La Commissione UE chiede a cittadini e organizzazioni di partecipare alla consultazione per offrire i propri contributi e proposte per la redazione della nuova Strategia UE per il suolo che verrà adottata entro la primavera, secondo la road map del Green Deal europeo.
La Commissione UE ha avviato una Consultazione pubblica per l’adozione nei prossimi mesi di una nuova Strategia UE per il suolo, quale parte specifica della Strategia sulla Biodiversità per il 2030, adottata lo scorso maggio, dal titolo “Riportare la natura nella nostra vita”.
La consultazione cerca il contributo delle parti interessate sulle sfide e le opportunità riguardanti i nostri ecosistemi terrestri che forniscono servizi preziosi come la fornitura di cibo, energia e materie prime, sequestro di carbonio, purificazione e infiltrazione dell’acqua, regolazione dei nutrienti, controllo dei parassiti e offre inoltre la possibilità di attività ricreative e di benessere.
“Un quarto della biodiversità del nostro Pianeta è presente nel suolo – ha affermato il Commissario UE per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca, Virginijus Sinkevičius – Abbiamo letteralmente un tesoro sotto i piedi, e il nostro cibo e il nostro futuro dipendono da questo tesoro. Dobbiamo dotare l’Unione europea di una solida strategia per il suolo che ci consenta di raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi in materia di clima, biodiversità e sicurezza alimentare, e intensificare gli sforzi per gestire il suolo in modo tale da rispondere alle esigenze dei cittadini, della natura e del clima”.
L’obiettivo della nuova strategia UE per il suolo consisterà nell’affrontare in modo globale le questioni relative al suolo e al terreno e nel contribuire a raggiungere entro il 2030 la neutralità in termini di degrado del suolo, vale a dire rendere nuovamente sano tanto suolo quanto ne è stato degradato dall’attività umana. Si tratta di una delle finalità chiave degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell’Agenda ONU al 2030, che fanno riferimento direttamente o indirettamente al suolo.
Tra questi:
– Obiettivo 2. Fame zero:Migliorare la qualità dei territori e del suolo per “porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile”.
-Obiettivo 3. Buona salute e benessere: “Garantire una vita sana e promuovere il benessere a tutte le età, impedendo all’inquinamento chimico, atmosferico e idrico di contaminare il territorio e il suolo”. Inoltre, la riduzione del degrado del suolo può contribuire ad aumentare la produzione alimentare.
– Obiettivo 6. Acqua pulita e servizi igienico-sanitari: “Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari per tutti”, preservando la qualità del suolo per il ruolo che svolge nel fornire acqua potabile e per l’agricoltura.
– Obiettivo 11. Città e comunità sostenibili: “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”, garantendo la protezione del territorio e del suolo a salvaguardia del nostro patrimonio culturale e naturale.
– Obiettivo 12. Consumo e produzione responsabili: “Garantire modelli di consumo e produzioni sostenibili”, assicurando che le sostanze chimiche e i rifiuti non penetrino nell’aria, nell’acqua e nel suolo, con possibili conseguenze negative sulla nostre salute e sull’ambiente. Per questo motivo è importante gestire in modo sostenibile e utilizzare in modo efficiente le risorse del suolo.
– Obiettivo 13. Azione per il clima: Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le relative conseguenze. Il suolo può svolgere un ruolo positivo nel ridurre le conseguenze del cambiamento climatico, sequestrando la CO2, gestendo in modo sostenibile, le risorse e ripristinando i terreni degradati.
-Obiettivo 15. Vita sulla Terra: Proteggere, ripristinare e promuovere un uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado del suolo nonché arrestare la perdita di biodiversità.
Inoltre, la Strategia dovrà tener conto degli altri impegni internazionali dell’UE, per esprimere la posizione dell’UE ai prossimi negoziati globali nel corso della Conferenza delle Parti sulla della Convenzione delle Nazioni Unite per la diversità biologica ( COP15-CBD), riprogrammata per ottobre a Kunming (Cina), a causa della pandemia di Covid-19, che dovrà concordare i nuovi obiettivi internazionali a lungo termine per affrontare la perdita di biodiversità, poiché i suoli ospitano oltre il 25% della biodiversità del nostro Pianeta.
Le azioni relative al mantenimento dei suoli sani sono prioritarie nell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), della Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione (UNCCD), della “Global Soil Partnership” della FAO.
Inoltre, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il Decennio 2021-2030 “ Decennio per il Ripristino dell’Ecosistema”, con l’obiettivo di potenziare in modo rilevante il ripristino degli ecosistemi degradati o distrutti come misura per combattere le crisi climatiche e migliorare la sicurezza alimentare, l’approvvigionamento idrico e la biodiversità. Anche per il ripristino degli ecosistemi la Commissione UE ha avviato una pubblica consultazione che si chiuderà il 5 aprile 2021.
L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) nel suo ultimo Rapporto sullo Stato e Prospettive dell’Ambiente in Europa (SOER 2020) ha concluso che la mancanza di un quadro politico completo e coerente per proteggere la terra e il suolo è una lacuna pesante che riduce l’efficacia degli incentivi e delle misure esistenti e può limitare la capacità dell’Europa di raggiungere obiettivi futuri. Se non viene intrapresa alcuna azione aggiuntiva, c’è un alto rischio che l’UE fallisca il suo Green Deal e gli obiettivi internazionali. Nel frattempo, la terra e il suolo continuano a essere soggetti a un grave degrado nell’UE
Tenendo conto degli impegni assunti dalla UE e della necessità di avere un quadro politico per proteggere il suolo, la Strategia esaminerà come:
– proteggere la fertilità del suolo;
– ridurre l’erosione e l’impermeabilizzazione;
– aumentare la materia organica;
– identificare i siti contaminati;
– ripristinare i suoli degradati;
– definire cosa costituisce un “buono stato ecologico” per i suoli.
Attraverso questa consultazione pubblica, la Commissione UE invita i cittadini e le organizzazioni a contribuire alla preparazione della nuova Strategia dell’UE per il suolo e condividere le loro opinioni su potenziali obiettivi e azioni. Per contribuire alla consultazione che rimarrà aperta fino al 27 aprile 2021, si deve compilare il questionario online, disponibile anche in italiano.
In copertina: Archivio Federbio