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Settore agrituristico: l’Istat conferma il trend positivo in Italia

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Prosegue anche nel 2016 il trend positivo del settore agrituristico, sia per il numero di strutture sia per le presenze e i Comuni con aziende del turismo rurale. Dal Report dell’Istat (Istituto nazionale di statistica) “Le Aziende agrituristiche in Italia“, pubblicato il 9 ottobre 2017, emerge che anche nel 2016 è proseguito il trend positivo del settore registrato negli ultimi anni, sia per il numero di strutture sia per le presenze e i comuni con agriturismi.

Peraltro, il 2017 dovrebbe risultare altrettanto buono, vista l’affluenza registrata questa estate nei agriturismi della penisola, con un boom dei clienti stranieri.

Nel 2016 le aziende agrituristiche autorizzate sono 22.661, 423 in più rispetto all’anno precedente (+1,9%). L’incremento è dato dalla differenza tra le 1.275 nuove aziende e le 852 cessazioni. (-25,1% rispetto al 2015). L’ aumento più consistente si è registrato nel Mezzogiorno del Paese (+6,3%) rispetto al Centro (+1,8%) e al Nord (+0,3%); mentre tra le 852 aziende che hanno cessato la loro attività (-25,1% rispetto al 2015), 416 sono localizzate nel Nord, 223 nel Centro e 213 nel Mezzogiorno. Il numero più elevato di cessazioni viene segnalato in Toscana e Sicilia (rispettivamente 146 e 73).

È stata calcolata, inoltre, la probabilità di sopravvivenza delle aziende agrituristiche sia in totale, sia suddivise per ripartizione geografica e numero di tipologie di attività. Distinguendo i dati per ripartizione geografica, si evidenza come la probabilità di sopravvivenza sia più elevata nel Nord-est, grazie al forte radicamento e alla numerosità delle aziende agrituristiche alto-atesine.

Esaminando i dati in base al numero di tipologie di attività agrituristiche autorizzate, la probabilità di sopravvivenza risulta maggiore per le aziende che svolgono contemporaneamente due o tre tipologieIn Toscana e Provincia di Bolzano, l’agriturismo conferma una presenza consistente e radicata, rispettivamente con 4.518 e 3.150 aziende autorizzate.

I Comuni, nel cui territorio sono localizzate le aziende agrituristiche, sono 4.866, 39 in più rispetto all’anno precedente (+0,8%), la maggioranza dei quali si collocano in aree montane e collinari (84%), con una densità più accentuata nell’Italia centrale e in Alto Adige, confermando il contributo dell’agriturismo al mantenimento degli insediamenti umani e dell’attività agricola nelle aree interne che costituiscono spesso zone svantaggiate, mentre solo il 16% si trova in pianura.

Le presenze dei clienti negli agriturismi ammontano a 12,1 milioni (+6,6% rispetto al 2015). Nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno è localizzato il 59,5% degli agriturismi con alloggio, il 56,1% delle aziende con ristorazione, il 59% di quelle con degustazione e il 62,3% delle unità con altre attività.

Si riconferma anche nel 2016 la tendenza a diversificare la tipologia di attività agrituristiche offerte proponendo pacchetti turistici integrati: 8.264 aziende svolgono contemporaneamente attività di alloggio e ristorazione10.390 offrono oltre all’alloggio altre attività agrituristiche 1.917 svolgono tutte le quattro tipologie di attività agrituristiche autorizzate (alloggio, ristorazione, degustazione e altre attività). Si amplia l’offerta agrituristica con le altre attività autorizzate (equitazioneescursionismoosservazioni naturalistichetrekking, mountain bikefattorie didattichecorsisport e varie).

Nel 2016 si contano 12.446 aziende (+0,2% sul 2015) autorizzate all’esercizio di altre attività agrituristiche, rappresentando il 54,9% degli agriturismi italiani. Il 62,3% degli agriturismi che svolgono altre attività è localizzato nelle regioni centromeridionali a fronte del 37,7% ubicato nel Nord. Fra le aziende autorizzate, il 38,2% propone lo sport e il 53,9% servizi vari. Il 38,5% dei servizi autorizzati è ubicato nel Centro, il 35,3% al Nord e il restante 26,2% nel Mezzogiorno.

Dai dati Istat risulta che sono “più forti ristoro e alloggio se c’è la degustazione“. La degustazione consiste in un assaggio di prodotti alimentari che non assume le caratteristiche proprie di un pasto. Si tratta generalmente di un arricchimento dell’offerta aziendale, che si inserisce nel circuito di ristorazione-alloggio mediante il consumo in loco di prodotti alimentari di origine aziendale.

Nel 2016 le aziende autorizzate alla degustazione sono 4.654 e rappresentano il 20,5% degli agriturismi in complesso. Rispetto all’anno precedente si registra un aumento dell’8,6% a livello nazionale, sintesi di una crescita del 2,5% al Nord, del 31,9% nel Mezzogiorno e del 2,9% al Centro. A livello regionale, gli aumenti più consistenti si rilevano in Calabria e Sicilia (rispettivamente +99 e +66 unità).

Fra le aziende che offrono degustazione, il 2,7% è autorizzato alla sola degustazione, il 77,3% assicura anche l’ospitalità, il 71,8% combina la degustazione con la ristorazione e il 67,3% completa l’offerta con l’esercizio di altre attività (equitazione, escursionismo, sport, corsi, ecc.). L’offerta di degustazione è più diffusa nelle regioni centro-meridionali, dove è ubicato il 59% delle aziende. Questa tipologia agrituristica risulta più numerosa in Toscana, Piemonte, Veneto e Marche; è invece assente in Emilia-Romagna e Sardegna.

Più di un’azienda agrituristica su tre (36%) è a conduzione femminile. A livello di area geografica, sul complesso delle aziende, l’incidenza di aziende a conduzione femminile è pari al 38,5% nel Nord-ovest , al 24,1% nel Nord-est, al 42,5% nel Centro, al 45% nel Sud e al 34,1% nelle Isole. La Toscana detiene il primato di aziende gestite da donne: sono 1.816 unità e rappresentano il 40,2% degli agriturismi della regione (compresi quelli a conduzione maschile) e l’8% di quelli nazionali.

Seguono Lombardia e Umbria, con 595 e 590 unità (rispettivamente 36,9% e 47,1% degli agriturismi regionali). La Campania è la prima regione del Mezzogiorno con 320 “aziende in rosa”, segue la Puglia con 305 unità.. Si conferma una minore presenza delle aziende a conduzione femminile nella Provincia di Bolzano (13,1% degli agriturismi provinciali).

Sullo stato dell’Agriturismo in Italia, si parlerà ad Agri@Tour, il Salone dell’Agriturismo e dell’Agricoltura Multifunzionale (Arezzo, 17-18-19 novembre 2017) , l’unico evento di rilevanza nazionale interamente dedicato al settore.

Su un’area espositiva di 18.000 m2 , il mercato professionale si incontra per promuovere l’aggiornamento tecnico e formativo, le tecnologie e le forniture, ma anche per presentare l’offerta agrituristica italiana a qualificati operatori internazionali. Agri@Tour è al contempo l’occasione per gli appassionati di agricoltura e turismo sostenibile, gli amanti della cucina e dei prodotti tradizionali, della campagna e dell’Italia rurale di scoprire dove possono essere soddisfatte le proprie preferenze.

In copertina: Resort Umbria “La Casella” – Ficulle (TR)

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