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Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile 2019

Anche quest’anno sono numerose le iniziative in programma per la Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare nel nostro Paese, grazie al cartellone del Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato dall’ASviS. Secondo il recente Rapporto dell’OCSE sulla distanza che separa i Paesi membri dal conseguimento entro il 2030 degli Obiettivi dell’Agenda ONU, l’Italia rimane molto lontana dall’8% dei target.

Dal 30 maggio al 5 giugno 2019 si svolgerà la Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile (ESDW) l’iniziativa ideata e proposta nel 2014 dai Ministri dell’Ambiente di Francia, Germania ed Austria per promuovere e rendere visibili attività, progetti ed eventi dedicati ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU al 2030, sottoscritti dai Paesi nel 2015, coordinata dalla Rete Europea per lo Sviluppo Sostenibile (ESDN).

Dopo il successo ottenuto nel 2018, con 6.035 iniziative in 34 Paesi, a cui hanno partecipato circa 3 milioni di persone, anche quest’anno sono numerosi gli eventi registrati, tra i quali quelli dedicati all’Obiettivo 11. Città e comunità sostenibili, che mira a rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili, sono di gran lunga preponderanti.

In Italia, il maggior contributo alla Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile viene offerto dal Festival dello Sviluppo Sostenibile (21 maggio – 6 giugno 2019), con ben 752 eventi organizzati sul territorio nazionale dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) che fa parte della ESDN e che nei giorni scorsi ha diffuso l’andamento delle Regioni e Province autonome italiane verso il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda ONU, che evidenzia come la situazione sia molto eterogenea, dopo che aveva evedenziato con il Rapporto 2018L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” come il nostro Paese sia lontano dal raggiungimento di numerosi obiettivi.

Peraltro il 20 maggio 2019, l’OCSE nel suo Rapporto sulla distanza che separa dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile i Paesi membri dell’Organizzazione, che sono i più sviluppati del mondo, osserva che l’Italia ha raggiunto solo 12 dei 105 target che è stato possibile monitorare sul totale di 167, tra cui quelli in materia di igiene pubblica, accesso all’elettricità e superficie forestale. È vicina a raggiungere alcuni di quelli che riguardano il Pianeta, in particolare quelli sulla produzione sostenibile, come pure sull’energia, ma rimane molto lontana dall’8% degli Obiettivi, in particolare per quelli che riguardano i NEET (i giovani che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione) per i quali deteniamo il primato insieme alla Turchia, il training degli insegnanti e la violenza sulle donne.

C’è da osservare, tuttavia, che dal Rapporto OCSE emerge che gli altri Paesi, in generale, non stanno meglio.
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e l’obiettivo l’Agenda ONU al 2030 che nessuno rimanga indietro sono la nostra promessa e responsabilità verso le generazioni future – ha affermato il Segretario generale dell’OCSE Angel Gurría, presentando il Rapporto – Dobbiamo raddoppiare tutti i nostri sforzi, con i Paesi che collaborano per garantire che gli obiettivi siano raggiunti entro la scadenza stabilita dalla comunità internazionale quattro anni fa. Lo dobbiamo ai nostri figli e al nostro Pianeta”.

 

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