Energia Fonti rinnovabili

Rinnovabili: accelerare su autoconsumo collettivo per conseguire gli obiettivi del PNIEC

Secondo il Coordinamento FREE, affinché la crescita del fotovoltaico salga tempestivamente da poco più di 400 MW del 2018 ai 2.000 MW previsti nel 2021-2025, bisogna anticipare alcuni interventi previsti dalla nuova Direttiva Rinnovabili il cui recepimento è previsto entro giugno 2021.

Recepire quanto prima la nuova Direttiva Rinnovabili per estendere “rapidamente” la possibilità di autoconsumo collettivo dell’energia prodotta tramite fotovoltaico.

È quanto emerso dal Convegno intitolato “Autoconsumo collettivo e Sistema elettrico, quali ipotesi per un rapido avvio”, svoltosi la scorsa settimana (Roma, 17 luglio 2019) e organizzato da Coordinamento FREE (Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) che raggruppa 27 Associazioni in toto o in parte attive in tali settori, nel corso del quale i relatori hanno affrontato il problema della normativa attuale che consente l’autoconsumo esclusivamente per gli impianti FV su abitazioni monofamiliari, edifici industriali o della grande distribuzione.

Il raggiungimento degli obiettivi al 2030 previsti dal Pniec [Piano nazionale integrato energia e clima] indicano che a fornire il contributo più rilevante sarà il fotovoltaico – ha spiegato Giovanni Battista Zorzoli, Presidente del Coordinamento FREE – Per tale motivo è prioritario che la sua crescita annua salga tempestivamente da poco più di 400 MW del 2018 ai 2.000 MW previsti nel 2021-2025. Affinché ciò si possa realizzare, va evitato che un numero elevato di impianti sia installato a terra dove più facilmente possono verificarsi problemi di permitting [autorizzazioni]. Inoltre, per contenere entro limiti accettabili gli investimenti nella rete di trasmissione, vanno create condizioni di mercato che contrastino la tendenza a localizzarli prevalentemente nel Sud e in Sicilia, dove maggiore è l’irraggiamento solare. L’autoconsumo collettivo si pone come risposta a tali problemi”. 

Secondo l’ultimo Rapporto sulle rinnovabili in Italia di Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, infatti, per rispettare il PNIEC, le installazioni fotovoltaiche in Italia dovranno più che raddoppiare a 900 MW ogni anno dal 2020 al 2025, per poi salire ulteriormente di 4,8 GW l’anno dal 2025 al 2030.

Il recepimento della nuova Direttiva rinnovabili (RED II) che prevede, tra l’altro, il diritto all’autoproduzione, all’autoconsumo e all’accumulo di energia, darebbe la possibilità di estendere l’autoconsumo collettivo dell’energia prodotta tramite fotovoltaico.

Tuttavia, dal momento che i tempi per il suo recepimento (30 giugno 2021) e l’iter parlamentare previsto non sono ravvicinati, secondo Zorzoli basterebbe un emendamento di 28 parole, a costo zero, che dichiarasse le reti condominiali come Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC), per allargare i confini dell’autoconsumo dalle villette a tutti i condomìni.
In una prima fase – ha sottolineato il Presidente del Coordinamento FREE – si può approvare una norma che recepisca soltanto le comunità di energia rinnovabile virtuali, in cui gli scambi di energia avvengono sulla rete di distribuzione, avviando nel contempo progetti pilota per acquisire informazioni sui criteri per la realizzazione di micro-reti da parte delle comunità locali”.

Il Report Green Energy. Il sostegno alle attività produttive mediante generazione, accumulo e autoconsumo di energia elettrica”, pubblicato in primavera dalla X Commissione industria, commercio e turismo del Senato, che riporta i risultati della Consultazione che la stessa aveva indetto per acquisire informazioni e valutazioni dei portatori di interesse e valutare le opzioni riguardo al recepimento della Direttiva RED II, avevaindicato come i cittadini siano interessati alla creazione di un sistema normativo che permetta loro di partecipare attivamente e in forma adeguata ai meccanismi del mercato dell’energia.

Oltre al considerevole apporto per il conseguimento degli obiettivi del Pniec, i prosumer condomìniali produrrebbero benefici economici con il valore aggiunto incrementale generato dagli investimenti di nuova capacità fotovoltaica, la riduzione del prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso e nuovi posti di lavoro.

In linea con la nuova direttiva europea sulle fonti rinnovabili – ha assicurato il Sottosegretario del MiSE con delega all’Energia Davide Crippa, intervenuto al Convegno – stiamo lavorando per introdurre nuove figure come quella del cliente attivo, della comunità energetica dei cittadini e quella degli autoconsumatori, individuali o collettivi”.

Il giorno prima del Convegno, il Coordinamento FREE aveva presentato esempi su come garantire il tempestivo decollo del Pniec, nel corso dell’Audizione presso la X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei Deputati.

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