affermato il Viceministro Andrea Olivero, con delega al biologico – Il lavoro, che ha tratto linfa dal confronto e dalla partecipazione che abbiamo avuto in Expo 2015, ha aperto un dibattito specifico sul tema, con l’obiettivo di mettere a sistema le scelte politiche per il comparto, un approccio che può essere sintetizzato in quattro principi: coordinamento delle iniziative di sviluppo, tutela del consumatore, semplificazione e ricerca. Con questo lavoro corale davvero l’agricoltura biologica cambia passo“.

Il Piano prevede il conseguimento di una serie di obiettivi mirati per la crescita del settore, sia in termini di mercato che di superficie dedicata all’agricoltura biologica, da raggiungere entro il 2020 attraverso un set di 10 azioni specifiche.

Azione 1 – Biologico nei piani di sviluppo rurale
Uniformare le modalità di applicazione della misura di sostegno all’agricoltura bio prevista dai PSR tra le diverse Regioni italiane. Indirizzare a favore del settore anche altre azioni previste dai PSR. Particolare attenzione viene data alla formazione specifica per diffondere l’approccio agro-ecologico.

Azione 2 – Politiche di filiera
Favorire l’aggregazione del mondo della produzione e le relazioni stabili con gli altri attori del comparto, trasformazione, distribuzione e commercio attraverso la realizzazione di specifiche forme associative.

Azione 3 – Biologico made in Italy e comunicazione istituzionale
Valutare l’opportunità dell’introduzione di un segno distintivo e promuovere il bio Made in Italy attraverso il piano di internazionalizzazione dell’agro-alimentare. Sviluppare campagne di informazione specifiche per l’agricoltura biologica, utilizzando anche il web.

Azione 4 – Biologico e green public procurement
Stimolare l’utilizzo dei prodotti biologici nella ristorazione ospedaliera e nelle mense scolastiche, e l’applicazione del metodo biologico anche nella gestione del verde delle aree pubbliche.

Azione 5 – Semplificazione della normativa sul biologico
Favorire la semplificazione della normativa di settore, anche sulla base delle novità legislative UE, attraverso il coinvolgimento delle Amministrazioni regionali.

Azione 6 – Formazione, informazione e trasparenza
Istituzione di percorsi formativi sull’agricoltura biologica in ambito universitario e corsi di aggiornamento per i docenti anche nelle scuole superiori. Rafforzamento dei servizi del SINAB per migliorare la disponibilità di informazioni relative al settore.

Azione 7 – Biologico paper less – Informatizzazione
Sviluppare il SIB (Sistema di Informazione del Biologico), in linea con quanto previsto dal Piano Agricoltura 2.0, per favorire la connessione con le altre banche dati utili per il settore con l’obiettivo di semplificare le procedure a carico degli operatori.

Azione 8 – Revisione normativa sui controlli (D.lgs 220/95)
Migliorare l’efficacia del sistema di controllo e certificazione in Italia a garanzia delle imprese biologiche e dei consumatori.

Azione 9 – Controllo alle importazioni
Intensificare le attività di controllo e certificazione del prodotto biologico in entrata da paesi terzi anche con un maggiore coinvolgimento delle Dogane e con l’utilizzo di strumenti informatici evoluti per favorire un rapido scambio di informazioni.

Azione 10 – Piano per la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica
Predisposizione di un piano nazionale per la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica. Costituzione di un comitato permanente di coordinamento per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica, con gli enti vigilati dal MiPAAF, ed il coinvolgimento delle Regioni e delle rappresentanze del settore.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.