Si sono chiusi a Ecomondo (Fiera di Rimini, 5-8 novembre 2024) gli Stati Generali della Green Economy che hanno confermato l’ampia partecipazione e il grande interesse del mondo delle imprese per la transizione ecologica. Oltre alla Relazione 2024 sullo stato della green economy in Italia e agli approfondimenti tematici sul green deal europeo, il Consiglio Nazionale della Green Economy ha presentato un pacchetto di proposte prioritarie per l’avvio della nuova legislatura europea.
A Fiera di Rimini, nell’ambito di Ecomondo, la Manifestazione targata IEG (Italian Exibition Group) divenuta nel corso degli anni l’evento internazionale di riferimento per le tecnologie, i servizi e le soluzioni industriali nei settori della green e circular economy, in svolgimento fino all’8 novembre 2024, si sono conclusi gli Stati Generali della Green Economy (5-6 novembre 2024), con un grande successo di pubblico in presenza e interazioni social: due giorni con oltre 1500 partecipanti e 100 fra relatrici e relatori, più di un migliaio di contatti con l’hashtag #statigreen24, con domande e commenti che hanno generato una copertura di oltre 255.000 utenti.
Giunti alla XIII edizionegli Stati generalidella Green Economy sono promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy, formato da 66 organizzazioni di imprese volte a promuovere lo sviluppo della green economy in Italia, e sede di confronto, di analisi, di proposta e di iniziativa, e realizzati in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), nell’ambito dell’attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile(FoSS) e il patrocinio della Commissione UE.
Il tema centrale di quest’anno è stato “L’economia di domani: il Green Deal all’avvio della nuova Legislatura europea”, con un focus sulle iniziative strategiche europee per accelerare la transizione ecologica e su come questa offra opportunità di crescita economica, nuovi modelli imprenditoriali, posti di lavoro e sviluppo tecnologico.
“Anche quest’anno vi è stata una ampia partecipazione e grande interesse del mondo delle imprese sugli approfondimenti sul green deal – ha dichiara Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile al termine della due giorni – Questa attenzione è aumentata per la preoccupazione crescente per i disastri climatici, che sollecita una accelerazione delle misure per porre fine a una situazione di schizofrenia climatica, per cui si assiste ad un disallineamento fra quello che accade e l’impegno delle politiche per il clima”.
L’iniziativa si è articolata in 2 Sessioni plenarie il mattino e 5 Sessioni tematiche di approfondimento il pomeriggio.
La Sessione plenaria di apertura ha visto la presentazione della Relazione 2024 sullo stato della green economy in Italia, curata dal Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
La Sessione plenaria del 6 novembre, di caratura internazionale, ha avuto per tema “La sfida climatica di imprese e Governi”, in collaborazione con Italy for Climate.
Le 5 Sessioni tematiche di approfondimento si sono concentrate su:
– il percorso dell’Italia verso un’economia nature positive;
– l’andamento dei rifiuti urbani e di imballaggio nelle città;
– la qualità dell’aria;
– il monitoraggio della circolarità delle imprese;
– il futuro dell’acqua.
Nel corso dell’evento il Consiglio nazionale della Green Economy ha formulato un pacchetto di 8 proposte prioritarie per la transizione ecologica, che sarà inviato ai gruppi parlamentari europei, alla nuova Commissione Europea, al Governo e ai gruppi parlamentari italiani:
1. Un adeguato impegno europeo per il clima. Negare o sottovalutare gli impatti della crisi climatica in atto significherebbe contribuire a farla peggiorare, minando le possibilità di sviluppo futuro dell’economia europea.
2. Proseguire con le misure per il risparmio e l’efficienza energetica, necessarie per abbattere le emissioni di gas serra e per abbassare le bollette energetiche.
3. Accelerare la crescita della produzione e dell’uso di fonti rinnovabili di energia.
4. Attuare la “Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente per migliorare la qualità dell’aria, ridurre la congestione, e migliorare la mobilità e la vivibilità nelle città.
5. Proseguire sulla strada della transizione a una maggiore circolarità dell’economia europea. Il piano d’azione per l’economia circolare, presentato nel 2020 dalla Commissione, individua una serie di linee d’intervento condivisibili.
6. Sostenere iniziative per riavviare un percorso virtuoso per la tutela e il ripristino del capitale naturale.
7. Mirare ad un maggior coinvolgimento delle imprese a sostegno del Green Deal europeo.
8. Mobilitare maggiori risorse europee per raggiungere gli obiettivi del Green Deal, anche basate sul partenariato pubblico-privato, mettendo in campo nuovi strumenti di debito comune europeo.