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Roma, Conferenza Internazionale, per affrontare le sfide nutrizionali di oggi

affrontare sfide nutrizionali

Nonostante i grandi passi avanti fatti in alcuni Paesi nel ridurre la fame e migliorare la nutrizione, dalla I Conferenza Internazionale sulla Nutrizione (ICN1), tenutasi nel 1992, i progressi sono stati troppo lenti.
La cattiva nutrizione, in tutte le sue forme (denutrizionecarenze di micronutrienti e alimentazione in eccesso) pone un onere insopportabile sugli individui e sulle comunità, nonché sul tessuto culturale, sociale, economico e sanitario delle nazioni.

Al fine di imprimere un cambio di passo a livello globale, la Food and Agriculture Organization (FAO) delle Nazioni Unite e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno organizzato congiuntamente a Roma (19-21 novembre 2014) la II Conferenza Internazionale sulla Nutrizione (ICN2), una conferenza intergovernativa, con la collaborazione di una task force ad alto livello (HLTF, IFAD, IFPRI, UNESCO, UNICEF, lWB, PAM e OMC), per affrontare le principali sfide della nutrizione di oggi e identificare le priorità per una maggiore cooperazione internazionale in materia di nutrizione.

Obiettivi della Conferenza sono di:
– valutare i progressi compiuti dalla I Conferenza per individuare i successi conseguiti a livello nazionale attraverso interventi alimentari diretti e politiche di miglioramento dei programmi nutrizionali;
– rivedere le politiche e le istituzioni competenti in materia di agricoltura, pesca, salute, commercio, consumo e assistenza sociale per migliorare l’alimentazione;
– rafforzare e coordinare la coerenza politica istituzionale per migliorare la nutrizione e mobilitare le risorse necessarie;
– rafforzare l’intesa internazionale, compresa la cooperazione intergovernativa, per migliorare la nutrizione in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.

Nel corso degli ultimi decenni, abbiamo fatto progressi – ha dichiarato nel suo discorso di apertura il Direttore generale della FAO, José Graziano da Silva – Tuttavia, la malnutrizione accompagna ancora la vita di milioni di persone, e non permette a milioni di individui una vita dignitosa. Se il numero totale di denutriti è diminuito di 210 milioni di unità, vi sono tuttora oltre 800 milioni di individui che sono cronicamente affamati, tra cui 160 milioni di bambini. Al contempo, sono 2 miliardi coloro che soffrono di carenze di micronutrienti, mentre 22 anni fa non avremmo neppure immaginato di trovarci oggi con 500 milioni di adulti obesi sparsi nel mondo”.

La malnutrizione colpisce gli individui, le famiglie e le società nel suo complesso – ha proseguito da Silva – I suoi costi sociali, ambientali, economici e umani sono schiaccianti. Abbiamo tutte le conoscenze, le competenze e le risorse per superare ogni forma di malnutrizione, dal momento che oggi c’è abbastanza cibo nel mondo in grado di alimentare in modo adeguato la popolazione. Tuttavia, questa disponibilità di cibo non si è tradotta in una sana alimentazione per tutti. Dobbiamo riconoscere che oggi abbiamo bisogno di rimodellare i nostri sistemi alimentari”.

Le sfide che dobbiamo affrontare sono note – ha concluso il Direttore generale della FAO – In primo luogo dobbiamo garantire globalmente la sicurezza alimentare e la nutrizione, che implica una fornitura sufficiente di cibo per tutti, ora e nel lungo termine. In secondo luogo, questo impegno deve tradursi in una sana alimentazione per tutte le persone. Infine, tali obiettivi devono essere conseguiti sia dal punto di vista ambientale sia sociale ovvero economico in modo sostenibile. In tal modo, contribuiremo all’agenda per lo Sviluppo Sostenibile post-2015, dando vita a un Decennio di iniziative sulla nutrizione. L’EXPO di Milano è parte di questo percorso che abbiamo davanti”.

La Conferenza si concluderà domani con l’approvazione del Documento politico finale, denominato la Dichiarazione di Roma sulla Nutrizione che, riaffermando quanto assunto in occasione della ICN1, impegna in 10 punti i Paesi a sradicare la fame e prevenire tutte le forme di malnutrizione a livello mondiale, in particolare la malnutrizione dei bambini, l’anemia di donne e bambini connessa a carenze di micronutrienti, oltre che ad invertire la tendenza all’obesità.

Per dare attuazione alla Dichiarazione un Documento tecnico di accompagnamento (Framework for Action) prevede una serie di opzioni politiche volontarie e di strategie da utilizzare da parte dei Governi, in collaborazione con altri soggetti interessati, se del caso, fornendo un elenco di 60 raccomandazioni politiche e strategiche che possono essere inserite nei piani nazionali su nutrizione, salute, agricoltura, includendo investimenti in favore dell’agricoltura su piccola scala per migliorare le diete e aumentare i livelli di nutrizione, del miglioramento dell’educazione e informazione alimentare, della protezione sociale, della salute, dei servizi di gestione dell’acqua, dei servizi igienico-sanitari e di sicurezza alimentare, con raccomandazioni per garantire una maggiore responsabilità.

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