Beni culturali e turismo Territorio e paesaggio

Turismo 2018: i dati da record in Italia nel Rapporto Istat

Il Rapporto dell’Istat sull’andamento del turismo 2018 in Italia confermano che con oltre 428 milioni di presenze e oltre 128 milioni di arrivi, gli esercizi ricettivi hanno superato il record dell’anno precedente.

L’Istat ha pubblicato il 27 novembre 2019 il Rapporto sul turismo 2018 nel nostro Paese, da cui emerge che gli esercizi ricettivi italiani, con quasi 429 milioni di presenze e oltre 128 milioni di arrivi, hanno raggiunto un nuovo massimo storico, superando il picco già raggiunto nel 2017.

Con una quota del 13,6% sul totale della UE-28, l’Italia è il 3° Paese in Europa per numero di presenze negli esercizi ricettivi, dopo Spagna e Francia.
Rispetto all’anno precedente, i flussi turistici aumentano del 4,0% in termini di arrivi (quasi 5 milioni in più) e del 2,0% in termini di presenze (8,2 milioni di notti in più). Le presenze risultano in crescita per gli esercizi alberghieri (+1,6%), ma soprattutto per quelli extra-alberghieri (+2,7) che hanno visto una crescita in termini sia di arrivi (dal 19,2% del 2008 al 24,5% del 2018) sia di presenze (dal 32,6% al 34,8%).

Un andamento particolarmente positivo per il turismo 2018 riguarda la componente non residente: rispetto al 2017, gli arrivi crescono del 4,4% e le presenze del 2,8%; anche in questo caso aumentano soprattutto nel settore extra-alberghiero (+3,6%, a fronte del +2,3% degli alberghi). La dinamica positiva dei clienti fa sì che le presenze degli stranieri superino (50,5%), come già nel 2017, quelle dei clienti italiani (216,5 milioni le presenze dei non residenti e 212,3 milioni quelle dei residenti).

Alle prime 20 nazionalità di provenienza dei clienti esteri corrispondono nel complesso circa 182 milioni di presenze, pari all’84,0% delle presenze straniere negli esercizi ricettivi. La Germania è storicamente il principale Paese di provenienza dei turisti stranieri ospiti in Italia; nel 2018 i cittadini tedeschi hanno fatto registrare quasi 59 milioni di notti trascorse nel complesso degli esercizi ricettivi, con una quota sul totale delle presenze di turisti non residenti pari al 27,1%, in flessione comunque in flessione rispetto al 2017 (circa 700 mila presenze in meno).
Seguono, con percentuali decisamente inferiori, i turisti provenienti da Stati Uniti (+1,9 milioni sul 2017), Regno Unito (+800 mila), Francia e Spagna (oltre 500 mila presenze in più rispetto al 2017): ognuno di tali Paesi ha registrato una percentuale attorno ai 6,5 punti e quelli provenienti da Paesi Bassi, Svizzera, Liechtenstein e Austria (circa 5%).
Oltre ai Germanici sono risultati in flessione quelli provenienti da Paesi Bassi, Svizzera, Liechtenstein e Austria (circa 5%).

Roma si conferma la principale destinazione con circa 29 milioni di presenze (6,8% del totale nazionale; 4,1% della clientela nazionale e 9,4% di quella estera). Venezia guadagna un posto in graduatoria e affianca al secondo posto Milano (entrambe con 12,1 milioni di presenze circa, pari al 2,8% di quote sul totale nazionale). Rispetto al 2017, Roma rileva un incremento delle presenze del 7,6%, Venezia del 3,7%, Milano dell’1,7%.

Considerando la variazione annua dei flussi per regione di destinazione, nel 2018 sia la componente residente sia quella non residente registrano variazioni positive in termini di presenze in quasi tutte le regioni, con aumenti più consistenti in termini di presenze che hanno interessato il Lazio (+8,5% rispetto al 2017), l’Umbria (+8,3%), la Campania (+6,1%) e la Sardegna (+5,0%). Le uniche regioni ad avere subito flessioni in termini di presenze sono Marche, Liguria e Lombardia. Per la clientela domestica i maggiori incrementi si rilevano nel Lazio (+8,1%) e in Umbria (+7,0%), per la componente estera in Basilicata (+13,5%), Umbria (+10,6%), Campania (+9,2%), Puglia (+8,9%), Lazio (+8,8%) e Sardegna (+8,5%).

Complessivamente, le regioni con il maggior numero di presenze si confermano il Veneto (16,1% delle presenze complessive negli esercizi ricettivi italiani), il Trentino-Alto Adige (12,0%, con la Provincia autonoma di Bolzano al 7,8% e la Provincia autonoma di Trento al 4,2%), la Toscana (11,1%), l’Emilia-Romagna (9,5%) e la Lombardia (9,1%). In queste cinque regioni si concentra il 57,8% delle presenze turistiche in Italia, pari a oltre la metà (52,0%) di quelle relative ai clienti residenti e a quasi due terzi (63,5%) di quelle dei non residenti.

Per quanto riguarda la spesa media sostenuta da cittadini dei Paesi dell’Unione europea di almeno 15 anni in viaggio di vacanza o di lavoro per l’alloggio, italiani compresi, si stima una cifra pari 107 euro a notte (gli italiani ne spendono 110), mentre la spesa media sostenuta per l’alloggio è di 47 euro (gli italiani ne spendono 56).

I viaggi con alloggio prenotato su Internet sono in costante crescita (+24,1% rispetto al 2017), in particolare quelli effettuati per motivi di lavoro (+30,3%). Nell’arco degli ultimi cinque anni, l’utilizzo del web per prenotare l’alloggio (direttamente o tramite agenzie online) è cresciuto molto, passando dal 54,6% nel 2014 al 68,9% nel 2018.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.